A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio - 3° Tempo" è intervenuto Francesco De Luca, giornalista: "Mi ricordo che 20 anni fa fu un’estate molto intesa di lavoro. Alla fine, De Laurentiis maturava l’idea di presentare un’offerta, mettendo sul tavolo circa 30 milioni, superando le offerte di altri imprenditori. Mi viene in mente che, in quel momento, avemmo tutti la percezione che si stava aprendo un nuovo ciclo con il Napoli. Nel curriculum di De Laurentiis ci sono un 13° e 10° posto in Serie A, poi una crescita costante. La scorsa annata è una macchia di cui De Laurentiis si è assunto le responsabilità, ma ha avuto la determinazione ed il coraggio di puntare su Conte e giocatori importanti con cui spera di aprire un nuovo ciclo. Futuro della gestione De Laurentiis? Penso che rispetto a ciò che abbiamo vissuto in questi 20 anni, dobbiamo ragionare in un altro modo: non pensare solo all’aspetto calcistico, ma alle strutture. C’è un progetto importante sullo stadio su cui De Laurentiis deve raggiungere un accordo con Manfredi per ottenere una concessione e poter fare dei lavori per poter aspirare agli Europei del 2032 e per avere uno stadio all’altezza. Poi c’è la questione del centro sportivo. Conte può fare una difesa a 4? Bisogna fare un ragionamento sugli acquisti fatti. Quando prendi, spendendo tanto, un giocatore come McTominay o Gilmour, bisogna trovargli una collocazione. Sono rimasto colpito in negativo da quanto ho visto nel primo tempo col Parma, una squadra come il Napoli che soffriva tantissimo centralmente, un centrocampo più robusto aiuterebbe questa squadra, ma è una valutazione che spetta a Conte".
di Napoli Magazine
10/09/2024 - 23:36
A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio - 3° Tempo" è intervenuto Francesco De Luca, giornalista: "Mi ricordo che 20 anni fa fu un’estate molto intesa di lavoro. Alla fine, De Laurentiis maturava l’idea di presentare un’offerta, mettendo sul tavolo circa 30 milioni, superando le offerte di altri imprenditori. Mi viene in mente che, in quel momento, avemmo tutti la percezione che si stava aprendo un nuovo ciclo con il Napoli. Nel curriculum di De Laurentiis ci sono un 13° e 10° posto in Serie A, poi una crescita costante. La scorsa annata è una macchia di cui De Laurentiis si è assunto le responsabilità, ma ha avuto la determinazione ed il coraggio di puntare su Conte e giocatori importanti con cui spera di aprire un nuovo ciclo. Futuro della gestione De Laurentiis? Penso che rispetto a ciò che abbiamo vissuto in questi 20 anni, dobbiamo ragionare in un altro modo: non pensare solo all’aspetto calcistico, ma alle strutture. C’è un progetto importante sullo stadio su cui De Laurentiis deve raggiungere un accordo con Manfredi per ottenere una concessione e poter fare dei lavori per poter aspirare agli Europei del 2032 e per avere uno stadio all’altezza. Poi c’è la questione del centro sportivo. Conte può fare una difesa a 4? Bisogna fare un ragionamento sugli acquisti fatti. Quando prendi, spendendo tanto, un giocatore come McTominay o Gilmour, bisogna trovargli una collocazione. Sono rimasto colpito in negativo da quanto ho visto nel primo tempo col Parma, una squadra come il Napoli che soffriva tantissimo centralmente, un centrocampo più robusto aiuterebbe questa squadra, ma è una valutazione che spetta a Conte".