Calcio
UEFA - Christillin: "Juventus-Napoli fondamentale per i bianconeri, la squadra di Gattuso ci ha raggiunti"
05.04.2021 17:17 di Napoli Magazine Fonte: TuttoJuve.com

"Ho assistito alla partita in compagnia di due amici, nel pieno rispetto delle regole e distanziati. Le aspettative iniziali erano altissime, l'umore alla fine piuttosto basso. Mi aspettavo una reazione molto più gagliarda rispetto a come ci eravamo lasciati prima della sosta, ma invece ci sono stati molti errori e poca concentrazione. Salverei solo Cuadrado, Chiesa e Ronaldo". Pensieri e parole di Eveline Christillin, manager torinese membro aggiuntivo Uefa del consiglio Fifa - nonché tifosissima doc bianconera -, intercettata telefonicamente.

 

Troppe parole e meno fatti? E' un po' questo il titolo della sua disamina. Anche perché i giocatori, troppo spesso, sui social network esprimono dei pensieri che poi in campo non si vedono affatto.

 

"Grazie al cielo mi risparmio la parte dei social network, però mi viene riportato ugualmente ciò che succede. Ci vorrebbe un po' più di discrezione, impegno e dedizione, in effetti bisognerebbe stare più attivi e concentrati in campo e non sulla tastiera. La cena proibita non ha giovato né alla squadra né a noi tifosi, l'impressione è che la passione per la maglia sia ormai un concetto sorpassato per alcuni. Ci aspettavamo più responsabilità".

 

E' d'accordo con le sanzioni previste dai bianconeri?

 

"Assolutamente sì, la speranza è che venga toccato di più il portafoglio. Ho letto dei centomila euro a testa di multa, ma non è una notizia ancora confermata. La speranza è che venga data una bella lezione, dovrebbero essere grandi e maturi per sapere queste cose. Dybala, poi, è testimonial della Regione per quanto riguarda il 'Covid-19', le scuse sui social sono meglio di niente ma doveva essere più responsabile".

 

Come sta vivendo l'attesa che precede la sfida con il Napoli?

 

"E' un appuntamento che diventa fondamentale, l'Atalanta ci ha superati e il Napoli ci ha raggiunti a quota 56. Penso che bisognerà sempre ringraziare la Juventus per quanto ci ha fatto vivere in questo decennio, la gratitudine e l'apprezzamento non dovrà mai venir meno. Ma cadere dal nono piano fa più male che cadere dal primo. E' stato un grande dispiacere uscire con il Porto, squadra alla portata e non del valore del Bayern, si può anche perdere per carità ma preferirei che si parlasse di più del campo. Quest'anno ci sono stati troppi pettegolezzi e polemiche su situazioni accadute fuori, come quella di Suarez".

 

Se col Napoli dovesse andar male, si aspetta un cambio in corsa in panchina?

 

"Non ho nessuna informazione di nessun genere, per cui posso rispondere come una tifosa qualunque. La scelta di Pirlo è stata del presidente, che in quella rovente giornata di agosto decise di promuovere l'allenatore dell'U23 al timone della prima squadra. Se ci sarà una rifondazione da fare, bisognerà avere una continuità almeno in quello. Non so quale è il pensiero di Andrea in questo momento, ma i conti come sempre andranno fatti a fine stagione. Questa è la mia idea. Gli obiettivi sono due: la finale di Coppa Italia e la qualificazione in Champions, poi si tireranno le somme un po' come successo a Sarri che, comunque, aveva vinto uno scudetto".

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UEFA - Christillin: "Juventus-Napoli fondamentale per i bianconeri, la squadra di Gattuso ci ha raggiunti"

di Napoli Magazine

05/04/2021 - 17:17

"Ho assistito alla partita in compagnia di due amici, nel pieno rispetto delle regole e distanziati. Le aspettative iniziali erano altissime, l'umore alla fine piuttosto basso. Mi aspettavo una reazione molto più gagliarda rispetto a come ci eravamo lasciati prima della sosta, ma invece ci sono stati molti errori e poca concentrazione. Salverei solo Cuadrado, Chiesa e Ronaldo". Pensieri e parole di Eveline Christillin, manager torinese membro aggiuntivo Uefa del consiglio Fifa - nonché tifosissima doc bianconera -, intercettata telefonicamente.

 

Troppe parole e meno fatti? E' un po' questo il titolo della sua disamina. Anche perché i giocatori, troppo spesso, sui social network esprimono dei pensieri che poi in campo non si vedono affatto.

 

"Grazie al cielo mi risparmio la parte dei social network, però mi viene riportato ugualmente ciò che succede. Ci vorrebbe un po' più di discrezione, impegno e dedizione, in effetti bisognerebbe stare più attivi e concentrati in campo e non sulla tastiera. La cena proibita non ha giovato né alla squadra né a noi tifosi, l'impressione è che la passione per la maglia sia ormai un concetto sorpassato per alcuni. Ci aspettavamo più responsabilità".

 

E' d'accordo con le sanzioni previste dai bianconeri?

 

"Assolutamente sì, la speranza è che venga toccato di più il portafoglio. Ho letto dei centomila euro a testa di multa, ma non è una notizia ancora confermata. La speranza è che venga data una bella lezione, dovrebbero essere grandi e maturi per sapere queste cose. Dybala, poi, è testimonial della Regione per quanto riguarda il 'Covid-19', le scuse sui social sono meglio di niente ma doveva essere più responsabile".

 

Come sta vivendo l'attesa che precede la sfida con il Napoli?

 

"E' un appuntamento che diventa fondamentale, l'Atalanta ci ha superati e il Napoli ci ha raggiunti a quota 56. Penso che bisognerà sempre ringraziare la Juventus per quanto ci ha fatto vivere in questo decennio, la gratitudine e l'apprezzamento non dovrà mai venir meno. Ma cadere dal nono piano fa più male che cadere dal primo. E' stato un grande dispiacere uscire con il Porto, squadra alla portata e non del valore del Bayern, si può anche perdere per carità ma preferirei che si parlasse di più del campo. Quest'anno ci sono stati troppi pettegolezzi e polemiche su situazioni accadute fuori, come quella di Suarez".

 

Se col Napoli dovesse andar male, si aspetta un cambio in corsa in panchina?

 

"Non ho nessuna informazione di nessun genere, per cui posso rispondere come una tifosa qualunque. La scelta di Pirlo è stata del presidente, che in quella rovente giornata di agosto decise di promuovere l'allenatore dell'U23 al timone della prima squadra. Se ci sarà una rifondazione da fare, bisognerà avere una continuità almeno in quello. Non so quale è il pensiero di Andrea in questo momento, ma i conti come sempre andranno fatti a fine stagione. Questa è la mia idea. Gli obiettivi sono due: la finale di Coppa Italia e la qualificazione in Champions, poi si tireranno le somme un po' come successo a Sarri che, comunque, aveva vinto uno scudetto".

Fonte: TuttoJuve.com