Calcio
UNDER 21 - Italia, Baldini: "Orgoglioso di rappresentare il nostro Paese, voglio calciatori motivati"
01.10.2025 19:23 di Napoli Magazine
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"Per qualsiasi italiano, in qualsiasi campo, poter rappresentare il nostro Paese credo sia il massimo. Sono molto orgoglioso di poterlo fare e cercherò di ripagare la fiducia di chi mi ha scelto". Così Silvio Baldini, ct dell'Italia U21 in una intervista a 'Vivo Azzurro'. Il lavoro da selezionatore è molto diverso rispetto a quello di un club: pochi giorni a disposizione e la necessità di sintetizzare i concetti. "Nelle convocazioni non parto dalle qualità tecniche, ma da ciò che i giocatori sono fuori dal campo. Voglio vedere persone motivate, innamorate di quello che fanno, che abbiano una strada ben precisa da seguire con l'obiettivo di diventare dei top", ha aggiunto il ct che ha cominciato la sua avventura in azzurro con la vittoria all'esordio alla Spezia con il Montenegro e secondo successo in fila qualche giorno più tardi a Bitola in casa della Macedonia del Nord. Due partite, sei punti e lo sguardo volto ai prossimi impegni: venerdì 10 ottobre gli Azzurrini torneranno in campo a Cesena per la sfida alla Svezia, primo vero punto di svolta di queste qualificazioni all'Europeo e quattro giorni più tardi a Cremona affronteranno l'insidiosa Armenia. Baldini guarda e osserva tutto, così come gli capitò in un Carrarese-Triestina nell'aprile del 1983: "A quel tempo studiavo all'Isef e andai a vedere questa partita. La Carrarese era allenata da Orrico e giocava un calcio totale di ispirazione olandese: ne rimasi affascinato. Pensai che un giorno anche io avrei voluto essere un allenatore e trovarmi in uno stadio con tutta quella gente a fare il tifo". E così è stato, senza mai scendere a compromessi: "A un certo punto non mi sentivo più felice di allenare. Stetti sei anni fermo, finché non parlai proprio con la Carrarese; dissi loro che sarei tornato ad allenare gratis ma che non volevo vincoli e fra questi paletti c'era anche il non essere esonerato a prescindere dai risultati. Andò bene, facemmo la finale play-off con il Bari e poi le avventure con Palermo e Pescara mi hanno reso felice di questo percorso".  Capire Baldini non è difficile, basta guardarlo e sentirlo parlare: "Lo scorso anno eravamo in ritiro pre-campionato a Pescara: mi ero esposto, volevo vincere. Ma in quei giorni vedevo che quello che pensavo era difficile da realizzare. Parlai con mio figlio Mattia e gli dissi che avevamo fatto la scelta sbagliata, che saremmo dovuti andare via". Ma è proprio grazie la risposta di Mattia al padre che la stagione del Pescara prese la giusta direzione: "Mi disse che io vedo Valentina, la mia figlia disabile, sempre bellissima perché non la guardo con gli occhi delle altre persone, ma con quelli del cuore. Perciò mi suggerì di cercare di vedere i giocatori con gli stessi occhi con cui guardo Valentina. Da quel momento ho giurato a me stesso che l'avrei fatto e posso garantire che se riusciremo ad avere una sinergia forte con questi ragazzi, potremo ottenere i risultati che desideriamo".

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UNDER 21 - Italia, Baldini: "Orgoglioso di rappresentare il nostro Paese, voglio calciatori motivati"

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01/10/2025 - 19:23

"Per qualsiasi italiano, in qualsiasi campo, poter rappresentare il nostro Paese credo sia il massimo. Sono molto orgoglioso di poterlo fare e cercherò di ripagare la fiducia di chi mi ha scelto". Così Silvio Baldini, ct dell'Italia U21 in una intervista a 'Vivo Azzurro'. Il lavoro da selezionatore è molto diverso rispetto a quello di un club: pochi giorni a disposizione e la necessità di sintetizzare i concetti. "Nelle convocazioni non parto dalle qualità tecniche, ma da ciò che i giocatori sono fuori dal campo. Voglio vedere persone motivate, innamorate di quello che fanno, che abbiano una strada ben precisa da seguire con l'obiettivo di diventare dei top", ha aggiunto il ct che ha cominciato la sua avventura in azzurro con la vittoria all'esordio alla Spezia con il Montenegro e secondo successo in fila qualche giorno più tardi a Bitola in casa della Macedonia del Nord. Due partite, sei punti e lo sguardo volto ai prossimi impegni: venerdì 10 ottobre gli Azzurrini torneranno in campo a Cesena per la sfida alla Svezia, primo vero punto di svolta di queste qualificazioni all'Europeo e quattro giorni più tardi a Cremona affronteranno l'insidiosa Armenia. Baldini guarda e osserva tutto, così come gli capitò in un Carrarese-Triestina nell'aprile del 1983: "A quel tempo studiavo all'Isef e andai a vedere questa partita. La Carrarese era allenata da Orrico e giocava un calcio totale di ispirazione olandese: ne rimasi affascinato. Pensai che un giorno anche io avrei voluto essere un allenatore e trovarmi in uno stadio con tutta quella gente a fare il tifo". E così è stato, senza mai scendere a compromessi: "A un certo punto non mi sentivo più felice di allenare. Stetti sei anni fermo, finché non parlai proprio con la Carrarese; dissi loro che sarei tornato ad allenare gratis ma che non volevo vincoli e fra questi paletti c'era anche il non essere esonerato a prescindere dai risultati. Andò bene, facemmo la finale play-off con il Bari e poi le avventure con Palermo e Pescara mi hanno reso felice di questo percorso".  Capire Baldini non è difficile, basta guardarlo e sentirlo parlare: "Lo scorso anno eravamo in ritiro pre-campionato a Pescara: mi ero esposto, volevo vincere. Ma in quei giorni vedevo che quello che pensavo era difficile da realizzare. Parlai con mio figlio Mattia e gli dissi che avevamo fatto la scelta sbagliata, che saremmo dovuti andare via". Ma è proprio grazie la risposta di Mattia al padre che la stagione del Pescara prese la giusta direzione: "Mi disse che io vedo Valentina, la mia figlia disabile, sempre bellissima perché non la guardo con gli occhi delle altre persone, ma con quelli del cuore. Perciò mi suggerì di cercare di vedere i giocatori con gli stessi occhi con cui guardo Valentina. Da quel momento ho giurato a me stesso che l'avrei fatto e posso garantire che se riusciremo ad avere una sinergia forte con questi ragazzi, potremo ottenere i risultati che desideriamo".