Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida col Bologna. Qui di seguito le sue dichiarazioni: “Dopo la sconfitta col Lecce non ho dormito. A Coverciano ci hanno insegnato coerenza, competenza e la terza la capite da soli. Ma non ci possiamo basare sulla fortuna. Questa squadra merita di avere maggiori soddisfazioni. Sono arrabbiato per quella che è stata la partita. Attorno a noi ci sono stati soprattutto commenti distruttivi. Sono preoccupato? Un po’ di preoccupazione nella vita serve sempre. Quando esco di casa mi sento spesso dire “mi raccomando”, una frase che sentivo da mia madre. Ma condivido (riferendosi alla domanda del giornalista) che serva l’elmetto, è una partita difficile, ma abbiamo dimostrato di poterci stare, di non essere di passaggio. Il futuro? La società può fare delle scelte differenti, ma è l’ultimo dei miei pensieri. Penso a lavorare e cercare risultati”.
Il tecnico parla poi dello stato delle cose in casa Venezia: “In dubbio è Nicolussi Caviglia per un problemino, Anderson non ci sarà per un problema familiare, Zampano anche per un problema alla mano. Ci auguriamo di recuperarlo per la prossima. Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione. Il Bologna ha giocato mercoledì, ma ha una rosa tale da potersi permettere dei cambi. A volte anche concedere una occasione può essere determinante, il Lecce ce lo ha insegnato. Joronen? Non è recuperato”.
di Napoli Magazine
29/11/2024 - 14:59
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida col Bologna. Qui di seguito le sue dichiarazioni: “Dopo la sconfitta col Lecce non ho dormito. A Coverciano ci hanno insegnato coerenza, competenza e la terza la capite da soli. Ma non ci possiamo basare sulla fortuna. Questa squadra merita di avere maggiori soddisfazioni. Sono arrabbiato per quella che è stata la partita. Attorno a noi ci sono stati soprattutto commenti distruttivi. Sono preoccupato? Un po’ di preoccupazione nella vita serve sempre. Quando esco di casa mi sento spesso dire “mi raccomando”, una frase che sentivo da mia madre. Ma condivido (riferendosi alla domanda del giornalista) che serva l’elmetto, è una partita difficile, ma abbiamo dimostrato di poterci stare, di non essere di passaggio. Il futuro? La società può fare delle scelte differenti, ma è l’ultimo dei miei pensieri. Penso a lavorare e cercare risultati”.
Il tecnico parla poi dello stato delle cose in casa Venezia: “In dubbio è Nicolussi Caviglia per un problemino, Anderson non ci sarà per un problema familiare, Zampano anche per un problema alla mano. Ci auguriamo di recuperarlo per la prossima. Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione. Il Bologna ha giocato mercoledì, ma ha una rosa tale da potersi permettere dei cambi. A volte anche concedere una occasione può essere determinante, il Lecce ce lo ha insegnato. Joronen? Non è recuperato”.