Il Real Madrid vola ai quarti di finale di Champions League. Dopo il 3-1 dell'andata, gli spagnoli vincono anche il match di ritorno per 2-1 con il Psg al termine di una gara dominata in lungo e in largo. I gol tutti nella ripresa: apre una schiacciata di testa di Ronaldo al 51' (117° gol in Champions). I parigini rimangono in 10 (rosso Verratti), ma trovano il pari fortunoso di Cavani (71'). All'80' la chiude Casemiro. Pali di Asensio e Vazquez.
Il re è sempre lui, veste la maglietta bianca numero 7 del Real Madrid e quando sente la musichetta della Champions League non sbaglia un colpo. Come all'andata è Cristiano Ronaldo l'uomo in più del Real Madrid, il simbolo a cui tutto il madridismo si attacca disperatamente per dare un senso al resto della stagione dopo che Liga e Coppa del Re sono ormai andate. Al Parc des Princes il confine tra trionfo e fallimento è davvero labile: CR7 regala a Zidane l'ennesima notte magica e allo stesso tempo segna in maniera indelebile il futuro di Emery sulla panchina parigina. Gli sceicchi, infatti, non perdoneranno al contestato spagnolo l'eliminazione prematura dall'Europa, vero grande obiettivo stagionale, e a poco gli serviranno i vari trofei nazionali che da qui a fine maggio porterà a casa. Se all'andata i francesi erano usciti dal Bernabeu con più di un rammarico al termine di una gara dominata a tratti, il match del ritorno ha detto chiaramente che ad andare avanti in Europa è il club migliore. Gara perfetta quella dei campioni in carica, mai in sofferenza se non per soli due minuti nel finale del primo tempo. Zizou ha stravinto la partita a scacchi con il collega, che ci ha capito davvero poco e non è riuscito a trovare le contromosse. Una superiorità davvero netta, tanto che in campo sembravano esserci squadre di categorie diverse. Una perfetta orchestra quella spagnola, diretta dal giocatore più decisivo della storia della Champions, un'accozzaglia di campioni (o presunti tali) quella di Emery. L'assenza di Neymar è stata pesante, ma non deve essere un alibi. Tra i peggiori senza dubbio Verratti: folle l'espulsione dopo poco più di un'ora di gioco per proteste.
Emery cambia tre uomini rispetto alla gara del Bernabeu. Al grande ex Di Maria l'arduo compito di non far rimpiangere Neymar, mentre alla gioventù e alla freschezza di Kimpembe e Lo Celso il tecnico spagnolo preferisce l'esperienza di due vecchie volpi come Thiago Silva e Thiago Motta. "Farò giocare solo giocatori al 100%" aveva annunciato Zidane alla vigilia. Dalle parole ai fatti: in panchina Kroos e Modric, spazio a Kovacic e Lucas Vazquez, mentre Asensio vince il ballottaggio con Isco e Bale. Il Real si schiera con il 4-4-2 per coprire al meglio gli spazi, cosa che riesce egregiamente per quasi tutto il primo tempo. I parigini, infatti, per 41' non fanno correre particolari patemi a Keylor Navas, bravo nel finale di frazione su Di Maria e poco dopo sul diagonale di Mbappé. Zidane si arrabbia con i suoi per questi due minuti che hanno rischiato di compromettere un primo tempo giocato in modo tatticamente perfetto: bravi i merengues ad andare a prendere i francesi nella loro metà campo e a ripartire veloci. Sono, infatti, gli spagnoli ad avere le occasioni più ghiotte: la prima capita sui piedi di Ramos, ma Areola si salva d'istinto; la seconda su quelli di Benzema innescato da un liscio di Marquinhos: il portiere parigino è ancora super, ma il connazionale poteva sicuramente fare qualcosa di più.
Le occasioni create non scuotono i campioni di Francia, che nella ripresa spariscono dal campo e lasciano il palcoscenico a Ronaldo e compagni. Come all'andata è ancora il portoghese a vestire i panni dell'attore protagonista, con una schiacciata di testa che non lascia scampo ad Areola. A questo punto ai padroni di casa servono 4 gol e la missione da difficile diventa impossibile quando Verratti si fa cacciare da Brych per proteste. Solo il palo nega ad Asensio il raddoppio. Il gol fortunoso di Cavani sembra essere il classico brodino per una squadra praticamente imbattibile in casa, ma Casemiro (con la deviazione decisiva di Marquinhos). Ancora un palo (di Lucas Vazquez) nega il tris più che meritato agli ospiti. Real fortissimo che può anche sorridere per gli errori di Benzema. Da Parigi un messaggio a tutte le rivali: Ronaldo e compagni non hanno alcuna intenzione di abdicare e puntano dritti a Kiev per un tris da leggenda.
Areola 7 - Senza di lui il passivo sarebbe stato decisamente più pesante. Super su Ramos, Benzema e Isco.
Marquinhos 4,5 - Gara disastrosa del centrale brasiliano, un autentico gruviera sul prato del Parc des Princes.
Verratti 4 - Mai un'idea, un passaggio illuminato e solo tanto nervosismo. Assurda (e sacrosanta) l'espulsione per proteste.
Ronaldo 7,5 - Per uno capace di segnare 117 gol in Champions League le parole sono davvero superfluo e per lui parlano solo i numeri.
Casemiro 7 - Il gol è fortunoso, ma in mezzo al campo fa il bello e il cattivo tempo.
Ramos 7 - Assoluto padrone della difesa, va anche vicino al gol. Dalle sue parti proprio non si passa.
PSG-REAL MADRID 1-2
Psg (4-3-3): Areola 7; Dani Alves 4,5, Marquinhos 4,5, Thiago Silva 5, Berchiche 5; Verratti 4, Thiago Motta 4,5 (14' st Pastore 5), Rabiot 5; Di Maria 5 (31' st Draxler 5), Cavani 5,5, Mbappé 5,5 (40' st Diarra sv). A disp.: Trapp, Kimpembe, Meunier, Lo Celso. All.: Emery 4,5
Real Madrid (4-4-2): Navas 6,5; Carvajal 6,5, Varane 6,5, Ramos 7, Marcelo 6; Lucas Vazquez 7, Kovacic 6 (31' st Kroos 6), Casemiro 7, Asensio 7 (38' st Isco 6); Benzema 5,5 (31' st Bale 6), Ronaldo. A disp.: Casilla, Nacho, Modric, Hernandez. All.: Zidane 7,5
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 6' st Ronaldo (R), 25' st Cavani (P), 35' st Casemiro (R)
Ammoniti: Verratti (P), Kovacic (R), Ramos (R), Cavani (P)
Espulsi: Al 20' st Verratti (P) per doppia ammonizione
di Napoli Magazine
07/03/2018 - 01:36
Il Real Madrid vola ai quarti di finale di Champions League. Dopo il 3-1 dell'andata, gli spagnoli vincono anche il match di ritorno per 2-1 con il Psg al termine di una gara dominata in lungo e in largo. I gol tutti nella ripresa: apre una schiacciata di testa di Ronaldo al 51' (117° gol in Champions). I parigini rimangono in 10 (rosso Verratti), ma trovano il pari fortunoso di Cavani (71'). All'80' la chiude Casemiro. Pali di Asensio e Vazquez.
Il re è sempre lui, veste la maglietta bianca numero 7 del Real Madrid e quando sente la musichetta della Champions League non sbaglia un colpo. Come all'andata è Cristiano Ronaldo l'uomo in più del Real Madrid, il simbolo a cui tutto il madridismo si attacca disperatamente per dare un senso al resto della stagione dopo che Liga e Coppa del Re sono ormai andate. Al Parc des Princes il confine tra trionfo e fallimento è davvero labile: CR7 regala a Zidane l'ennesima notte magica e allo stesso tempo segna in maniera indelebile il futuro di Emery sulla panchina parigina. Gli sceicchi, infatti, non perdoneranno al contestato spagnolo l'eliminazione prematura dall'Europa, vero grande obiettivo stagionale, e a poco gli serviranno i vari trofei nazionali che da qui a fine maggio porterà a casa. Se all'andata i francesi erano usciti dal Bernabeu con più di un rammarico al termine di una gara dominata a tratti, il match del ritorno ha detto chiaramente che ad andare avanti in Europa è il club migliore. Gara perfetta quella dei campioni in carica, mai in sofferenza se non per soli due minuti nel finale del primo tempo. Zizou ha stravinto la partita a scacchi con il collega, che ci ha capito davvero poco e non è riuscito a trovare le contromosse. Una superiorità davvero netta, tanto che in campo sembravano esserci squadre di categorie diverse. Una perfetta orchestra quella spagnola, diretta dal giocatore più decisivo della storia della Champions, un'accozzaglia di campioni (o presunti tali) quella di Emery. L'assenza di Neymar è stata pesante, ma non deve essere un alibi. Tra i peggiori senza dubbio Verratti: folle l'espulsione dopo poco più di un'ora di gioco per proteste.
Emery cambia tre uomini rispetto alla gara del Bernabeu. Al grande ex Di Maria l'arduo compito di non far rimpiangere Neymar, mentre alla gioventù e alla freschezza di Kimpembe e Lo Celso il tecnico spagnolo preferisce l'esperienza di due vecchie volpi come Thiago Silva e Thiago Motta. "Farò giocare solo giocatori al 100%" aveva annunciato Zidane alla vigilia. Dalle parole ai fatti: in panchina Kroos e Modric, spazio a Kovacic e Lucas Vazquez, mentre Asensio vince il ballottaggio con Isco e Bale. Il Real si schiera con il 4-4-2 per coprire al meglio gli spazi, cosa che riesce egregiamente per quasi tutto il primo tempo. I parigini, infatti, per 41' non fanno correre particolari patemi a Keylor Navas, bravo nel finale di frazione su Di Maria e poco dopo sul diagonale di Mbappé. Zidane si arrabbia con i suoi per questi due minuti che hanno rischiato di compromettere un primo tempo giocato in modo tatticamente perfetto: bravi i merengues ad andare a prendere i francesi nella loro metà campo e a ripartire veloci. Sono, infatti, gli spagnoli ad avere le occasioni più ghiotte: la prima capita sui piedi di Ramos, ma Areola si salva d'istinto; la seconda su quelli di Benzema innescato da un liscio di Marquinhos: il portiere parigino è ancora super, ma il connazionale poteva sicuramente fare qualcosa di più.
Le occasioni create non scuotono i campioni di Francia, che nella ripresa spariscono dal campo e lasciano il palcoscenico a Ronaldo e compagni. Come all'andata è ancora il portoghese a vestire i panni dell'attore protagonista, con una schiacciata di testa che non lascia scampo ad Areola. A questo punto ai padroni di casa servono 4 gol e la missione da difficile diventa impossibile quando Verratti si fa cacciare da Brych per proteste. Solo il palo nega ad Asensio il raddoppio. Il gol fortunoso di Cavani sembra essere il classico brodino per una squadra praticamente imbattibile in casa, ma Casemiro (con la deviazione decisiva di Marquinhos). Ancora un palo (di Lucas Vazquez) nega il tris più che meritato agli ospiti. Real fortissimo che può anche sorridere per gli errori di Benzema. Da Parigi un messaggio a tutte le rivali: Ronaldo e compagni non hanno alcuna intenzione di abdicare e puntano dritti a Kiev per un tris da leggenda.
Areola 7 - Senza di lui il passivo sarebbe stato decisamente più pesante. Super su Ramos, Benzema e Isco.
Marquinhos 4,5 - Gara disastrosa del centrale brasiliano, un autentico gruviera sul prato del Parc des Princes.
Verratti 4 - Mai un'idea, un passaggio illuminato e solo tanto nervosismo. Assurda (e sacrosanta) l'espulsione per proteste.
Ronaldo 7,5 - Per uno capace di segnare 117 gol in Champions League le parole sono davvero superfluo e per lui parlano solo i numeri.
Casemiro 7 - Il gol è fortunoso, ma in mezzo al campo fa il bello e il cattivo tempo.
Ramos 7 - Assoluto padrone della difesa, va anche vicino al gol. Dalle sue parti proprio non si passa.
PSG-REAL MADRID 1-2
Psg (4-3-3): Areola 7; Dani Alves 4,5, Marquinhos 4,5, Thiago Silva 5, Berchiche 5; Verratti 4, Thiago Motta 4,5 (14' st Pastore 5), Rabiot 5; Di Maria 5 (31' st Draxler 5), Cavani 5,5, Mbappé 5,5 (40' st Diarra sv). A disp.: Trapp, Kimpembe, Meunier, Lo Celso. All.: Emery 4,5
Real Madrid (4-4-2): Navas 6,5; Carvajal 6,5, Varane 6,5, Ramos 7, Marcelo 6; Lucas Vazquez 7, Kovacic 6 (31' st Kroos 6), Casemiro 7, Asensio 7 (38' st Isco 6); Benzema 5,5 (31' st Bale 6), Ronaldo. A disp.: Casilla, Nacho, Modric, Hernandez. All.: Zidane 7,5
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 6' st Ronaldo (R), 25' st Cavani (P), 35' st Casemiro (R)
Ammoniti: Verratti (P), Kovacic (R), Ramos (R), Cavani (P)
Espulsi: Al 20' st Verratti (P) per doppia ammonizione