In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di "Punto Nuovo Sport", è intervenuto Luca Bittante, ex di Salernitana ed Avellino, ed oggi difensore del Monterosi: “Come reagire alla retrocessione? Stagione molto complicata. Purtroppo quando si inizia male si finisce peggio se non si vanno poi a modificare certe cose. Si può vincere o perdere, l'importante è ripartire con un campionato che sia nelle corde della Salernitana, della sua piazza. Voci dall’esterno? Ci si è fatti distrarre un po' troppo. Ora l'unica cosa importante è programmare bene perché la Serie B è un campionato tosto. Abbiamo visto che tante squadra non sono riuscite a risalire subito in massima serie. Come ripartire? Non è facile ma bisogna metterci la massima umiltà proprio in relazione alle difficoltà del campionato, e tenendo presente quali sono i giocatori che vogliono rimanere per dare una buona risposta. Bisogna ripartire e non ripetere gli errori che hanno fatto altre squadre come il Bari, passato dalla possibile promozione in A alla disputa dei play-out. Salerno per me? Un periodo importante, non diedi quanto avrei voluto perché mi avevo un principio di pubalgia che mi portavo da Cagliari. Era il periodo in cui c’era la vecchia proprietà presieduta da Lotito e Mezzaroma. Dopo aver lottato tanto per conquistare la Serie A è un peccato averla persa in questo modo. I segnali per il futuro? Ora la società deve essere presente, magari una conferenza stampa per far capire da subito qual è la programmazione. Se una società vuole fare una cosa la deve fare in maniera veloce perché il calcio è veloce, deve esserci subito un DS anche se sembra sarà Petrachi. L’Avellino? Tifoseria importantissima e che merita altri palcoscenici. Non è detto a volte che la squadra più forte ottenga il suo obiettivo. Bisogna ripartire, non è facile per l'Avellino che da quattro anni sta provando il salto di categoria. Sicuramente ripartiranno meglio di prima”.
di Napoli Magazine
06/06/2024 - 15:46
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di "Punto Nuovo Sport", è intervenuto Luca Bittante, ex di Salernitana ed Avellino, ed oggi difensore del Monterosi: “Come reagire alla retrocessione? Stagione molto complicata. Purtroppo quando si inizia male si finisce peggio se non si vanno poi a modificare certe cose. Si può vincere o perdere, l'importante è ripartire con un campionato che sia nelle corde della Salernitana, della sua piazza. Voci dall’esterno? Ci si è fatti distrarre un po' troppo. Ora l'unica cosa importante è programmare bene perché la Serie B è un campionato tosto. Abbiamo visto che tante squadra non sono riuscite a risalire subito in massima serie. Come ripartire? Non è facile ma bisogna metterci la massima umiltà proprio in relazione alle difficoltà del campionato, e tenendo presente quali sono i giocatori che vogliono rimanere per dare una buona risposta. Bisogna ripartire e non ripetere gli errori che hanno fatto altre squadre come il Bari, passato dalla possibile promozione in A alla disputa dei play-out. Salerno per me? Un periodo importante, non diedi quanto avrei voluto perché mi avevo un principio di pubalgia che mi portavo da Cagliari. Era il periodo in cui c’era la vecchia proprietà presieduta da Lotito e Mezzaroma. Dopo aver lottato tanto per conquistare la Serie A è un peccato averla persa in questo modo. I segnali per il futuro? Ora la società deve essere presente, magari una conferenza stampa per far capire da subito qual è la programmazione. Se una società vuole fare una cosa la deve fare in maniera veloce perché il calcio è veloce, deve esserci subito un DS anche se sembra sarà Petrachi. L’Avellino? Tifoseria importantissima e che merita altri palcoscenici. Non è detto a volte che la squadra più forte ottenga il suo obiettivo. Bisogna ripartire, non è facile per l'Avellino che da quattro anni sta provando il salto di categoria. Sicuramente ripartiranno meglio di prima”.