Calcio
MEDIASET - Vlahovic è incontenibile, Yildiz disegna calcio: la Juve non molla mai, ma concede troppi gol
17.09.2025 21:42 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset
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Dopo i quattro gol rifilati all'Inter in campionato, la Juventus si ripete anche contro il Borussia Dortmund. Questa volta non bastano per vincere, ma il 4-4 di ieri sera all'Allianz Stadium ha molto il sapore di una vittoria, perché ottenuto in maniera davvero rocambolesca proprio all'ultimo respiro. Nell'estate in cui i bianconeri hanno fatto restyling in attacco con gli acquisti di David, Openda e Zhegrova, sono due della vecchia guardia, Vlahovic e Yildiz, a splendere sotto la mole e a rendere per certi versi indimenticabile il debutto di Tudor in Champions League sulla panchina bianconera. Che poi l'uomo della Provvidenza sia Kelly, ancora a segno dopo il derby d'Italia, è un chiaro segnale di una squadra che non molla mai e che non disdegna di essere accompagnata da una certa dose di fortuna, ingrediente fondamentale di questo avvio di stagione, come il carattere che non è mai mancato e ha coperto diverse lacune.

Dicevamo di Yildiz e Vlahovic, il primo che rappresenta presente e futuro e il secondo che doveva essere il passato ma che invece dalla panchina si sta confermando bomber implacabile. Il turco ha giocato un secondo tempo da autentico fuoriclasse assoluto e il gol alla Del Piero è solo la ciliegina sulla torta, visto che ha anche servito un assist e colpito un clamoroso palo. Il serbo, al quarto gol da subentrato, ha fatto letteralmente a pezzi la difesa tedesca: doppietta e assist per Kelly le perle di quella che è forse la sua miglior prestazione da quando è sbarcato a Torino. Da esubero a fondamentale, la strana parabola di Vlahovic che a fine stagione potrebbe salutare a parametro zero.

La gioia di Tudor a fine match è incontenibile e comprensibile, ma guai a dormire sugli allori perché questa squadra ha palesato ancora una volta limiti difensivi evidenti e per larghi tratti della partita ha viaggiato su ritmi troppo bassi per un palcoscenico come la Champions. Il ritorno di Bremer è fondamentale, ma sono troppe le amnesie che hanno concesso ai tedeschi di segnare per ben quattro volte. Di Gregorio ha le sue belle colpe sul gol di Yan Couto, mentre ad Adeyemi e Nmecha è stato lasciato troppo spazio per calciare. Sbavature che potevano costare carissimo, perché non sempre il tridente Yildiz-Vlahovic-Dea Bendata potrà mascherare una fragilità disarmante quando la squadra viene attaccata.

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MEDIASET - Vlahovic è incontenibile, Yildiz disegna calcio: la Juve non molla mai, ma concede troppi gol

di Napoli Magazine

17/09/2025 - 21:42

Dopo i quattro gol rifilati all'Inter in campionato, la Juventus si ripete anche contro il Borussia Dortmund. Questa volta non bastano per vincere, ma il 4-4 di ieri sera all'Allianz Stadium ha molto il sapore di una vittoria, perché ottenuto in maniera davvero rocambolesca proprio all'ultimo respiro. Nell'estate in cui i bianconeri hanno fatto restyling in attacco con gli acquisti di David, Openda e Zhegrova, sono due della vecchia guardia, Vlahovic e Yildiz, a splendere sotto la mole e a rendere per certi versi indimenticabile il debutto di Tudor in Champions League sulla panchina bianconera. Che poi l'uomo della Provvidenza sia Kelly, ancora a segno dopo il derby d'Italia, è un chiaro segnale di una squadra che non molla mai e che non disdegna di essere accompagnata da una certa dose di fortuna, ingrediente fondamentale di questo avvio di stagione, come il carattere che non è mai mancato e ha coperto diverse lacune.

Dicevamo di Yildiz e Vlahovic, il primo che rappresenta presente e futuro e il secondo che doveva essere il passato ma che invece dalla panchina si sta confermando bomber implacabile. Il turco ha giocato un secondo tempo da autentico fuoriclasse assoluto e il gol alla Del Piero è solo la ciliegina sulla torta, visto che ha anche servito un assist e colpito un clamoroso palo. Il serbo, al quarto gol da subentrato, ha fatto letteralmente a pezzi la difesa tedesca: doppietta e assist per Kelly le perle di quella che è forse la sua miglior prestazione da quando è sbarcato a Torino. Da esubero a fondamentale, la strana parabola di Vlahovic che a fine stagione potrebbe salutare a parametro zero.

La gioia di Tudor a fine match è incontenibile e comprensibile, ma guai a dormire sugli allori perché questa squadra ha palesato ancora una volta limiti difensivi evidenti e per larghi tratti della partita ha viaggiato su ritmi troppo bassi per un palcoscenico come la Champions. Il ritorno di Bremer è fondamentale, ma sono troppe le amnesie che hanno concesso ai tedeschi di segnare per ben quattro volte. Di Gregorio ha le sue belle colpe sul gol di Yan Couto, mentre ad Adeyemi e Nmecha è stato lasciato troppo spazio per calciare. Sbavature che potevano costare carissimo, perché non sempre il tridente Yildiz-Vlahovic-Dea Bendata potrà mascherare una fragilità disarmante quando la squadra viene attaccata.

Fonte: Sport Mediaset