Calcio
REPUBBLICA - De Rossi esonerato, a pesare i casi Dybala e Zalewski e le parole di Totti
19.09.2024 09:46 di Napoli Magazine

La Repubblica ha riportato i motivi per i quali Daniele De Rossi sarebbe stato esonerato dalla Roma: "A pesare sarebbero state anche le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da Francesco Totti. Agli occhi della manager greca, la frase "Daniele è un parafulmine" l’avrebbe ispirata proprio De Rossi: è questo che ha contestato all’allenatore, prima ancora dei risultati deludenti della sua Roma. A pesare anche la gestione dei casi Zalewski. Lina Souloukou, influentissima amministratrice delegata e figura di fiducia dei Friedkin, però non sta con le mani in mano. La proprietà riflette. Lei studia le alternative. Come se sapesse già che la situazione è destinata a precipitare in fretta. La cronaca le darà ragione. È lunedì sera quando Dan Friedkin e il figlio Ryan convocano Souloukou, il ds Florent Ghisolfi e per ultimo, in piena serata, Daniele De Rossi. È il secondo atto di quanto avvenuto poche settimane prima, quando l’allenatore aveva presentato le sue dimissioni dopo il caso Dybala e le continue frizioni con l’amministratrice delegata. La richiesta è di non far giocare il campione argentino per più di 14 partite, in modo da non far scattare il rinnovo automatico del contratto. Costerebbe 30 milioni lordi, un colpo ingestibile per le casse romaniste. Per De Rossi però quella richiesta è un’ingerenza nel suo lavoro e rimette il mandato. Ma il board americano respinge le dimissioni. Crisi rientrata, come vedremo solo per qualche settimana".

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REPUBBLICA - De Rossi esonerato, a pesare i casi Dybala e Zalewski e le parole di Totti

di Napoli Magazine

19/09/2024 - 09:46

La Repubblica ha riportato i motivi per i quali Daniele De Rossi sarebbe stato esonerato dalla Roma: "A pesare sarebbero state anche le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da Francesco Totti. Agli occhi della manager greca, la frase "Daniele è un parafulmine" l’avrebbe ispirata proprio De Rossi: è questo che ha contestato all’allenatore, prima ancora dei risultati deludenti della sua Roma. A pesare anche la gestione dei casi Zalewski. Lina Souloukou, influentissima amministratrice delegata e figura di fiducia dei Friedkin, però non sta con le mani in mano. La proprietà riflette. Lei studia le alternative. Come se sapesse già che la situazione è destinata a precipitare in fretta. La cronaca le darà ragione. È lunedì sera quando Dan Friedkin e il figlio Ryan convocano Souloukou, il ds Florent Ghisolfi e per ultimo, in piena serata, Daniele De Rossi. È il secondo atto di quanto avvenuto poche settimane prima, quando l’allenatore aveva presentato le sue dimissioni dopo il caso Dybala e le continue frizioni con l’amministratrice delegata. La richiesta è di non far giocare il campione argentino per più di 14 partite, in modo da non far scattare il rinnovo automatico del contratto. Costerebbe 30 milioni lordi, un colpo ingestibile per le casse romaniste. Per De Rossi però quella richiesta è un’ingerenza nel suo lavoro e rimette il mandato. Ma il board americano respinge le dimissioni. Crisi rientrata, come vedremo solo per qualche settimana".