Calcio
SERIE A - Lazio-Milan 0-3, Calhanoglu, Ibra e Rebic spingono lo scudetto verso Torino
04.07.2020 23:41 di Napoli Magazine

Cala il sipario sulla Serie A e lo fa, con ogni probabilità, con otto giornate d'anticipo. A tirare le corde è stato il Milan, guidato in panchina da Pioli e in campo da Ibrahimovic, lucido e scintillante nell'approfittare delle fatiche accumulate dalla Lazio di Simone Inzaghi, senza Immobile e Caicedo e con poche frecce nel proprio arco. All'Olimpico il Milan ha vinto 3-0 con una partita quasi chirurgica dal punto di vista offensivo, ma dominata per qualità e fisicità in mezzo al campo, dando alla Juventus lo strappo decisivo per la fuga scudetto. Saranno sempre i rossoneri, semmai martedì a San Siro, a poter riutilizzare le stesse corde del palcoscenico della Serie A per rialzare il sipario, ospitando proprio i bianconeri. Con tutte le dovute precauzione e premesse del caso, sul campo della Lazio si è visto uno dei migliori Milan stagionali per personalità e convinzione, pur considerando l'evidente stanchezza accumulata dalla squadra di Simone Inzaghi. Dopo il pressing alto portato nei primi 10' sui portatori di palla biancocelesti, per entrare subito in ritmo, il Milan ha preso paradossalmente il sopravvento quando ha saputo spostare la partita sul piano della tecnica e del palleggio guidato da Ibrahimovic in versione prima punta-regista offensivo. Al resto hanno pensato gli episodi, anche fortunati a differenza della recente trasferta di Ferrara; al 23' dopo un fraseggio prolungato sulla sinistra con Ibrahimovic ed Hernandez, Calhanoglu ha trovato il vantaggio con un destro deviato imparabilmente da Parolo alle spalle di Strakosha. Mantenendo la compattezza nelle due fasi di gioco poi, i rossoneri hanno limitato al massimo i rischi per Donnarumma costringendo i giocatori di qualità della Lazio a giocate veloci ed approssimative, mandando fuori giri Luis Alberto, Milinkovic-Savic e Correa. Senza punti di riferimento pesanti davanti per Kjaer e Romagnoli è stato più semplice tenere corta la squadra e già prima dell'intervallo il Milan ha potuto trovare il gol con Ibrahimovic, prima al 31' con un destro al volo - poi annullato per fuorigioco - e poi dal dischetto, anche qui con un po' di fortuna nella (non) parata di Strakosha, dopo il fallo di mano di Radu sul cross di Saelemaekers. Nella ripresa la sfida è durata meno di un quarto d'ora. Inzaghi nell'intervallo ha cambiato volto alla Lazio inserendo Adekanye e passando al 3-4-1-2, mentre il Milan - orfano di Ibrahimovic fuori al 45' e Calhanoglu out al 37' - ha trovato nello scatenato Rebic la freccia perfetta per approfittare dei varchi lasciati dai biancocelesti nello sforzo massimo per riaprire il match. Il croato, liberato in area da Bonaventura al 59', ha trovato il nono gol nelle ultime 11 partite in Serie A, proseguendo un 2020 da urlo. Prima del fischio finale, infine, altre due occasioni sprecate da Hernandez contro una Lazio da bandiera bianca.

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SERIE A - Lazio-Milan 0-3, Calhanoglu, Ibra e Rebic spingono lo scudetto verso Torino

di Napoli Magazine

04/07/2024 - 23:41

Cala il sipario sulla Serie A e lo fa, con ogni probabilità, con otto giornate d'anticipo. A tirare le corde è stato il Milan, guidato in panchina da Pioli e in campo da Ibrahimovic, lucido e scintillante nell'approfittare delle fatiche accumulate dalla Lazio di Simone Inzaghi, senza Immobile e Caicedo e con poche frecce nel proprio arco. All'Olimpico il Milan ha vinto 3-0 con una partita quasi chirurgica dal punto di vista offensivo, ma dominata per qualità e fisicità in mezzo al campo, dando alla Juventus lo strappo decisivo per la fuga scudetto. Saranno sempre i rossoneri, semmai martedì a San Siro, a poter riutilizzare le stesse corde del palcoscenico della Serie A per rialzare il sipario, ospitando proprio i bianconeri. Con tutte le dovute precauzione e premesse del caso, sul campo della Lazio si è visto uno dei migliori Milan stagionali per personalità e convinzione, pur considerando l'evidente stanchezza accumulata dalla squadra di Simone Inzaghi. Dopo il pressing alto portato nei primi 10' sui portatori di palla biancocelesti, per entrare subito in ritmo, il Milan ha preso paradossalmente il sopravvento quando ha saputo spostare la partita sul piano della tecnica e del palleggio guidato da Ibrahimovic in versione prima punta-regista offensivo. Al resto hanno pensato gli episodi, anche fortunati a differenza della recente trasferta di Ferrara; al 23' dopo un fraseggio prolungato sulla sinistra con Ibrahimovic ed Hernandez, Calhanoglu ha trovato il vantaggio con un destro deviato imparabilmente da Parolo alle spalle di Strakosha. Mantenendo la compattezza nelle due fasi di gioco poi, i rossoneri hanno limitato al massimo i rischi per Donnarumma costringendo i giocatori di qualità della Lazio a giocate veloci ed approssimative, mandando fuori giri Luis Alberto, Milinkovic-Savic e Correa. Senza punti di riferimento pesanti davanti per Kjaer e Romagnoli è stato più semplice tenere corta la squadra e già prima dell'intervallo il Milan ha potuto trovare il gol con Ibrahimovic, prima al 31' con un destro al volo - poi annullato per fuorigioco - e poi dal dischetto, anche qui con un po' di fortuna nella (non) parata di Strakosha, dopo il fallo di mano di Radu sul cross di Saelemaekers. Nella ripresa la sfida è durata meno di un quarto d'ora. Inzaghi nell'intervallo ha cambiato volto alla Lazio inserendo Adekanye e passando al 3-4-1-2, mentre il Milan - orfano di Ibrahimovic fuori al 45' e Calhanoglu out al 37' - ha trovato nello scatenato Rebic la freccia perfetta per approfittare dei varchi lasciati dai biancocelesti nello sforzo massimo per riaprire il match. Il croato, liberato in area da Bonaventura al 59', ha trovato il nono gol nelle ultime 11 partite in Serie A, proseguendo un 2020 da urlo. Prima del fischio finale, infine, altre due occasioni sprecate da Hernandez contro una Lazio da bandiera bianca.