Calcio
VIDEO - Chiariello: "Temevo il Lecce, Ancelotti ha dominato pure con 8 cambi e tanti senza condizione"
22.09.2019 23:41 di Napoli Magazine Fonte: TuttoNapoli

Nel corso di Campania Sport su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria azzurra nel solito editoriale: "Sacchi in settimana ha ringraziato il Napoli per le emozioni regalate a tutta Italia per la vittoria sul Liverpool. Per me non tanto per il risultato, che non è decisivo, ma per il gioco mostrato, giocandosela contro un colosso che col City è la squadra più forte d'Europa. Il Napoli è stato competitivo, giocandosela a viso aperto, rischiando anche poco e poi sfruttando gli episodi. Usciamo con delle certezze: abbiamo un grande portiere, e questo fa la differenza, Juliano dice sempre che con la cessione di Zoff loro non vinsero il portiere. E ne ha altri due alle spalle di valore. Il Napoli è una squadra europea, tant'è che Klopp la vede come sorpresa, come negli anni scorsi Monaco, Roma e Tottenham. Ogni anno una sorpresa c'è. Bisognava dare continuità: in radio non ho fatto altro che Samp, Liverpool e Lecce temevo di più il Lecce per le motivazioni, Ancelotti non è un martello alla Conte, ma un leader calmo, ti fa scendere in campo senza ansie quando c'è la partita importante, col Liverpool venivano da se le motivazioni, ma col Lecce devi trovarle perché ti senti forte. Poi c'era il turnover, cambiando quasi tutta la squadra. ADL ha twittato proprio su questo tema, dicendo alla squadra di non adagiarsi o sentirsi sazia. Il Napoli ha fugato ogni mia perplessità, nonostante 8 cambi, ma possiamo dire anche 9 se consideriamo i ruoli. Solo Insigne e Koulibaly sono rimasti. Ha provato anche il Napoli pesante con le due punte. Il Napoli era la squadra dei piccoli e rapidi, ha schierato invece Fabian, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam, Milik, Llorente. 13 gol in campionato, più di 3 a partita, 15 totali. Alla faccia di chi voleva il centravanti da 30 gol, ora tira meno ma fa più gol. Quelli che hanno criticato Llorente, ma è un giocatore essenziale, senza fronzoli, che ti aiuta e va sulle palle vaganti. Ma è stato anche solido, già dalla Samp la rotta è stata invertita. Il Lecce aveva dato fastidio, non retrocederà così facilmente. Ora manca solo Younes all'appello, ha giocato pure chi è più indietro di forma, Milik, Ghoulam, Malcuit, lui s'è permesso tutto ciò. La classifica già parla chiaro, il Napoli senza quell'autogol di Koulibaly ora per tutti sarebbe stratosferico. Insegue, ma come diceva Mandela bisogna guidare da dietro lasciando credere agli altri di essere davanti".

 

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VIDEO - Chiariello: "Temevo il Lecce, Ancelotti ha dominato pure con 8 cambi e tanti senza condizione"

di Napoli Magazine

22/09/2024 - 23:41

Nel corso di Campania Sport su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria azzurra nel solito editoriale: "Sacchi in settimana ha ringraziato il Napoli per le emozioni regalate a tutta Italia per la vittoria sul Liverpool. Per me non tanto per il risultato, che non è decisivo, ma per il gioco mostrato, giocandosela contro un colosso che col City è la squadra più forte d'Europa. Il Napoli è stato competitivo, giocandosela a viso aperto, rischiando anche poco e poi sfruttando gli episodi. Usciamo con delle certezze: abbiamo un grande portiere, e questo fa la differenza, Juliano dice sempre che con la cessione di Zoff loro non vinsero il portiere. E ne ha altri due alle spalle di valore. Il Napoli è una squadra europea, tant'è che Klopp la vede come sorpresa, come negli anni scorsi Monaco, Roma e Tottenham. Ogni anno una sorpresa c'è. Bisognava dare continuità: in radio non ho fatto altro che Samp, Liverpool e Lecce temevo di più il Lecce per le motivazioni, Ancelotti non è un martello alla Conte, ma un leader calmo, ti fa scendere in campo senza ansie quando c'è la partita importante, col Liverpool venivano da se le motivazioni, ma col Lecce devi trovarle perché ti senti forte. Poi c'era il turnover, cambiando quasi tutta la squadra. ADL ha twittato proprio su questo tema, dicendo alla squadra di non adagiarsi o sentirsi sazia. Il Napoli ha fugato ogni mia perplessità, nonostante 8 cambi, ma possiamo dire anche 9 se consideriamo i ruoli. Solo Insigne e Koulibaly sono rimasti. Ha provato anche il Napoli pesante con le due punte. Il Napoli era la squadra dei piccoli e rapidi, ha schierato invece Fabian, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam, Milik, Llorente. 13 gol in campionato, più di 3 a partita, 15 totali. Alla faccia di chi voleva il centravanti da 30 gol, ora tira meno ma fa più gol. Quelli che hanno criticato Llorente, ma è un giocatore essenziale, senza fronzoli, che ti aiuta e va sulle palle vaganti. Ma è stato anche solido, già dalla Samp la rotta è stata invertita. Il Lecce aveva dato fastidio, non retrocederà così facilmente. Ora manca solo Younes all'appello, ha giocato pure chi è più indietro di forma, Milik, Ghoulam, Malcuit, lui s'è permesso tutto ciò. La classifica già parla chiaro, il Napoli senza quell'autogol di Koulibaly ora per tutti sarebbe stratosferico. Insegue, ma come diceva Mandela bisogna guidare da dietro lasciando credere agli altri di essere davanti".

 

Fonte: TuttoNapoli