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TUTTOSPORT - Juventus, Pogba punta al patteggiamento per avere uno sconto sulla squalifica
04.12.2023 16:19 di Napoli Magazine

Come riportato da Tuttosport, Paul Pogba cercherà il patteggiamento in modo tale da ridurre i mesi di squalifica dopo essere risultato positivo a un test antidoping legato al testosterone: "Un patteggiamento a 18-24 mesi di squalifica: è l’indiscrezione che filtra dall’Inghilterra sulle sorti di Paul Pogba, il centrocampista della Juventus sospeso dall’11 settembre perché risultato positivo al testosterone. Sarebbe dunque quella del patteggiamento la via del francese per limitare rischi e danni: la violazione per doping prevede infatti una squalifica di 4 anni, che può essere dimezzata se si riesce a dimostrare la non intenzionalità dell’assunzione. Con il patteggiamento Pogba avrebbe uno sconto che non può essere superiore al 50% della proposta di squalifica formulata dalla procura antidoping, ma il campione francese deve trovare un accordo con il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani e dimostrare la non intenzionalità”.

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TUTTOSPORT - Juventus, Pogba punta al patteggiamento per avere uno sconto sulla squalifica

di Napoli Magazine

04/12/2023 - 16:19

Come riportato da Tuttosport, Paul Pogba cercherà il patteggiamento in modo tale da ridurre i mesi di squalifica dopo essere risultato positivo a un test antidoping legato al testosterone: "Un patteggiamento a 18-24 mesi di squalifica: è l’indiscrezione che filtra dall’Inghilterra sulle sorti di Paul Pogba, il centrocampista della Juventus sospeso dall’11 settembre perché risultato positivo al testosterone. Sarebbe dunque quella del patteggiamento la via del francese per limitare rischi e danni: la violazione per doping prevede infatti una squalifica di 4 anni, che può essere dimezzata se si riesce a dimostrare la non intenzionalità dell’assunzione. Con il patteggiamento Pogba avrebbe uno sconto che non può essere superiore al 50% della proposta di squalifica formulata dalla procura antidoping, ma il campione francese deve trovare un accordo con il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani e dimostrare la non intenzionalità”.