Antonello Perillo, giornalista Rai, scrive su Facebook dop il pareggio del Napoli contro l'Inter: "Il punto conquistato a San Siro contro l’Inter vale oro, perché conferma il Napoli come capolista solitario dopo l’intero “ciclo della verità”, ma anche perché restituisce fiducia all’intero ambiente azzurro, dopo la batosta subita al Maradona contro l’Atalanta. Bella partita, sotto il profilo dell’agonismo e dell’intensità. Le due squadre hanno combattuto su ogni pallone, senza mai risparmiarsi. Azzurri ben messi in campo da Conte e concentratissimi dal primo all’ultimo istante di gioco. Perfetto il lavoro dell’intero pacchetto difensivo, splendidamente guidato da Buongiorno, che in un paio di interventi ha davvero ricordato il miglior Kim dell’era Spalletti. A centrocampo si sono distinti in particolare Anguissa, autore di una prestazione maiuscola sotto il profilo fisico, e McTominay, che ha avuto il merito di sbloccare il risultato ma anche di smistare ottimi palloni in diversi frangenti di gioco. Lukaku si era ben destreggiato nel primo tempo, poi Acerbi lo ha sovrastato. Nota di merito per Kvaratskhelia, che ha giocato “alla Politano” sulla sinistra, sacrificandosi anche come terzino. Va detto che un dio del calcio esiste, e ha mostrato la sua esistenza quando il calcio di rigore battuto da Calhanoglu si è stampato contro il palo. Il penalty non c’era e se fosse stato trasformato avrebbe forse falsato l’intero campionato".
di Napoli Magazine
11/11/2024 - 00:26
Antonello Perillo, giornalista Rai, scrive su Facebook dop il pareggio del Napoli contro l'Inter: "Il punto conquistato a San Siro contro l’Inter vale oro, perché conferma il Napoli come capolista solitario dopo l’intero “ciclo della verità”, ma anche perché restituisce fiducia all’intero ambiente azzurro, dopo la batosta subita al Maradona contro l’Atalanta. Bella partita, sotto il profilo dell’agonismo e dell’intensità. Le due squadre hanno combattuto su ogni pallone, senza mai risparmiarsi. Azzurri ben messi in campo da Conte e concentratissimi dal primo all’ultimo istante di gioco. Perfetto il lavoro dell’intero pacchetto difensivo, splendidamente guidato da Buongiorno, che in un paio di interventi ha davvero ricordato il miglior Kim dell’era Spalletti. A centrocampo si sono distinti in particolare Anguissa, autore di una prestazione maiuscola sotto il profilo fisico, e McTominay, che ha avuto il merito di sbloccare il risultato ma anche di smistare ottimi palloni in diversi frangenti di gioco. Lukaku si era ben destreggiato nel primo tempo, poi Acerbi lo ha sovrastato. Nota di merito per Kvaratskhelia, che ha giocato “alla Politano” sulla sinistra, sacrificandosi anche come terzino. Va detto che un dio del calcio esiste, e ha mostrato la sua esistenza quando il calcio di rigore battuto da Calhanoglu si è stampato contro il palo. Il penalty non c’era e se fosse stato trasformato avrebbe forse falsato l’intero campionato".