Due settimane, tanto è rimasto a Paulo Dybala per continuare a sognare il Mondiale. Il prossimo 14 novembre il Ct dell’Argentina ridurrà la lista dei 40 pre convocati (nella quale la Joya c’è) a 26 e la speranza del 21 giallorosso è di farne parte. Per ora ancora niente ecografia fissata: la Roma sta aspettando il più possibile per avere un quadro estremamente chiaro a quasi 20 giorni dall’infortunio. Una cosa è certa: Paulo ce la sta mettendo tutta. Lavora 5 ore al giorno a Trigoria tra fisioterapia e corsa leggera in campo, ancora senza pallone e cambi di direzione. La cura con i fattori di crescita sta dando i suoi frutti e il recupero sembra procedere spedito, al punto che non è impensabile auspicare una convocazione contro il Torino, ultima partita della Roma prima della sosta e in programma il 13 novembre. Difficilmente giocherebbe, ma la chiamata di Mourinho sarebbe una certificazione della guarigione per Scaloni che il giorno dopo dovrebbe pubblicare la lista dei giocatori che andranno in Qatar. Nel frattempo lo staff albiceleste, nella persona di Walter Samuel, è in costante contatto con il giocatore, il cui umore cresce perché vede i miglioramenti. In questi giorni in cui è stato fuori dal campo, al di là della sofferenza nel vedere la Roma dalla tv, sta stringendo un forte legame con la città, scoprendola in ogni suo angolo con la Oriana, e con Wijnaldum, anche l’olandese alle prese con il recupero da un lungo infortunio. I due colpi dell’estate costretti ai box ma che dopo Natale, salvo sorprese, saranno i veri regali della Roma a Mourinho per un finale che ha bisogno di tutti.