Calcio
ON AIR - De Rienzo: "Di Lorenzo va tutelato, Manna? Mi fido di lui, in Italia è dietro solo a Marotta e Giuntoli"
24.06.2024 13:10 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuta Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia:

 

Cosa si aspetta dall'Italia di Spalletti, stasera?

 

"Non mi aspetto mai cose positive dopo un evento negativo, essendo ansiosa di natura. Contro la Croazia non abbiamo mai vinto, dunque, prima o poi, bisognerà invertire la rotta. Una batosta come quella contro la Spagna ti ridimensiona, e questo è un vantaggio perché ti costringe a riflettere e lavorare. Ho qualche dubbio di formazione, specie su Dimarco e Jorginho, forse spazio a Retegui in attacco".

 

Forse a Spalletti è mancato tempo?

 

"Sì, come succede anche nei club, nel calcio moderno manca tempo per assemblarsi e conoscersi. Spalletti ha imposto qualche regola proprio per spingere i ragazzi a socializzare il più possibile. Mi spaventano gli avversari: la Croazia, nonostante l'età media, ha una grande qualità. Anche la Spagna era di una caratura superiore, ma si poteva fare di meglio. In gara secca, con un pizzico di astuzia, si può fare bene. Spalletti, però, è un uomo di costruzione, dunque da campionato e meno da scontro diretto".

 

Non sarebbe meglio, per caratteristiche dei calciatori, giocare a 3 in difesa?

 

"Non dobbiamo legarci ai moduli, ma è innegabile che le caratteristiche dei calciatori suggeriscano un altro assetto tattico. Spalletti è molto intelligente e sono certa che si adatterà agli uomini a disposizione. Bisogna capire se avrà il tempo necessario, visto che, anche col Napoli, ci ha messo un anno per creare la squadra perfetta".

 

Di Lorenzo dovrebbe riposare?

 

"Lui è un ragazzo che sa reagire, il commissario tecnico lo ha definito come un figlio, pertanto non credo che riposerà. Si trova in una condizione mentale complicata, si porta dietro degli strascichi importanti da una stagione sciagurata del Napoli. Di Lorenzo deve essere tutelato".

 

Terrebbe Kvara o lo lascerebbe partire?

 

"Io non terrei nessuno contro voglia, ed il Napoli ha dimostrato di saper vendere al momento giusto, un esempio su tutti è quello di Koulibaly. Il colpo Rafa Marin fatto 'in pantofole', è sintomatico di una grande gestione. Notizia mia è che lo spagnolo arriverà settimana prossima ufficialmente al Napoli. Manna è il direttore sportivo più interessante in Italia, dopo Marotta e Giuntoli c'è lui, per cui mi fido delle sue scelte, è un predestinato".

 

Jugeli sta sbagliando la gestione di Kvaratskhelia?

 

"Gli manca un po' di esperienza, sicuramente. La Georgia è una nazione che si sta affacciando bene nel panorama calcistico mondiale, ma ha ancora a che fare con determinate dinamiche da approfondire meglio. Fossi in lui, avrei maggiore attenzione nei confronti del suo assistito, stando bene attento alle dichiarazioni, perché De Laurentiis è uno che, se sbagli, ti divora. Sono pochissimi quelli che possono permettersi di fare la voce grossa col presidente del Napoli, figuriamoci farla quando, concretamente, non hai alcuna offerta reale in mano. Avrebbe dovuto chiudere prima il rinnovo del ragazzo con gli azzurri e solo dopo andare a cercare squadre in grado di pagare la clausola rescissoria. Mi sembra che abbia sbagliato strategia".

 

Mercoledì ci sarà da accogliere Conte, ma c'è già polemica in merito agli accrediti...

 

"Si poteva fare meglio e diversamente. Io ci sarò perché rappresento una tv nazionale, ma troppi colleghi sono stati esclusi e non si capisce il motivo, se non quello dei pochi posti a disposizione".

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ON AIR - De Rienzo: "Di Lorenzo va tutelato, Manna? Mi fido di lui, in Italia è dietro solo a Marotta e Giuntoli"

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24/06/2024 - 13:10

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuta Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia:

 

Cosa si aspetta dall'Italia di Spalletti, stasera?

 

"Non mi aspetto mai cose positive dopo un evento negativo, essendo ansiosa di natura. Contro la Croazia non abbiamo mai vinto, dunque, prima o poi, bisognerà invertire la rotta. Una batosta come quella contro la Spagna ti ridimensiona, e questo è un vantaggio perché ti costringe a riflettere e lavorare. Ho qualche dubbio di formazione, specie su Dimarco e Jorginho, forse spazio a Retegui in attacco".

 

Forse a Spalletti è mancato tempo?

 

"Sì, come succede anche nei club, nel calcio moderno manca tempo per assemblarsi e conoscersi. Spalletti ha imposto qualche regola proprio per spingere i ragazzi a socializzare il più possibile. Mi spaventano gli avversari: la Croazia, nonostante l'età media, ha una grande qualità. Anche la Spagna era di una caratura superiore, ma si poteva fare di meglio. In gara secca, con un pizzico di astuzia, si può fare bene. Spalletti, però, è un uomo di costruzione, dunque da campionato e meno da scontro diretto".

 

Non sarebbe meglio, per caratteristiche dei calciatori, giocare a 3 in difesa?

 

"Non dobbiamo legarci ai moduli, ma è innegabile che le caratteristiche dei calciatori suggeriscano un altro assetto tattico. Spalletti è molto intelligente e sono certa che si adatterà agli uomini a disposizione. Bisogna capire se avrà il tempo necessario, visto che, anche col Napoli, ci ha messo un anno per creare la squadra perfetta".

 

Di Lorenzo dovrebbe riposare?

 

"Lui è un ragazzo che sa reagire, il commissario tecnico lo ha definito come un figlio, pertanto non credo che riposerà. Si trova in una condizione mentale complicata, si porta dietro degli strascichi importanti da una stagione sciagurata del Napoli. Di Lorenzo deve essere tutelato".

 

Terrebbe Kvara o lo lascerebbe partire?

 

"Io non terrei nessuno contro voglia, ed il Napoli ha dimostrato di saper vendere al momento giusto, un esempio su tutti è quello di Koulibaly. Il colpo Rafa Marin fatto 'in pantofole', è sintomatico di una grande gestione. Notizia mia è che lo spagnolo arriverà settimana prossima ufficialmente al Napoli. Manna è il direttore sportivo più interessante in Italia, dopo Marotta e Giuntoli c'è lui, per cui mi fido delle sue scelte, è un predestinato".

 

Jugeli sta sbagliando la gestione di Kvaratskhelia?

 

"Gli manca un po' di esperienza, sicuramente. La Georgia è una nazione che si sta affacciando bene nel panorama calcistico mondiale, ma ha ancora a che fare con determinate dinamiche da approfondire meglio. Fossi in lui, avrei maggiore attenzione nei confronti del suo assistito, stando bene attento alle dichiarazioni, perché De Laurentiis è uno che, se sbagli, ti divora. Sono pochissimi quelli che possono permettersi di fare la voce grossa col presidente del Napoli, figuriamoci farla quando, concretamente, non hai alcuna offerta reale in mano. Avrebbe dovuto chiudere prima il rinnovo del ragazzo con gli azzurri e solo dopo andare a cercare squadre in grado di pagare la clausola rescissoria. Mi sembra che abbia sbagliato strategia".

 

Mercoledì ci sarà da accogliere Conte, ma c'è già polemica in merito agli accrediti...

 

"Si poteva fare meglio e diversamente. Io ci sarò perché rappresento una tv nazionale, ma troppi colleghi sono stati esclusi e non si capisce il motivo, se non quello dei pochi posti a disposizione".