L’omaggio di Gianluca Grignani dopo la morte di Pippo Baudo: “Fu lui che sentì per la prima volta ‘La mia storia tra le dita‘ e previde per questa mia prima canzone un grande futuro”, ha scritto: “Io e lui siamo sempre stati diavolo e angelo, ma la musica ci ha sempre tenuti legati. Già mi manchi, Mister Pippo“. Così Marco Masini: “Grazie per la fiducia che mi hai dato e per tutto quello che hai fatto, per me e per tutta la musica!. Ciao Pippo, resterai sempre qui, con e dentro ognuno di noi“."La musica gli deve tanto, come tutti noi, Ciao Pippo", è il saluto di Fiorella Mannoia: Gianna Nannini: “Ciao Pippo, sei sempre un grande spettacolo”. Donatella Rettore ha scelto la sintesi con un breve “Il nostro Maestro”. Questo il pensiero di Enrico Ruggeri: "Non ho foto con lui, a parte quelle ufficiali: eravamo in un’epoca diversa, pre-selfie. Eppure ci siamo incontrati mille volte, abbiamo parlato di musica ma anche di vita: aveva una grande cultura che non ostentava, rendendolo una persona molto piacevole. Gli mandavi una canzone e quando lo andavi a trovare te la suonava al pianoforte, magari migliorando le armonie: lo faceva con gioia, coinvolgendoti senza imporre nulla. Credeva nella parola d’onore, era curioso, accentratore (poteva permetterselo), amava le canzoni destinate a durare nel tempo: anche quella è la sua eredità. Che dispiacere. #pippobaudo".
di Napoli Magazine
17/08/2025 - 10:14
L’omaggio di Gianluca Grignani dopo la morte di Pippo Baudo: “Fu lui che sentì per la prima volta ‘La mia storia tra le dita‘ e previde per questa mia prima canzone un grande futuro”, ha scritto: “Io e lui siamo sempre stati diavolo e angelo, ma la musica ci ha sempre tenuti legati. Già mi manchi, Mister Pippo“. Così Marco Masini: “Grazie per la fiducia che mi hai dato e per tutto quello che hai fatto, per me e per tutta la musica!. Ciao Pippo, resterai sempre qui, con e dentro ognuno di noi“."La musica gli deve tanto, come tutti noi, Ciao Pippo", è il saluto di Fiorella Mannoia: Gianna Nannini: “Ciao Pippo, sei sempre un grande spettacolo”. Donatella Rettore ha scelto la sintesi con un breve “Il nostro Maestro”. Questo il pensiero di Enrico Ruggeri: "Non ho foto con lui, a parte quelle ufficiali: eravamo in un’epoca diversa, pre-selfie. Eppure ci siamo incontrati mille volte, abbiamo parlato di musica ma anche di vita: aveva una grande cultura che non ostentava, rendendolo una persona molto piacevole. Gli mandavi una canzone e quando lo andavi a trovare te la suonava al pianoforte, magari migliorando le armonie: lo faceva con gioia, coinvolgendoti senza imporre nulla. Credeva nella parola d’onore, era curioso, accentratore (poteva permetterselo), amava le canzoni destinate a durare nel tempo: anche quella è la sua eredità. Che dispiacere. #pippobaudo".