Calcio
VIDEO - Chiariello: "I calciatori diano esempio decurtandosi lo stipendio del 30%"
06.04.2020 01:58 di Napoli Magazine

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto ai microfoni di Campania Sport nel suo consueto editoriale: "Voi delinquenti con i vostri comportamenti irresponsabili ci state negando il lavoro e il pane, perchè non avete capito niente di questo Coronavirus. Dobbiamo rispettare i nostri morti perchè sono quelli di tutti, siamo tutti coinvolti nel tornare alla vita normale, che non sarà più quella di prima. Se non vogliamo che il paese cada a pezzi dobbiamo stare tutti nelle restrizioni. Condivido la posizione del presidente dell’UEFA Ceferin, che ha becchettato la federazione belga. Il calcio quando sarà possibile dovrà ripartire, perché sarà una delle prime attività normali che la gente pretende. Quando si ripartirà, i campionati finiranno così come le coppe e si organizzeranno le nuove stagioni. Si ripartirà perché l’economia deve ripartire". "L’AIC deve capire che azienda e calciatori non sono in contrasto tra loro. Il club e i giocatori sono dalla stessa parte, perché se muore il club i calciatori non prendono più lo stipendio. Quindi dovrebbero decurtarsi lo stipendio del 30% senza se e senza ma. Si sono arricchiti con la legge Bosman indebitamente, adesso posate i soldi e fate un fondo di solidarietà per i vostri colleghi meno ricchi e per i dipendenti delle società. Date un esempio al paese come lo diamo noi, che stiamo lavorando in condizioni di estremo disagio e senza nessuna garanzia per il futuro”.

 

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VIDEO - Chiariello: "I calciatori diano esempio decurtandosi lo stipendio del 30%"

di Napoli Magazine

06/04/2024 - 01:58

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto ai microfoni di Campania Sport nel suo consueto editoriale: "Voi delinquenti con i vostri comportamenti irresponsabili ci state negando il lavoro e il pane, perchè non avete capito niente di questo Coronavirus. Dobbiamo rispettare i nostri morti perchè sono quelli di tutti, siamo tutti coinvolti nel tornare alla vita normale, che non sarà più quella di prima. Se non vogliamo che il paese cada a pezzi dobbiamo stare tutti nelle restrizioni. Condivido la posizione del presidente dell’UEFA Ceferin, che ha becchettato la federazione belga. Il calcio quando sarà possibile dovrà ripartire, perché sarà una delle prime attività normali che la gente pretende. Quando si ripartirà, i campionati finiranno così come le coppe e si organizzeranno le nuove stagioni. Si ripartirà perché l’economia deve ripartire". "L’AIC deve capire che azienda e calciatori non sono in contrasto tra loro. Il club e i giocatori sono dalla stessa parte, perché se muore il club i calciatori non prendono più lo stipendio. Quindi dovrebbero decurtarsi lo stipendio del 30% senza se e senza ma. Si sono arricchiti con la legge Bosman indebitamente, adesso posate i soldi e fate un fondo di solidarietà per i vostri colleghi meno ricchi e per i dipendenti delle società. Date un esempio al paese come lo diamo noi, che stiamo lavorando in condizioni di estremo disagio e senza nessuna garanzia per il futuro”.