Diari, lettere, interviste: c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire su Frida Kahlo. “Frida” di Carla Gutierrez è il titolo clou della giornata conclusiva di Artecinema. La trentesima edizione della rassegna ideata e diretta da Laura Trisorio ha celebrato in quattro giornate la sua storia con proiezioni al teatro San Carlo (“Il luogo più fico del mondo”, come l’ha definito la regista Lisa Immordino Vreeland) e al teatro Augusteo. Un’edizione ricca di opere che ha richiamato un folto pubblico di studenti e di appassionati.
Domenica 12 ottobre dalle 16 alle 24 spazio quindi alle ultime otto pellicole in programma, come sempre a ingresso gratuito. Se il lungometraggio dedicato all’artista messicana, una icona assoluta dell’arte contemporanea, è l’opera di maggior richiamo mediatico della giornata, gli altri lavori aprono finestre e dibattiti sul ruolo dell’arte contemporanea a 360 gradi.
Alle 16 il via con Ernest Cole: Lost and Found di Raoul Peck, un atto di denuncia fotografica sugli orrori dell’Apartheid in Sudafrica. Il libro “House of Bondage”, pubblicato da Cole nel 1967, lo costrinse all’esilio a New York e poi in Europa per il resto della sua vita.
Si parla di scultura alle 18.00 nel corto Iran do Espírito Santo di Flora Del Debbio: l’artista brasiliano apre le porte del suo studio a São Paulo in Brasile e racconta il suo processo creativo, tra estetica minimalista e oggetti di uso quotidiano.
È un’anteprima europea quella proiettata alle 18.20: Vija Celmins di Susan Sollins mostra in 13 minuti il modo in cui l’artista di origine lettone Vija Celmins ricrea pazientemente immagini realistiche attraverso un processo lento e contemplativo.
Il razzismo e il sessismo sono al centro dell’arte astratta di Howardena Pindell: alle 18.35 il film di César Martínez Barba Howardena Pindell: Inner Circle mette a fuoco esperienze personali e sociali attraverso forme, colori, numeri e simboli.
Alle 19 Christiane Löhr. Flying Seeds, Captured Clouds di Marietta Schwartz e Katja Izmestyeva racconta - in anteprima italiana - il modo con cui Christiane Löhr crea sculture utilizzando materiali organici come crini di cavallo, semi, bardane.
I lavori pittorici di Katharina Grosse sono al centro di Think Big! di Claude Muller, in programma alle 19.45, tra spazi trasformati in paesaggi cromatici e la realizzazione della sua installazione presso l’Hamburger Bahnhof di Berlino.
L’anteprima europea di Arthur Erickson: Beauty Between The Lines di Danny Berish e Ryan Mah conclude alle 22.25 il festival. Il film mostra la vita personale e professionale di Arthur Erickson, che ha ridefinito il linguaggio dell’architettura modernista.
Tutte le proiezioni sono in lingua originale sottotitolate in italiano.
Sul sito internet artecinema si trovano il programma completo della manifestazione, il catalogo on line con le sinossi dei film e le biografie dei registi.
di Napoli Magazine
11/10/2025 - 13:21
Diari, lettere, interviste: c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire su Frida Kahlo. “Frida” di Carla Gutierrez è il titolo clou della giornata conclusiva di Artecinema. La trentesima edizione della rassegna ideata e diretta da Laura Trisorio ha celebrato in quattro giornate la sua storia con proiezioni al teatro San Carlo (“Il luogo più fico del mondo”, come l’ha definito la regista Lisa Immordino Vreeland) e al teatro Augusteo. Un’edizione ricca di opere che ha richiamato un folto pubblico di studenti e di appassionati.
Domenica 12 ottobre dalle 16 alle 24 spazio quindi alle ultime otto pellicole in programma, come sempre a ingresso gratuito. Se il lungometraggio dedicato all’artista messicana, una icona assoluta dell’arte contemporanea, è l’opera di maggior richiamo mediatico della giornata, gli altri lavori aprono finestre e dibattiti sul ruolo dell’arte contemporanea a 360 gradi.
Alle 16 il via con Ernest Cole: Lost and Found di Raoul Peck, un atto di denuncia fotografica sugli orrori dell’Apartheid in Sudafrica. Il libro “House of Bondage”, pubblicato da Cole nel 1967, lo costrinse all’esilio a New York e poi in Europa per il resto della sua vita.
Si parla di scultura alle 18.00 nel corto Iran do Espírito Santo di Flora Del Debbio: l’artista brasiliano apre le porte del suo studio a São Paulo in Brasile e racconta il suo processo creativo, tra estetica minimalista e oggetti di uso quotidiano.
È un’anteprima europea quella proiettata alle 18.20: Vija Celmins di Susan Sollins mostra in 13 minuti il modo in cui l’artista di origine lettone Vija Celmins ricrea pazientemente immagini realistiche attraverso un processo lento e contemplativo.
Il razzismo e il sessismo sono al centro dell’arte astratta di Howardena Pindell: alle 18.35 il film di César Martínez Barba Howardena Pindell: Inner Circle mette a fuoco esperienze personali e sociali attraverso forme, colori, numeri e simboli.
Alle 19 Christiane Löhr. Flying Seeds, Captured Clouds di Marietta Schwartz e Katja Izmestyeva racconta - in anteprima italiana - il modo con cui Christiane Löhr crea sculture utilizzando materiali organici come crini di cavallo, semi, bardane.
I lavori pittorici di Katharina Grosse sono al centro di Think Big! di Claude Muller, in programma alle 19.45, tra spazi trasformati in paesaggi cromatici e la realizzazione della sua installazione presso l’Hamburger Bahnhof di Berlino.
L’anteprima europea di Arthur Erickson: Beauty Between The Lines di Danny Berish e Ryan Mah conclude alle 22.25 il festival. Il film mostra la vita personale e professionale di Arthur Erickson, che ha ridefinito il linguaggio dell’architettura modernista.
Tutte le proiezioni sono in lingua originale sottotitolate in italiano.
Sul sito internet artecinema si trovano il programma completo della manifestazione, il catalogo on line con le sinossi dei film e le biografie dei registi.