Calcio
REPUBBLICA - Corbo: "Napoli capolista inaspettato, è la luce in fondo al tunnel"
30.09.2024 09:24 di Napoli Magazine

Antonio Corbo, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per La Repubblica, la vittoria del Napoli contro il Monza, soffermandosi su Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro: "Serata di estate tardiva da ricordare, minuto 22 della sesta partita, 477 di questo campionato che scorre tra rimorsi e riscatto annunciato, la faccia di Aurelio De Laurentiis che stenta ad illuminarsi, quando finalmente segna Politano e riporta il Napoli al primo posto. Sembra segnato da sofferenze vissute con dignità nei mesi del suo tormento, il tempo come la luce in fondo ai tunnel più buio gli fa trovare accanto il testone lucido, nascosto e incappucciato di Luciano Spalletti, in missione come Ct della Nazionale. De Laurentiis in un attimo di sconforto organizzò una conferenza per convincere l’ambiente che l’improvvisa notte del Napoli era cominciata proprio con l’addio di Spalletti, fuggito per amore della città, secondo la sua graziosa versione. De Laurentiis non dimentica ma scaccia dai suoi cattivi pensieri la infida coincidenza, giusto, a che serve riparlarne? È la serata del Napoli capolista inatteso, del Napoli che decolla verso orizzonti finalmente azzurri, del Napoli che restituisce al puntiglioso orgoglio i milioni investiti ma anche persi, tra acquisti perfezionati su pressante richiesta di Conte e per la sciagurata mancata vendita di Osimhen. Avanti, è un altro Napoli. Un’altra squadra. Un altro allenatore che si carica di responsabilità talvolta eccessive, come quella di aver scelto Lukaku, ancora a disagio. Allenatore che però non arretra in una lotta totale: battere sul piano personale i pregiudizi che l’hanno tenuto per oltre un anno fermo dopo le dissonanze e l’esonero nel Tottenham, uomo di carattere e fatica da 5 scudetti, quattro in Italia, è tornato ed è ripartito. Volando subito alto. Primatista alla sesta. Questo Napoli è in fuga limitata. È un trenone dell’Alta velocità che corre con la forza consapevole di chi è attrezzato per vincere e stupire. Puntuale, strano per un treno, quando deve vincere. E vi riesce. Come ieri con il Monza. Ha superato il tranello che quasi tutte le squadre trovano quando sembra che debbano vincere ad ogni costo perché il primato è lì ad attenderle, e gli avversari sono facili. Non voleva esserlo il Monza aldilà delle sue modeste risorse. Alessandro Nesta ha riprodotto sul campo le illusioni motivate dell’ex campione che non sa soccombere. Nesta ci ha provato. Ha rafforzato i controlli sulle corsie esterne con raddoppi elastici. Su Kvara il tenace Izzo di Scampia in sinergia con Pereira o Bondo, che a sua volta dedicato anche ad un appannato McTominay. Sull’altro versante Kyrialopoulos dava un piede al difensore Carboni per controllare Politano. Si è dedicato lo spagnolo Pablo Mari con successo a Lukaku, in ancora imperfetta condizione di Lukaku, generoso e puntuale nelle sponde, ma non è ancora il sontuoso bomber che De Laurentiis aveva arruolato a severe condizioni. Calma, tempo verrà anche per lui. Il Monza arroccato sulle fasce ha consentito ad uno strepitoso Anguissa ed al sempre lucido e continuo Lobotka di dominare il centrocampo. Tanta cautela non ha evitato ad Anguissa di raggiungere dalla formidabile catena di destra il sempre generoso Politano. Quel micidiale sinistro invertito, da destra ovvio, ha chiuso la gara che al Napoli di De Laurentiis e Conte riapre un mondo".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
REPUBBLICA - Corbo: "Napoli capolista inaspettato, è la luce in fondo al tunnel"

di Napoli Magazine

30/09/2024 - 09:24

Antonio Corbo, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per La Repubblica, la vittoria del Napoli contro il Monza, soffermandosi su Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro: "Serata di estate tardiva da ricordare, minuto 22 della sesta partita, 477 di questo campionato che scorre tra rimorsi e riscatto annunciato, la faccia di Aurelio De Laurentiis che stenta ad illuminarsi, quando finalmente segna Politano e riporta il Napoli al primo posto. Sembra segnato da sofferenze vissute con dignità nei mesi del suo tormento, il tempo come la luce in fondo ai tunnel più buio gli fa trovare accanto il testone lucido, nascosto e incappucciato di Luciano Spalletti, in missione come Ct della Nazionale. De Laurentiis in un attimo di sconforto organizzò una conferenza per convincere l’ambiente che l’improvvisa notte del Napoli era cominciata proprio con l’addio di Spalletti, fuggito per amore della città, secondo la sua graziosa versione. De Laurentiis non dimentica ma scaccia dai suoi cattivi pensieri la infida coincidenza, giusto, a che serve riparlarne? È la serata del Napoli capolista inatteso, del Napoli che decolla verso orizzonti finalmente azzurri, del Napoli che restituisce al puntiglioso orgoglio i milioni investiti ma anche persi, tra acquisti perfezionati su pressante richiesta di Conte e per la sciagurata mancata vendita di Osimhen. Avanti, è un altro Napoli. Un’altra squadra. Un altro allenatore che si carica di responsabilità talvolta eccessive, come quella di aver scelto Lukaku, ancora a disagio. Allenatore che però non arretra in una lotta totale: battere sul piano personale i pregiudizi che l’hanno tenuto per oltre un anno fermo dopo le dissonanze e l’esonero nel Tottenham, uomo di carattere e fatica da 5 scudetti, quattro in Italia, è tornato ed è ripartito. Volando subito alto. Primatista alla sesta. Questo Napoli è in fuga limitata. È un trenone dell’Alta velocità che corre con la forza consapevole di chi è attrezzato per vincere e stupire. Puntuale, strano per un treno, quando deve vincere. E vi riesce. Come ieri con il Monza. Ha superato il tranello che quasi tutte le squadre trovano quando sembra che debbano vincere ad ogni costo perché il primato è lì ad attenderle, e gli avversari sono facili. Non voleva esserlo il Monza aldilà delle sue modeste risorse. Alessandro Nesta ha riprodotto sul campo le illusioni motivate dell’ex campione che non sa soccombere. Nesta ci ha provato. Ha rafforzato i controlli sulle corsie esterne con raddoppi elastici. Su Kvara il tenace Izzo di Scampia in sinergia con Pereira o Bondo, che a sua volta dedicato anche ad un appannato McTominay. Sull’altro versante Kyrialopoulos dava un piede al difensore Carboni per controllare Politano. Si è dedicato lo spagnolo Pablo Mari con successo a Lukaku, in ancora imperfetta condizione di Lukaku, generoso e puntuale nelle sponde, ma non è ancora il sontuoso bomber che De Laurentiis aveva arruolato a severe condizioni. Calma, tempo verrà anche per lui. Il Monza arroccato sulle fasce ha consentito ad uno strepitoso Anguissa ed al sempre lucido e continuo Lobotka di dominare il centrocampo. Tanta cautela non ha evitato ad Anguissa di raggiungere dalla formidabile catena di destra il sempre generoso Politano. Quel micidiale sinistro invertito, da destra ovvio, ha chiuso la gara che al Napoli di De Laurentiis e Conte riapre un mondo".