Riccardo Cucchi, giornalista, ha parlato a TMW Radio durante Maracanà.
Atalanta, importante vincere partite anche soffrendo:
"Gasperini è allenatore non solo di giocatori ma di uomini. E' un mental coach, che sa perfettamente di campo e di calcio in termini più ampi. Sono convinto che l'Atalanta abbia tutti i numeri per competere fino alla fine per lo Scudetto. Vedo da anni una crescita costante, anche dell'ambiente. C'è un grande lavoro dietro a questo successo. Macina gioco, anche a livello europeo. Sa giocare e ha giocatori importanti. E' molto sottovalutata da una parte della critica la rosa. Molto dipenderà da quanto riusciranno a fare Inter e Napoli, che hanno maggiori possibilità di arrivare lì davanti. Se non c'è una squadra ammazza-campionato, l'Atalanta sarà lì a lottare".
Juventus, come può cambiare questa squadra?
"Sicuramente la rosa dell'Atalanta è superiore a quella della Juventus. Non è stata una grande campagna acquisti ma la svolta societaria imponeva di rivedere al basso le prospettive di natura finanziaria. Sappiamo i problemi attraversati dalla società, sarebbe stato improponibile pensare a una Juve di Motta già proiettata per vincere lo Scudetto. Motta con coraggio e forse per necessità ha affidato ai giovani la squadra, non so quante squadre abbiano tanti ragazzi così. C'è stato coraggio, ma sappiamo che i giovani devono crescere. Quello che accade oggi è un investimento per il futuro. L'obiettivo minimo è il quarto posto, non sarà facile ma il giudizio su Motta e il progetto Juve va congelato in attesa di capire cosa succederà".
Lazio-Inter, che si aspetta? Quali i duelli decisivi?
"Rovella-Barella? Rovella si è preso la Lazio. Queste 16 giornate sono da incorniciare. Sta dimostrando temperamento, qualità, ma mi domando perché la Juve se lo sia lasciato scappare. Detto questo sarà un bel duello. Anche se la cosa più interessante di questa partita è che si affrontano due squadre che amano giocare in verticale. E poi ci sono due giocatori che potrebbero essere determinanti, ossia Dimarco e Tavares, entrambi capaci di spaccare la partita. Se non verranno limitati possono creare pericoli reali".
di Napoli Magazine
16/12/2024 - 21:49
Riccardo Cucchi, giornalista, ha parlato a TMW Radio durante Maracanà.
Atalanta, importante vincere partite anche soffrendo:
"Gasperini è allenatore non solo di giocatori ma di uomini. E' un mental coach, che sa perfettamente di campo e di calcio in termini più ampi. Sono convinto che l'Atalanta abbia tutti i numeri per competere fino alla fine per lo Scudetto. Vedo da anni una crescita costante, anche dell'ambiente. C'è un grande lavoro dietro a questo successo. Macina gioco, anche a livello europeo. Sa giocare e ha giocatori importanti. E' molto sottovalutata da una parte della critica la rosa. Molto dipenderà da quanto riusciranno a fare Inter e Napoli, che hanno maggiori possibilità di arrivare lì davanti. Se non c'è una squadra ammazza-campionato, l'Atalanta sarà lì a lottare".
Juventus, come può cambiare questa squadra?
"Sicuramente la rosa dell'Atalanta è superiore a quella della Juventus. Non è stata una grande campagna acquisti ma la svolta societaria imponeva di rivedere al basso le prospettive di natura finanziaria. Sappiamo i problemi attraversati dalla società, sarebbe stato improponibile pensare a una Juve di Motta già proiettata per vincere lo Scudetto. Motta con coraggio e forse per necessità ha affidato ai giovani la squadra, non so quante squadre abbiano tanti ragazzi così. C'è stato coraggio, ma sappiamo che i giovani devono crescere. Quello che accade oggi è un investimento per il futuro. L'obiettivo minimo è il quarto posto, non sarà facile ma il giudizio su Motta e il progetto Juve va congelato in attesa di capire cosa succederà".
Lazio-Inter, che si aspetta? Quali i duelli decisivi?
"Rovella-Barella? Rovella si è preso la Lazio. Queste 16 giornate sono da incorniciare. Sta dimostrando temperamento, qualità, ma mi domando perché la Juve se lo sia lasciato scappare. Detto questo sarà un bel duello. Anche se la cosa più interessante di questa partita è che si affrontano due squadre che amano giocare in verticale. E poi ci sono due giocatori che potrebbero essere determinanti, ossia Dimarco e Tavares, entrambi capaci di spaccare la partita. Se non verranno limitati possono creare pericoli reali".