Cultura & Gossip
A NAPOLI - La Fondazione dell’Università Federico II lancia una campagna di fundraising a sostegno del progetto ‘Mama Trial’ per il contrasto della mortalità materna a Gulu, area ugandese del programma Gulunap
09.12.2025 17:32 di Napoli Magazine
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La Fondazione dell’Università Federico II lancia la campagna di fundraising a sostegno del progetto ‘Mama Trial’ che vuole migliorare la cura materna, focalizzandosi sulla prevenzione delle complicanze in gravidanza tramite la somministrazione della vitamina D. Le donne africane, infatti, hanno un maggior rischio di carenza di vitamina D a causa della pelle scura che limita la sintesi della vitamina D con i raggi solari.

Il progetto, che si inserisce nel più ampio programma GuluNap, si sviluppa in Uganda del Nord, nell’area della regione di Gulu dove solo nel 2024 sono state 36 le giovani donne decedute nell’ultima fase della gravidanza a causa di diabete, ipertensione e parto prematuro. Secondo i dati, l’Uganda ha un alto tasso di mortalità materna: ogni 100mila nascite, sono 189 le donne che muoiono per maternità, un numero 40 volte superiore alla realtà italiana. Decessi che per oltre l’80 per cento potrebbero essere prevenuti.

“Noi vogliamo intervenire con uno studio clinico controllato di grande rigore scientifico per convincere i governi dell’Uganda e dei Paese limitrofi a somministrare la vitamina D a tutte le donne in gravidanza per prevenire queste tragedie – ha spiegato Luigi Greco, responsabile del progetto GuluNap -. Si è trovata, infatti, una relazione tra la carenza di vitamina D e la morte precoce delle mamme. Questo trial fornirà dati importanti sull’effetto della supplementazione con la Vitamina D in un contesto a così alto rischio, in termini di miglioramento della salute della madre e del neonato”.

La ricerca della Fondazione Federico II coinvolgerà, in 18 mesi, 2mila donne, tra le 13 e 27 settimane di gravidanza. Le partecipanti saranno divise in due gruppi da mille donne l’uno: gruppo A saranno somministrate dosi giornaliere di 2000 UI di vitamina D, più ferro e folati, fino al parto; gruppo B che riceveranno ferro e folati come placebo. Si valuteranno l’insorgenza di disturbi ipertensivi in gravidanza, la mortalità materna e fetale, il parto pretermine, il basso peso alla nascita, e ad altre complicanze ostetriche materno-fetali. La vitamina D è scelta come intervento nel progetto Mama Trial per il suo ruolo nella regolazione del sistema immunitario, nel funzionamento della placenta, e nel controllo della pressione arteriosa, riducendo così il rischio di pre-eclampsia, di parto pretermine, e di basso peso alla nascita.

Il contesto è la Regione di Gulu nel Nord Uganda dove il St.Mary’s Hospital di Lacor effettua circa 9mila parti l’anno, ed offre cure prenatali a circa 40-50 nuove gravide ogni settimana ed è da tempo impegnato nelle attività prenatali di protezione della gravidanza.

Attraverso metodi di raccolta dati all’avanguardia, Mama Trial punta ad assicurare rigore scientifico e rispetto delle normative etiche e regolatorie internazionali, ponendo le basi per un’innovazione responsabile e replicabile. Un obiettivo è produrre una forte evidenza scientifica dell’opportunità dell’intervento con la vitamina, che potrà essere esteso a tutto il Paese e ad altri contesti africani.

E per sostenere la raccolta fondi e sensibilizzare la popolazione è stata avviata anche la campagna crowdfunding ‘Adotta una Mamma’ attraverso la piattaforma solidarietaattiva.it. “Attraverso la piattaforma – ha riferito Marco Musella, docente di Economia politica e coordinatore della raccolta - punta all’obiettivo ambizioso di 35mila euro, fondi che servirebbero a pagare le spese delle partecipanti al progetto di ricerca per raggiungere dai villaggi l’ospedale e pagare il ticket”.

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A NAPOLI - La Fondazione dell’Università Federico II lancia una campagna di fundraising a sostegno del progetto ‘Mama Trial’ per il contrasto della mortalità materna a Gulu, area ugandese del programma Gulunap

di Napoli Magazine

09/12/2025 - 17:32

La Fondazione dell’Università Federico II lancia la campagna di fundraising a sostegno del progetto ‘Mama Trial’ che vuole migliorare la cura materna, focalizzandosi sulla prevenzione delle complicanze in gravidanza tramite la somministrazione della vitamina D. Le donne africane, infatti, hanno un maggior rischio di carenza di vitamina D a causa della pelle scura che limita la sintesi della vitamina D con i raggi solari.

Il progetto, che si inserisce nel più ampio programma GuluNap, si sviluppa in Uganda del Nord, nell’area della regione di Gulu dove solo nel 2024 sono state 36 le giovani donne decedute nell’ultima fase della gravidanza a causa di diabete, ipertensione e parto prematuro. Secondo i dati, l’Uganda ha un alto tasso di mortalità materna: ogni 100mila nascite, sono 189 le donne che muoiono per maternità, un numero 40 volte superiore alla realtà italiana. Decessi che per oltre l’80 per cento potrebbero essere prevenuti.

“Noi vogliamo intervenire con uno studio clinico controllato di grande rigore scientifico per convincere i governi dell’Uganda e dei Paese limitrofi a somministrare la vitamina D a tutte le donne in gravidanza per prevenire queste tragedie – ha spiegato Luigi Greco, responsabile del progetto GuluNap -. Si è trovata, infatti, una relazione tra la carenza di vitamina D e la morte precoce delle mamme. Questo trial fornirà dati importanti sull’effetto della supplementazione con la Vitamina D in un contesto a così alto rischio, in termini di miglioramento della salute della madre e del neonato”.

La ricerca della Fondazione Federico II coinvolgerà, in 18 mesi, 2mila donne, tra le 13 e 27 settimane di gravidanza. Le partecipanti saranno divise in due gruppi da mille donne l’uno: gruppo A saranno somministrate dosi giornaliere di 2000 UI di vitamina D, più ferro e folati, fino al parto; gruppo B che riceveranno ferro e folati come placebo. Si valuteranno l’insorgenza di disturbi ipertensivi in gravidanza, la mortalità materna e fetale, il parto pretermine, il basso peso alla nascita, e ad altre complicanze ostetriche materno-fetali. La vitamina D è scelta come intervento nel progetto Mama Trial per il suo ruolo nella regolazione del sistema immunitario, nel funzionamento della placenta, e nel controllo della pressione arteriosa, riducendo così il rischio di pre-eclampsia, di parto pretermine, e di basso peso alla nascita.

Il contesto è la Regione di Gulu nel Nord Uganda dove il St.Mary’s Hospital di Lacor effettua circa 9mila parti l’anno, ed offre cure prenatali a circa 40-50 nuove gravide ogni settimana ed è da tempo impegnato nelle attività prenatali di protezione della gravidanza.

Attraverso metodi di raccolta dati all’avanguardia, Mama Trial punta ad assicurare rigore scientifico e rispetto delle normative etiche e regolatorie internazionali, ponendo le basi per un’innovazione responsabile e replicabile. Un obiettivo è produrre una forte evidenza scientifica dell’opportunità dell’intervento con la vitamina, che potrà essere esteso a tutto il Paese e ad altri contesti africani.

E per sostenere la raccolta fondi e sensibilizzare la popolazione è stata avviata anche la campagna crowdfunding ‘Adotta una Mamma’ attraverso la piattaforma solidarietaattiva.it. “Attraverso la piattaforma – ha riferito Marco Musella, docente di Economia politica e coordinatore della raccolta - punta all’obiettivo ambizioso di 35mila euro, fondi che servirebbero a pagare le spese delle partecipanti al progetto di ricerca per raggiungere dai villaggi l’ospedale e pagare il ticket”.