Napoli non smette di sorprendere e di sorprendersi con Diego Armando Maradona. Il celebre murales nei Quartieri Spagnoli è ormai diventato uno dei luoghi più visitati della Campania, avvicinandosi per affluenza ai numeri del Parco Archeologico di Pompei. Il ricordo di Maradona è indelebile: quando salì le scale del vecchio stadio San Paolo, l’ovazione del popolo napoletano fu liberatoria, simbolo di riscatto per una città che all’epoca cercava di rialzarsi dopo il terremoto del 1980, con un tasso di disoccupazione elevato e migliaia di giovani costretti a emigrare. Oggi, anche chi non fu tifoso, riconosce a Diego un ruolo di riscatto sociale e culturale. I Quartieri Spagnoli, un tempo segnati dalle ferite del sisma e da spopolamenti forzati verso le periferie, stanno vivendo una nuova stagione di crescita. Attività commerciali, turismo e iniziative culturali hanno trasformato il cuore pulsante della città. Un esempio è la storia di Giancarlo Esposito, che con creatività ha dato vita alla prima “pizzateca”: un locale dove la pizza napoletana incontra la cultura, con libri perfino inchiodati al soffitto, trasformando un’eccellenza gastronomica in esperienza artistica. Proprio stasera, i “Pomeriggi d’Arte” inaugurano un nuovo ciclo di eventi dedicati a scrittori, attori, artisti e protagonisti della cultura e dello spettacolo. A dare il via all’iniziativa non poteva che essere l’avvocato Angelo Pisani, storico difensore e amico di Maradona, che con il suo libro Dios ricorda come Diego sia stato “il vero difensore del popolo”.
Pisani ha dichiarato: "Maradona non è stato soltanto il più grande calciatore del mondo, ma il vero difensore del popolo. Ancora oggi, anche dopo la sua morte, continua a generare benessere e sviluppo: i Quartieri Spagnoli ne sono la prova vivente. Quel murales non è solo un’opera d’arte, ma un faro che richiama turisti, cultura, lavoro e nuove opportunità. Diego ha insegnato che dal dolore e dalle difficoltà si può rinascere, e Napoli oggi lo testimonia con il cuore pulsante dei suoi quartieri". La testimonianza di Pisani e l’affetto che circonda Maradona dimostrano come, anche dopo la sua scomparsa, l’ex campione continui a generare benessere, a sconfiggere il degrado e a ispirare rinascita. I Quartieri Spagnoli, oggi esempio di sviluppo e creatività, portano avanti quel messaggio: Diego Armando Maradona non appartiene solo al calcio, ma alla storia sociale e culturale di Napoli.
di Napoli Magazine
26/09/2025 - 10:42
Napoli non smette di sorprendere e di sorprendersi con Diego Armando Maradona. Il celebre murales nei Quartieri Spagnoli è ormai diventato uno dei luoghi più visitati della Campania, avvicinandosi per affluenza ai numeri del Parco Archeologico di Pompei. Il ricordo di Maradona è indelebile: quando salì le scale del vecchio stadio San Paolo, l’ovazione del popolo napoletano fu liberatoria, simbolo di riscatto per una città che all’epoca cercava di rialzarsi dopo il terremoto del 1980, con un tasso di disoccupazione elevato e migliaia di giovani costretti a emigrare. Oggi, anche chi non fu tifoso, riconosce a Diego un ruolo di riscatto sociale e culturale. I Quartieri Spagnoli, un tempo segnati dalle ferite del sisma e da spopolamenti forzati verso le periferie, stanno vivendo una nuova stagione di crescita. Attività commerciali, turismo e iniziative culturali hanno trasformato il cuore pulsante della città. Un esempio è la storia di Giancarlo Esposito, che con creatività ha dato vita alla prima “pizzateca”: un locale dove la pizza napoletana incontra la cultura, con libri perfino inchiodati al soffitto, trasformando un’eccellenza gastronomica in esperienza artistica. Proprio stasera, i “Pomeriggi d’Arte” inaugurano un nuovo ciclo di eventi dedicati a scrittori, attori, artisti e protagonisti della cultura e dello spettacolo. A dare il via all’iniziativa non poteva che essere l’avvocato Angelo Pisani, storico difensore e amico di Maradona, che con il suo libro Dios ricorda come Diego sia stato “il vero difensore del popolo”.
Pisani ha dichiarato: "Maradona non è stato soltanto il più grande calciatore del mondo, ma il vero difensore del popolo. Ancora oggi, anche dopo la sua morte, continua a generare benessere e sviluppo: i Quartieri Spagnoli ne sono la prova vivente. Quel murales non è solo un’opera d’arte, ma un faro che richiama turisti, cultura, lavoro e nuove opportunità. Diego ha insegnato che dal dolore e dalle difficoltà si può rinascere, e Napoli oggi lo testimonia con il cuore pulsante dei suoi quartieri". La testimonianza di Pisani e l’affetto che circonda Maradona dimostrano come, anche dopo la sua scomparsa, l’ex campione continui a generare benessere, a sconfiggere il degrado e a ispirare rinascita. I Quartieri Spagnoli, oggi esempio di sviluppo e creatività, portano avanti quel messaggio: Diego Armando Maradona non appartiene solo al calcio, ma alla storia sociale e culturale di Napoli.