Cultura & Gossip
A CAIVANO - Santa Messa in ricordo delle Vittime del Dovere il 14 dicembre
13.12.2025 14:20 di Napoli Magazine
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Domenica 14 dicembre 2025, nel cuore del Parco Verde di Caivano, si terrà la Santa Messa in ricordo delle Vittime del Dovere, un appuntamento che quest’anno assume un significato particolarmente profondo: portare la memoria là dove la memoria è necessaria, in un territorio che lotta ogni giorno per affermare dignità, legalità e futuro.

La celebrazione, officiata da Don Maurizio Patriciello, sarà ospitata nella Parrocchia San Paolo Apostolo. Nella cornice della Terza Domenica di Avvento, il tempo della luce che avanza, il territorio si unirà in un momento di preghiera che diventerà anche un atto civile, una promessa, un gesto collettivo di responsabilità. Questa Messa, organizzata dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con l’ANPS – sezione di Caserta, non è solo una tappa nel calendario delle commemorazioni. È una scelta. È una dichiarazione.

Il Parco Verde – segnato da ferite profonde ma anche attraversato da straordinari semi di rinascita – diventerà il palcoscenico di un messaggio limpido: la memoria delle Vittime del Dovere cammina, non resta chiusa nei palazzi o nelle cerimonie formali. Entra nelle strade che chiedono presenza. Si posa sulle ferite che reclamano giustizia.

Don Maurizio Patriciello, che da anni rappresenta un baluardo morale per Caivano e per l’Italia, accoglierà familiari, cittadini e istituzioni in un abbraccio che supera la retorica: qui, tra case popolari e percorsi difficili, il sacrificio di chi ha indossato una divisa assume un peso ancora più potente, quasi fisico.

La Messa vedrà la partecipazione di numerose autorità civili e militari, presenti non solo per rappresentanza ma come segno concreto di vicinanza e responsabilità dello Stato verso chi ne ha incarnato i valori più alti.

Tra i presenti: il Gen. Div. Francesco Gargaro, Comandante Regione Carabinieri Campania; il Col. Valerio Massa, Comandante Aeronautica Militare – Scuola Specialisti Caserta; Il Capitano di Vascello Albino Grimaldi, Comando Logistico Marina Militare Napoli; il Ten. Col. Domenico Pezzella, Comando Territoriale Sud dell’Esercito Italiano; il Ten. Col. Michele Doronzo, Guardia di Finanza – Comando Regionale Campania; il Dott. Alfredo Carosella, Vicario della Questura di Napoli; il sindaco di Caivano, Dott. Antonio Angelino, il Dott. Antonio De Iesu, Assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità del Comune di Napoli; il Ten.Col. Paolo Leoncini, Comandante del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna; il Cap. Cavallo Antonio Maria, Comandante Compagnia Carabinieri di Caivano; il Mar. Ca. Carlo Menzulli, Comandante Stazione Carabinieri Caivano; il 1° Lgt. Carlo Feola, Presidente dei Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa dell’Aeronautica Militare; il Dott. Antonio Borrelli, Questore di Caserta in quiescenza, il Dott. Goffredo Covino, Presidente della Federazione provinciale combattenti e reduci di Avellino; il Cav. Girolamo Vendemia, Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato – sezione Caserta, e il Cav. Domenico Sparaco, Ispettore della Polizia di Stato in quiescenza, il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Dott.ssa Emanuela Piantadosi, e la Vicepresidente, Sig.ra Ambra Minervini.

Accanto a loro, rappresentanze delle Forze dell’Ordine, delle associazioni d’arma, del volontariato e moltissimi cittadini che vorranno partecipare, trasformando Caivano in una città che non si sottrae alla memoria, ma la abbraccia.

Ad accompagnare la giornata sarà la Fanfara del X Reggimento Carabinieri “Campania”. Le sue note risuoneranno nelle vie del Parco Verde prima ancora di entrare in chiesa: una presenza sonora che vuole essere balsamo, richiamo, testimonianza. Le melodie dei Carabinieri faranno ciò che le parole, a volte, non riescono a fare: riunire, consolare, dare dignità al dolore.

Nel suo intervento, il Presidente dell’Associazione ribadirà il valore morale e umano di questa celebrazione: Le Vittime del Dovere non appartengono solo alle loro famiglie. Appartengono alla nostra coscienza collettiva. Hanno scelto il bene quando farlo significava rischiare tutto. E per questo la loro memoria continuerà a vivere ovunque ci sia bisogno di coraggio, equità e umanità.

Il cuore della giornata sarà dedicato proprio alle famiglie, la componente più preziosa e più ferita: custodi di ricordi che non smettono mai di parlare, testimoni del significato autentico del servizio.

L’iniziativa si inserisce nella tradizione inaugurata nel 2012 dal compianto Monsignor Pietro Farina, e poi portata avanti da Monsignor Giovanni D’Alise e da Monsignor Pietro Lagnese. Una tradizione che vuole unire fede e impegno civile, spiritualità e responsabilità. Perché la memoria non è mai un atto isolato, ma un percorso che si rinnova e che educa.

L’Associazione Vittime del Dovere ribadisce, con forza rinnovata, il principio che farà da filo conduttore all’intera celebrazione: «Chi dona la vita per gli altri resterà per sempre» Non come frase di rito, ma come promessa, come debito morale, come eredità da custodire e trasformare in azioni.

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A CAIVANO - Santa Messa in ricordo delle Vittime del Dovere il 14 dicembre

di Napoli Magazine

13/12/2025 - 14:20

Domenica 14 dicembre 2025, nel cuore del Parco Verde di Caivano, si terrà la Santa Messa in ricordo delle Vittime del Dovere, un appuntamento che quest’anno assume un significato particolarmente profondo: portare la memoria là dove la memoria è necessaria, in un territorio che lotta ogni giorno per affermare dignità, legalità e futuro.

La celebrazione, officiata da Don Maurizio Patriciello, sarà ospitata nella Parrocchia San Paolo Apostolo. Nella cornice della Terza Domenica di Avvento, il tempo della luce che avanza, il territorio si unirà in un momento di preghiera che diventerà anche un atto civile, una promessa, un gesto collettivo di responsabilità. Questa Messa, organizzata dall’Associazione Vittime del Dovere in collaborazione con l’ANPS – sezione di Caserta, non è solo una tappa nel calendario delle commemorazioni. È una scelta. È una dichiarazione.

Il Parco Verde – segnato da ferite profonde ma anche attraversato da straordinari semi di rinascita – diventerà il palcoscenico di un messaggio limpido: la memoria delle Vittime del Dovere cammina, non resta chiusa nei palazzi o nelle cerimonie formali. Entra nelle strade che chiedono presenza. Si posa sulle ferite che reclamano giustizia.

Don Maurizio Patriciello, che da anni rappresenta un baluardo morale per Caivano e per l’Italia, accoglierà familiari, cittadini e istituzioni in un abbraccio che supera la retorica: qui, tra case popolari e percorsi difficili, il sacrificio di chi ha indossato una divisa assume un peso ancora più potente, quasi fisico.

La Messa vedrà la partecipazione di numerose autorità civili e militari, presenti non solo per rappresentanza ma come segno concreto di vicinanza e responsabilità dello Stato verso chi ne ha incarnato i valori più alti.

Tra i presenti: il Gen. Div. Francesco Gargaro, Comandante Regione Carabinieri Campania; il Col. Valerio Massa, Comandante Aeronautica Militare – Scuola Specialisti Caserta; Il Capitano di Vascello Albino Grimaldi, Comando Logistico Marina Militare Napoli; il Ten. Col. Domenico Pezzella, Comando Territoriale Sud dell’Esercito Italiano; il Ten. Col. Michele Doronzo, Guardia di Finanza – Comando Regionale Campania; il Dott. Alfredo Carosella, Vicario della Questura di Napoli; il sindaco di Caivano, Dott. Antonio Angelino, il Dott. Antonio De Iesu, Assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità del Comune di Napoli; il Ten.Col. Paolo Leoncini, Comandante del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna; il Cap. Cavallo Antonio Maria, Comandante Compagnia Carabinieri di Caivano; il Mar. Ca. Carlo Menzulli, Comandante Stazione Carabinieri Caivano; il 1° Lgt. Carlo Feola, Presidente dei Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa dell’Aeronautica Militare; il Dott. Antonio Borrelli, Questore di Caserta in quiescenza, il Dott. Goffredo Covino, Presidente della Federazione provinciale combattenti e reduci di Avellino; il Cav. Girolamo Vendemia, Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato – sezione Caserta, e il Cav. Domenico Sparaco, Ispettore della Polizia di Stato in quiescenza, il Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, Dott.ssa Emanuela Piantadosi, e la Vicepresidente, Sig.ra Ambra Minervini.

Accanto a loro, rappresentanze delle Forze dell’Ordine, delle associazioni d’arma, del volontariato e moltissimi cittadini che vorranno partecipare, trasformando Caivano in una città che non si sottrae alla memoria, ma la abbraccia.

Ad accompagnare la giornata sarà la Fanfara del X Reggimento Carabinieri “Campania”. Le sue note risuoneranno nelle vie del Parco Verde prima ancora di entrare in chiesa: una presenza sonora che vuole essere balsamo, richiamo, testimonianza. Le melodie dei Carabinieri faranno ciò che le parole, a volte, non riescono a fare: riunire, consolare, dare dignità al dolore.

Nel suo intervento, il Presidente dell’Associazione ribadirà il valore morale e umano di questa celebrazione: Le Vittime del Dovere non appartengono solo alle loro famiglie. Appartengono alla nostra coscienza collettiva. Hanno scelto il bene quando farlo significava rischiare tutto. E per questo la loro memoria continuerà a vivere ovunque ci sia bisogno di coraggio, equità e umanità.

Il cuore della giornata sarà dedicato proprio alle famiglie, la componente più preziosa e più ferita: custodi di ricordi che non smettono mai di parlare, testimoni del significato autentico del servizio.

L’iniziativa si inserisce nella tradizione inaugurata nel 2012 dal compianto Monsignor Pietro Farina, e poi portata avanti da Monsignor Giovanni D’Alise e da Monsignor Pietro Lagnese. Una tradizione che vuole unire fede e impegno civile, spiritualità e responsabilità. Perché la memoria non è mai un atto isolato, ma un percorso che si rinnova e che educa.

L’Associazione Vittime del Dovere ribadisce, con forza rinnovata, il principio che farà da filo conduttore all’intera celebrazione: «Chi dona la vita per gli altri resterà per sempre» Non come frase di rito, ma come promessa, come debito morale, come eredità da custodire e trasformare in azioni.