L’attrice e regista argentina Mónica Scapparone porta in scena, martedì 15 ottobre dalle ore 10 all’Instituto Cervantes di Napoli (via Chiatamone 6G), il monologo teatrale “24 de marzo de 1976. Argentina”. Un intenso racconto di una giovane donna scomparsa durante l'ultima dittatura militare, scritto, interpretato e diretto dalla stessa Scapparone. Dopo lo spettacolo - ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - si terrà anche un incontro-dialogo con il pubblico.
Il monologo teatrale è ambientato nel 1976, precisamente il 24 marzo, quando le Forze Armate rovesciarono il governo costituzionale della Repubblica Argentina con un colpo di Stato. Da quel momento il regime militare, che si autodefinì Processo di Riorganizzazione Nazionale (Proceso de Reorganización Nacional), attuò una politica basata sul terrore. Scomparvero 30.000 persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali. Tra queste, più di 500 bambini sono stati rapiti con i loro genitori o sono nati in centri di detenzione clandestini dove venivano portate le giovani detenute incinte.
La protagonista di questo monologo è proprio una donna scomparsa nel 1976 durante l'ultima dittatura militare nel suo paese, che racconta l'inferno che ha vissuto. Da quando è stata rapita a 18 anni e incinta di tre mesi portata con la forza in un centro di detenzione clandestino, alla nascita del figlio nato in cattività, al furto del bambino poche ore dopo la nascita, fino alla destinazione finale, i voli della morte.
Nata a Buenos Aires, da una famiglia di origine per metà spagnola e per metà italiana, Mónica Scapparone ha iniziato la sua esperienza di attrice oltre 35 anni fa nei teatri di San Telmo. Ha partecipato a più di 50 serie televisive, al cinema e a teatro, interpretando sia personaggi comici che drammatici. Da alcuni anni vive in Italia dove ha partecipato come co-produttrice, assistente alla regia e fotografa al film documentario “L'orchestra dei migranti”. Inoltre, è autrice e regista dello spettacolo teatrale “Levantemos los pañuelos” (Alziamo i fazzoletti), opera ambientata nel periodo della dittatura argentina (1976-1983) e del ritorno alla democrazia.
di Napoli Magazine
14/10/2024 - 16:11
L’attrice e regista argentina Mónica Scapparone porta in scena, martedì 15 ottobre dalle ore 10 all’Instituto Cervantes di Napoli (via Chiatamone 6G), il monologo teatrale “24 de marzo de 1976. Argentina”. Un intenso racconto di una giovane donna scomparsa durante l'ultima dittatura militare, scritto, interpretato e diretto dalla stessa Scapparone. Dopo lo spettacolo - ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - si terrà anche un incontro-dialogo con il pubblico.
Il monologo teatrale è ambientato nel 1976, precisamente il 24 marzo, quando le Forze Armate rovesciarono il governo costituzionale della Repubblica Argentina con un colpo di Stato. Da quel momento il regime militare, che si autodefinì Processo di Riorganizzazione Nazionale (Proceso de Reorganización Nacional), attuò una politica basata sul terrore. Scomparvero 30.000 persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali. Tra queste, più di 500 bambini sono stati rapiti con i loro genitori o sono nati in centri di detenzione clandestini dove venivano portate le giovani detenute incinte.
La protagonista di questo monologo è proprio una donna scomparsa nel 1976 durante l'ultima dittatura militare nel suo paese, che racconta l'inferno che ha vissuto. Da quando è stata rapita a 18 anni e incinta di tre mesi portata con la forza in un centro di detenzione clandestino, alla nascita del figlio nato in cattività, al furto del bambino poche ore dopo la nascita, fino alla destinazione finale, i voli della morte.
Nata a Buenos Aires, da una famiglia di origine per metà spagnola e per metà italiana, Mónica Scapparone ha iniziato la sua esperienza di attrice oltre 35 anni fa nei teatri di San Telmo. Ha partecipato a più di 50 serie televisive, al cinema e a teatro, interpretando sia personaggi comici che drammatici. Da alcuni anni vive in Italia dove ha partecipato come co-produttrice, assistente alla regia e fotografa al film documentario “L'orchestra dei migranti”. Inoltre, è autrice e regista dello spettacolo teatrale “Levantemos los pañuelos” (Alziamo i fazzoletti), opera ambientata nel periodo della dittatura argentina (1976-1983) e del ritorno alla democrazia.