Calcio
ON AIR - Chiariello: "Il Napoli resterà competitivo! Volevate gli sceicchi e i fondi, io mi tengo ADL"
12.09.2024 17:00 di Napoli Magazine

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello: "Aurelio De Laurentiis si è commosso quando si è ricordato il lavoro fatto per vent’anni. Ha detto una frase che non può che allargare i cuori di chi ama il Napoli: “Sono passati vent’anni ma lo spettacolo è appena cominciato”. Caro Aurelio, rivendico le mie lacrime prima delle tue. Quando ero bambino e mi sentii derubato a San Siro da un arbitro intimidito da Mazzola e che regalò un rigore all'Inter. Quando ero ragazzino e alla radio sentii un ingrato Altafini che buttandola dentro, spense i sogni scudetto di Totonno Juliano e di Venicio. Ero allo Stadio quando Moreno Ferrario la buttò alle spalle di Castellini e neanche il Dio Krol riuscì a suonare la carica per uno scudetto sfumato. Abbiamo pianto, ma di gioia, quando arrivò il 5 luglio dell’84 Diego Armando Maradona. In quel quinquennale di vittorie e sconfitte abbiamo pianto di gioia, ma mai come il 1° maggio dell’88, cioè il sorpasso del Milan al San Paolo. E poi abbiamo pianto e basta. Un decennio tremendo, terrificante. Quando arrivasti la gente festeggio perché dovevi essere il salvatore. Dalla partita con il Cittadella in Serie C sei stato divisivo. A Napoli c’è gente che ti odia in maniera viscerale. Mi invitasti ad un pranzo il giorno della partita tra Napoli e Torino e il giorno dopo che sei stato a Bagnoli. Ho trovato un De Laurentiis straconvinto di costruire le strutture. Lui si presentò dicendo quello che avrebbe fatto in quindici anni. Cinque anni per salire, cinque per consolidarsi e cinque per competere. Non ci ha detto cosa avrebbe fare gli altri cinque. Lo abbiamo scoperto: avrebbe vinto. Ora ci racconta cosa farà nei prossimi cinque e negli anni a venire. Una nuova strategia di marketing, il tentativo di acquisizione del Maradona per renderlo moderno e se non ci riesce costruirà un altro stadio ad Afragola e costruirà un nuovo centro sportivo. È arrivato il momento delle strutture. Il Napoli deve e resterà competitivo. Volevate gli sceicchi e i fondi, io mi tengo Aurelio De Laurentiis!".

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ON AIR - Chiariello: "Il Napoli resterà competitivo! Volevate gli sceicchi e i fondi, io mi tengo ADL"

di Napoli Magazine

12/09/2024 - 17:00

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello: "Aurelio De Laurentiis si è commosso quando si è ricordato il lavoro fatto per vent’anni. Ha detto una frase che non può che allargare i cuori di chi ama il Napoli: “Sono passati vent’anni ma lo spettacolo è appena cominciato”. Caro Aurelio, rivendico le mie lacrime prima delle tue. Quando ero bambino e mi sentii derubato a San Siro da un arbitro intimidito da Mazzola e che regalò un rigore all'Inter. Quando ero ragazzino e alla radio sentii un ingrato Altafini che buttandola dentro, spense i sogni scudetto di Totonno Juliano e di Venicio. Ero allo Stadio quando Moreno Ferrario la buttò alle spalle di Castellini e neanche il Dio Krol riuscì a suonare la carica per uno scudetto sfumato. Abbiamo pianto, ma di gioia, quando arrivò il 5 luglio dell’84 Diego Armando Maradona. In quel quinquennale di vittorie e sconfitte abbiamo pianto di gioia, ma mai come il 1° maggio dell’88, cioè il sorpasso del Milan al San Paolo. E poi abbiamo pianto e basta. Un decennio tremendo, terrificante. Quando arrivasti la gente festeggio perché dovevi essere il salvatore. Dalla partita con il Cittadella in Serie C sei stato divisivo. A Napoli c’è gente che ti odia in maniera viscerale. Mi invitasti ad un pranzo il giorno della partita tra Napoli e Torino e il giorno dopo che sei stato a Bagnoli. Ho trovato un De Laurentiis straconvinto di costruire le strutture. Lui si presentò dicendo quello che avrebbe fatto in quindici anni. Cinque anni per salire, cinque per consolidarsi e cinque per competere. Non ci ha detto cosa avrebbe fare gli altri cinque. Lo abbiamo scoperto: avrebbe vinto. Ora ci racconta cosa farà nei prossimi cinque e negli anni a venire. Una nuova strategia di marketing, il tentativo di acquisizione del Maradona per renderlo moderno e se non ci riesce costruirà un altro stadio ad Afragola e costruirà un nuovo centro sportivo. È arrivato il momento delle strutture. Il Napoli deve e resterà competitivo. Volevate gli sceicchi e i fondi, io mi tengo Aurelio De Laurentiis!".