Calcio
TORINO - Vanoli: "Quelle dopo la sosta sono le partite più insidiose"
14.09.2024 13:54 di Napoli Magazine

Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce:

Quali sono le insidie?

"La partita più delicata è quando si rientra dalle nazionali. Ne ho parlato con i ragazzi, sono le partite più determinanti".

Soddisfatto del lavoro svolto?

"Abbiamo lavorato davvero bene con chi è rimasto, abbiamo svolto il programma che ci siamo posti. E abbiamo organizzato i rientri, Maripan e Sanabria hanno fatto un viaggio lungo ma hanno recuperato bene".

Un commento sul premio come tecnico del mese.

"E' una bella soddisfazione. Non è solo Paolo Vanoli, ma va condiviso con il club, con lo staff e da chi lavora dietro le quinte, oltre ai giocatori. E poi l'accoglienza dei tifosi...L'ho detto ai ragazzi: non mi piacciono i premi singoli, preferisco quelli collettivi".

Ricci sembra in fase di esplosione.

"I giovani hanno bisogno di crescere. E' stato bravo a continuare il suo percorso: la Nazionale è un'esperienza importante, è stato nella prima parte di preparazione all'Europeo e questo è un premio per lui. Deve avere obiettivi sempre più alti con il Toro".

Quanto è importante confermare l'atteggiamento che avete mostrato?

"Ho parlato di mentalità, non di esame. Siamo in una fase di crescita e dobbiamo migliorare, a Venezia mi aspettavo di più sul piano del gioco. E su questo dobbiamo crescere, questo passa dal lavoro quotidiano e dai dettagli. La mentalità non si può avere in due o tre mesi, io ho sempre parlato di come si arriva ai risultati e a volte non serve il bel gioco, ma i valori del club".

Come stanno Walukiewicz e Pedersen?

"Tutti quelli che sono arrivati, sono pronti. Il mio compito è vedere la loro storia: Walukiewicz aveva già continuità ad Empoli e ha giocato in Nazionale, la storia di Sosa è diversa perché pur essendo un ottimo giocatore l'anno scorso ha giocato poco e non ha fatto la preparazione estiva ma si allenava con l'Ajax B. La nazionale è stata un bene per Sosa, ma devo stare attento alla sua base. Maripan ha giocato di più l'anno scorso, è andato in nazionale e il suo viaggio è stato lungo. Pedersen ha giocato tanto a Sassuolo, non è andato in nazionale e ha fatto la preparazione, gli manca solo il ritmo partita. I ruoli? Walukiewicz è un braccetto di destra, poi abbiamo quinti che possono giocare a destra e a sinistra, Maripan ha esperienza e può ricoprire due ruoli pur conoscendo meno la difesa a tre, ha spesso giocato a quattro in mezzo a sinistra".

Come sta Adams?

"Tutto bene, benissimo. Infortunati? Vlasic si è unito a una parte di allenamento ieri in maniera leggera, settimana prossima farà di più e ci avviciniamo al rientro. Gineitis è recuperato, l'unica pecca è ciò che è successo a Ilkhan".

Domani lo stadio sarà quasi tutto esaurito

"Mi aspetto che i ragazzi si godano il momento. Il mio compito era unire, avere uno stadio che ti spinge va sfruttato".

Cosa vuol dire sognare in grande per lei?

"Il mercato mi serviva per avere una rosa più completa, è stata brava la società a farmi avere i giocatori che servivano. Da quando sono arrivato, guardo sempre avanti e lo chiedo anche ai miei giocatori. Il mercato dà fastidio perché a volte alcune possono destabilizzare. Ma non voglio alibi e non li do, dobbiamo sempre dimostrare che possiamo crescere".

Che Lecce si aspetta?

"E' una squadra insidiosa, il direttore trova spesso bravi giocatori e l'allenatore ha un'idea di gioco. Ha fatto una vittoria in inferiorità, fa capire quanto pericoloso può essere il Lecce. Hanno avuto cinque o sei giocatori in nazionali, noi un po' di più. Abbiamo la fortuna di giocare nel nostro stadio e la gente ci spingerà, dobbiamo migliorare la prestazione".

Cosa le è piaciuto e cosa no del suo Toro in queste tre giornate?

"Purtroppo i nuovi arrivati nel reparto difensivo sono subito partiti per le nazionali, li ho seguiti e ho parlato con loro e poi ho lavorato anche a video quando sono tornati. Mi è piaciuto che questi ragazzi stanno provando a fare qualcosa d'importante, ma devo guardare oltre: non posso fermarmi".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
TORINO - Vanoli: "Quelle dopo la sosta sono le partite più insidiose"

di Napoli Magazine

14/09/2024 - 13:54

Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce:

Quali sono le insidie?

"La partita più delicata è quando si rientra dalle nazionali. Ne ho parlato con i ragazzi, sono le partite più determinanti".

Soddisfatto del lavoro svolto?

"Abbiamo lavorato davvero bene con chi è rimasto, abbiamo svolto il programma che ci siamo posti. E abbiamo organizzato i rientri, Maripan e Sanabria hanno fatto un viaggio lungo ma hanno recuperato bene".

Un commento sul premio come tecnico del mese.

"E' una bella soddisfazione. Non è solo Paolo Vanoli, ma va condiviso con il club, con lo staff e da chi lavora dietro le quinte, oltre ai giocatori. E poi l'accoglienza dei tifosi...L'ho detto ai ragazzi: non mi piacciono i premi singoli, preferisco quelli collettivi".

Ricci sembra in fase di esplosione.

"I giovani hanno bisogno di crescere. E' stato bravo a continuare il suo percorso: la Nazionale è un'esperienza importante, è stato nella prima parte di preparazione all'Europeo e questo è un premio per lui. Deve avere obiettivi sempre più alti con il Toro".

Quanto è importante confermare l'atteggiamento che avete mostrato?

"Ho parlato di mentalità, non di esame. Siamo in una fase di crescita e dobbiamo migliorare, a Venezia mi aspettavo di più sul piano del gioco. E su questo dobbiamo crescere, questo passa dal lavoro quotidiano e dai dettagli. La mentalità non si può avere in due o tre mesi, io ho sempre parlato di come si arriva ai risultati e a volte non serve il bel gioco, ma i valori del club".

Come stanno Walukiewicz e Pedersen?

"Tutti quelli che sono arrivati, sono pronti. Il mio compito è vedere la loro storia: Walukiewicz aveva già continuità ad Empoli e ha giocato in Nazionale, la storia di Sosa è diversa perché pur essendo un ottimo giocatore l'anno scorso ha giocato poco e non ha fatto la preparazione estiva ma si allenava con l'Ajax B. La nazionale è stata un bene per Sosa, ma devo stare attento alla sua base. Maripan ha giocato di più l'anno scorso, è andato in nazionale e il suo viaggio è stato lungo. Pedersen ha giocato tanto a Sassuolo, non è andato in nazionale e ha fatto la preparazione, gli manca solo il ritmo partita. I ruoli? Walukiewicz è un braccetto di destra, poi abbiamo quinti che possono giocare a destra e a sinistra, Maripan ha esperienza e può ricoprire due ruoli pur conoscendo meno la difesa a tre, ha spesso giocato a quattro in mezzo a sinistra".

Come sta Adams?

"Tutto bene, benissimo. Infortunati? Vlasic si è unito a una parte di allenamento ieri in maniera leggera, settimana prossima farà di più e ci avviciniamo al rientro. Gineitis è recuperato, l'unica pecca è ciò che è successo a Ilkhan".

Domani lo stadio sarà quasi tutto esaurito

"Mi aspetto che i ragazzi si godano il momento. Il mio compito era unire, avere uno stadio che ti spinge va sfruttato".

Cosa vuol dire sognare in grande per lei?

"Il mercato mi serviva per avere una rosa più completa, è stata brava la società a farmi avere i giocatori che servivano. Da quando sono arrivato, guardo sempre avanti e lo chiedo anche ai miei giocatori. Il mercato dà fastidio perché a volte alcune possono destabilizzare. Ma non voglio alibi e non li do, dobbiamo sempre dimostrare che possiamo crescere".

Che Lecce si aspetta?

"E' una squadra insidiosa, il direttore trova spesso bravi giocatori e l'allenatore ha un'idea di gioco. Ha fatto una vittoria in inferiorità, fa capire quanto pericoloso può essere il Lecce. Hanno avuto cinque o sei giocatori in nazionali, noi un po' di più. Abbiamo la fortuna di giocare nel nostro stadio e la gente ci spingerà, dobbiamo migliorare la prestazione".

Cosa le è piaciuto e cosa no del suo Toro in queste tre giornate?

"Purtroppo i nuovi arrivati nel reparto difensivo sono subito partiti per le nazionali, li ho seguiti e ho parlato con loro e poi ho lavorato anche a video quando sono tornati. Mi è piaciuto che questi ragazzi stanno provando a fare qualcosa d'importante, ma devo guardare oltre: non posso fermarmi".