Calcio
SPAL - Floccari: "Con il calcio torna la normalità? Ditelo alle famiglie di Bergamo, Petagna pronto per il grande salto"
09.06.2020 11:36 di Napoli Magazine

In un'intervista esclusiva a Fanpage.it Sergio Floccari, attaccante della Spal, il più esperto della Serie A insieme a Zlatan Ibrahimovic, parla della ripresa del campionato e del suo futuro, toccando tanti temi sensibili in vista della ripartenza.


Per Floccari, il nuovo calcio sarà "Sicuramente diverso. Torneremo in campo in un periodo in cui il clima sarà caldo e umido. Giocare in piena estate sarà nuovo per tutti" e commenta Parma-Spal, una delle ultime partite disputate prima dello stop arrivato troppo tardi "La situazione poteva e doveva essere gestita in un modo diverso. In quel momento era chiaro che ci fosse già in atto un'emergenza sanitaria. Il calcio è un veicolo importante a livello di immagine e anche solo per il messaggio mandato all'esterno si poteva fare meglio".


Sulla ripresa del campionato l'attaccante della Spal ha un punto di vista critico: "Non mi piace dire che il calcio aiuti le persone a tornare alla normalità. - spiega - Ci sono posti dove le persone hanno vissuto drammi incredibili e ancora li stanno vivendo. [...] Sono molto sincero su questo tema: non mi sento di dire che stiamo facendo qualcosa di straordinario. Stiamo facendo il nostro, punto" e prosegue "Vallo a raccontare alle famiglie di Bergamo che io riprendo a giocare e loro tornano alla normalità. Vallo a raccontare a chi ha perso la mamma o il papà".



"Non mi piace vedere le partite senza tifosi allo stadio. Quella roba lì non è contorno, quello è il calcio. - rivela Floccari - È una cosa surreale e a me non piace. Detto ciò, il momento è questo quindi si fa quello che si riesce".



Sulla sua esperienza alla Spal, racconta "È un po' quello che mi serviva in questa fase della carriera: una realtà genuina, pulita, sana. [...] Ho trovato un mix di cose che mi ha ridato l'entusiasmo che avevo nei primi anni di carriera" e ricorda alcune partite memorabili del passato "Mi ricordo la prima volta che giocai contro la Juventus, a Messina. Feci una doppietta: i miei primi gol in Serie A. I giocatori della Juve fino a qualche mese prima li vedevo alla Playstation e nel sottopassaggio, prima di entrare in campo, mi sembrava tutto stranissimo".


Floccari si sofferma poi su Petagna, spiegando "Ha sempre dimostrato di avere qualità importanti mettendosi al servizio della squadra. All'Atalanta partecipava molto alla manovra ed era importantissimo nello sviluppo dell'azione, nel dare sfogo in situazioni difficili, nella gestione del pallone. Gli mancava una cosa: pensava poco da attaccante. Ora ha conservato le sue caratteristiche migliori ma è diventato bravo nel vedere la porta, nel muoversi per far gol".



"Questo è il lavoro più bello del mondo e continuerò a farlo finché sarà possibile. - conclude Sergio Floccari sul suo futuro - Poi è chiaro che non decido solo io e bisognerà vedere se la mia volontà coinciderà con le idee della società. Ma questo lo capiremo insieme".

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SPAL - Floccari: "Con il calcio torna la normalità? Ditelo alle famiglie di Bergamo, Petagna pronto per il grande salto"

di Napoli Magazine

09/06/2024 - 11:36

In un'intervista esclusiva a Fanpage.it Sergio Floccari, attaccante della Spal, il più esperto della Serie A insieme a Zlatan Ibrahimovic, parla della ripresa del campionato e del suo futuro, toccando tanti temi sensibili in vista della ripartenza.


Per Floccari, il nuovo calcio sarà "Sicuramente diverso. Torneremo in campo in un periodo in cui il clima sarà caldo e umido. Giocare in piena estate sarà nuovo per tutti" e commenta Parma-Spal, una delle ultime partite disputate prima dello stop arrivato troppo tardi "La situazione poteva e doveva essere gestita in un modo diverso. In quel momento era chiaro che ci fosse già in atto un'emergenza sanitaria. Il calcio è un veicolo importante a livello di immagine e anche solo per il messaggio mandato all'esterno si poteva fare meglio".


Sulla ripresa del campionato l'attaccante della Spal ha un punto di vista critico: "Non mi piace dire che il calcio aiuti le persone a tornare alla normalità. - spiega - Ci sono posti dove le persone hanno vissuto drammi incredibili e ancora li stanno vivendo. [...] Sono molto sincero su questo tema: non mi sento di dire che stiamo facendo qualcosa di straordinario. Stiamo facendo il nostro, punto" e prosegue "Vallo a raccontare alle famiglie di Bergamo che io riprendo a giocare e loro tornano alla normalità. Vallo a raccontare a chi ha perso la mamma o il papà".



"Non mi piace vedere le partite senza tifosi allo stadio. Quella roba lì non è contorno, quello è il calcio. - rivela Floccari - È una cosa surreale e a me non piace. Detto ciò, il momento è questo quindi si fa quello che si riesce".



Sulla sua esperienza alla Spal, racconta "È un po' quello che mi serviva in questa fase della carriera: una realtà genuina, pulita, sana. [...] Ho trovato un mix di cose che mi ha ridato l'entusiasmo che avevo nei primi anni di carriera" e ricorda alcune partite memorabili del passato "Mi ricordo la prima volta che giocai contro la Juventus, a Messina. Feci una doppietta: i miei primi gol in Serie A. I giocatori della Juve fino a qualche mese prima li vedevo alla Playstation e nel sottopassaggio, prima di entrare in campo, mi sembrava tutto stranissimo".


Floccari si sofferma poi su Petagna, spiegando "Ha sempre dimostrato di avere qualità importanti mettendosi al servizio della squadra. All'Atalanta partecipava molto alla manovra ed era importantissimo nello sviluppo dell'azione, nel dare sfogo in situazioni difficili, nella gestione del pallone. Gli mancava una cosa: pensava poco da attaccante. Ora ha conservato le sue caratteristiche migliori ma è diventato bravo nel vedere la porta, nel muoversi per far gol".



"Questo è il lavoro più bello del mondo e continuerò a farlo finché sarà possibile. - conclude Sergio Floccari sul suo futuro - Poi è chiaro che non decido solo io e bisognerà vedere se la mia volontà coinciderà con le idee della società. Ma questo lo capiremo insieme".