Calcio
SVIZZERA - Akanji: "Tante offerte non mi hanno scaldato, Inter? Non ci ho pensato due volte"
03.09.2025 21:34 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset
aA

Manuel Akanji ha raccontato così le giornate che hanno portato al suo trasferimento all'Inter, nelle ultime ore del calciomercato: "Sono state settimane frenetiche, ma più che altro per il mio procuratore, che mi presentava offerte senza che io mi scaldassi per nessuna - le parole del difensore svizzero, che era stato accostato anche al Milan, dal ritiro della sua nazionale -. Finché non è arrivata l'Inter: l’interesse c’era già da tempo. Io ero subito disponibile, ma per prendermi dovevano prima cedere un difensore. Tra l’altro, sarei probabilmente già andato all’Inter tre anni fa se non fosse arrivata all’improvviso la chiamata del Manchester City. Non è uno scherzo: la mia prima maglia da calcio è stata quella di Christian Vieri".

Per Akanji dunque la scelta è stata piuttosto semplice: "Io avevo una priorità: giocare ad alto livello e su questo sono stato molto chiaro. Non mi sarei lasciato convincere a fare un passo solo per chiudere un trasferimento. Mi entusiasma conoscere un terzo campionato di alto livello dopo Bundesliga e Premier League. Anche a trent’anni ho ancora molto da imparare e in Italia sono sicuro di crescere ulteriormente".

In nerazzurro ha ritrovato anche Yann Sommer che però, a detta sua, non ha giocato un ruolo chiave nel convincerlo a scegliere Milano: "Ci siamo sentiti e siamo entrambi felici di ritrovarci. L'Inter però non ha bisogno di presentazioni: negli ultimi tre anni ha giocato due finali di Champions. Vince spesso lo scudetto e arriva lontano in Coppa: non ho dovuto pensarci due volte".

La sua famiglia ha preso molto bene il cambio di città: "All’inizio erano sorpresi, ma subito dopo entusiasti. Lunedì mia moglie ha preso un volo all’ultimo per Milano, mentre i miei genitori e mia sorella sono saliti a Winterthur sul treno per raggiungermi e assistere alla firma. È stato un giorno non solo frenetico, ma anche bellissimo per tutti noi. E a Milano saremo più vicini ai parenti in Svizzera, che è la ciliegina sulla torta. Senza contare che il fidanzato di mia sorella è felicissimo: è un super tifoso interista...".

Infine, ha spiegato i motivi alla base dell'addio al City: "Questo è il calcio: oggi è in un modo, domani può cambiare tutto. Soprattutto ad altissimo livello. In rosa c’erano sei centrali, nel sistema di Guardiola ne giocano due e su quel ruolo si fanno pochissimi cambi in partita, quindi eravamo troppi. Ci ha detto chiaramente che due avrebbero giocato, due sarebbero andati in panchina e per gli altri sarebbe stato complicato. Non è stato bello da sentire, perché io ho sempre la pretesa di stare in campo".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SVIZZERA - Akanji: "Tante offerte non mi hanno scaldato, Inter? Non ci ho pensato due volte"

di Napoli Magazine

03/09/2025 - 21:34

Manuel Akanji ha raccontato così le giornate che hanno portato al suo trasferimento all'Inter, nelle ultime ore del calciomercato: "Sono state settimane frenetiche, ma più che altro per il mio procuratore, che mi presentava offerte senza che io mi scaldassi per nessuna - le parole del difensore svizzero, che era stato accostato anche al Milan, dal ritiro della sua nazionale -. Finché non è arrivata l'Inter: l’interesse c’era già da tempo. Io ero subito disponibile, ma per prendermi dovevano prima cedere un difensore. Tra l’altro, sarei probabilmente già andato all’Inter tre anni fa se non fosse arrivata all’improvviso la chiamata del Manchester City. Non è uno scherzo: la mia prima maglia da calcio è stata quella di Christian Vieri".

Per Akanji dunque la scelta è stata piuttosto semplice: "Io avevo una priorità: giocare ad alto livello e su questo sono stato molto chiaro. Non mi sarei lasciato convincere a fare un passo solo per chiudere un trasferimento. Mi entusiasma conoscere un terzo campionato di alto livello dopo Bundesliga e Premier League. Anche a trent’anni ho ancora molto da imparare e in Italia sono sicuro di crescere ulteriormente".

In nerazzurro ha ritrovato anche Yann Sommer che però, a detta sua, non ha giocato un ruolo chiave nel convincerlo a scegliere Milano: "Ci siamo sentiti e siamo entrambi felici di ritrovarci. L'Inter però non ha bisogno di presentazioni: negli ultimi tre anni ha giocato due finali di Champions. Vince spesso lo scudetto e arriva lontano in Coppa: non ho dovuto pensarci due volte".

La sua famiglia ha preso molto bene il cambio di città: "All’inizio erano sorpresi, ma subito dopo entusiasti. Lunedì mia moglie ha preso un volo all’ultimo per Milano, mentre i miei genitori e mia sorella sono saliti a Winterthur sul treno per raggiungermi e assistere alla firma. È stato un giorno non solo frenetico, ma anche bellissimo per tutti noi. E a Milano saremo più vicini ai parenti in Svizzera, che è la ciliegina sulla torta. Senza contare che il fidanzato di mia sorella è felicissimo: è un super tifoso interista...".

Infine, ha spiegato i motivi alla base dell'addio al City: "Questo è il calcio: oggi è in un modo, domani può cambiare tutto. Soprattutto ad altissimo livello. In rosa c’erano sei centrali, nel sistema di Guardiola ne giocano due e su quel ruolo si fanno pochissimi cambi in partita, quindi eravamo troppi. Ci ha detto chiaramente che due avrebbero giocato, due sarebbero andati in panchina e per gli altri sarebbe stato complicato. Non è stato bello da sentire, perché io ho sempre la pretesa di stare in campo".

Fonte: Sport Mediaset