Sarà Sonia Bergamasco la protagonista più attesa dell’ottava giornata del Campania Teatro Festival. L’attrice, che in questo caso è anche regista, interpreterà il 20 giugno al Sannazaro alle ore 21, con replica il giorno successivo alle 19, “La Principessa di Lampedusa” di Ruggero Cappuccio. Una partitura di sentimenti e un concerto di emozioni, raccontate attraverso il vitalismo di un’anima sublime. Quella di Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore de “Il Gattopardo”. Una donna coraggiosa, carismatica, risoluta e complessa, che si staglia con la sua modernità tra le macerie di una Palermo ferita dai bombardamenti del maggio 1943. Trovando le parole per lasciarsi trasportare e trasportarci nell’ “impetuoso flusso onirico” dei ricordi che assediano la vita terrena, anche attraverso una linea musicale orchestrata con sapienza dal compositore Marco Betta e da Ivo Parlati. “La forza della natura siciliana, la seduzione di oscure energie elleniche, gli dèi, il sangue, le guerre e l’anelito alla bellezza -come scrive Cappuccio-sono il campo magnetico in cui la Principessa, ancora attratta dal fascino dei corpi, apre un duello per raggiungere la liberazione”. La scena è di Paolo Iammarone e Vincenzo Fiorillo, il costume di Carlo Poggioli. Coproduzione della Fondazione Campania dei Festival. Durata 75 minuti.
Di sensibile e particolare impatto sociale è invece alle 19, nello spazio dell’Istituto Colosimo di Napoli, “#Fareteatro… oltre lo sguardo”, un progetto di Muricena Teatro che coinvolge persone non vedenti e ipovedenti. Una scrittura teatrale che nasce principalmente dai racconti degli interpreti, attraverso un percorso di ricerca e creazione di natura simbolica, sensoriale, emotiva, testuale, musicale e sonora, iconografica e poetica. Storie, ricordi, sogni infranti e mai realizzati, capaci di toccare il cuore delle persone, creando quell’illusione magica che le condurrà nel mondo dell’invisibile. Uno spettacolo politico, con la conduzione del laboratorio, la drammaturgia e la regia di Raffaele Parisi, per riflettere su quanto il processo di inclusione di soggetti affetti da disabilità visiva abbia bisogno di una maggiore attenzione e partecipazione sociale. Lo spettacolo è parte del Focus “Comunità, Quartieri e Teatri di Vita”. Durata 70 minuti.
Parte dello stesso Focus è anche “Portami là fuori. Musica dentro e fuori il carcere”, un approccio, un progetto dell’Associazione CCO Crisi Come Opportunità, un concerto che il 20 giugno alle 21.30 vedrà coinvolti nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale (accesso da piazza Plebiscito) artisti dentro e fuori le sbarre in una serata dedicata alla musica, alle parole e alle storie da raccontare. Può la musica superare ogni barriera, ogni muro, ogni ostacolo? Possono le parole, le emozioni, gli stati d’animo raccontare storie vicine e lontane che ci riguardano? La musica riesce, in una forma armonica e magica ad essere trasversale, audace e libera. Questo evento è frutto del progetto nazionale “Presidio culturale permanente negli istituti penali per minorenni”, un laboratorio continuativo e settimanale di scrittura e musica rap all’interno delle carceri minorili a cura di CCO Crisi Come Opportunità. I formatori del progetto di musica rap ad Airola (Bn) e Nisida sono Luca Caiazzo in arte Lucariello, Enzo Musto in arte Oyoshe, Gianmarco Cioffi in arte Shada San, e Federico di Napoli. i formatori teatrali sono invece Pino Beato, Lello Genovese e Fabrizio Nardi. Durata 120 minuti.
“Rumore bianco”, di e con Danilo Napoli, è invece la proposta di giornata della sezione Osservatorio alle 22 al Teder-Teatro del Rimedio. Il rumore del titolo è quello di una vecchia tv quando i canali non sono sintonizzati. Poi, all’improvviso, una notizia dal tg: è stata ritrovata l’ennesima vittima di un serial killer di donne transgender. Lo spettacolo, un thriller psicologico mascherato da tragicommedia teatrale, focalizza l’attenzione sul tema dell’omofobia e della transfobia dilaganti in Italia, spesso coincidenti con il fanatismo religioso, mettendo in luce i lati oscuri dell’umanità e le sfumature tra amore e odio, pazzia e normalità. Confessioni di un insospettabile serial killer con fruscio di sottofondo. La regia è di Yuri Gugliucci. Durata 55 minuti.
Si rinnova nell’ edizione 2025 del Campania Teatro Festival la virtuosa sinergia con Pompeii Theatrum Mundi. Una collaborazione che quest’anno si concretizza in due spettacoli della rassegna. Il primo è “Golem”, con la regia di Amos Gitai, che ha scritto il testo con Marie-José Sanselme. Si potrà vedere nel Teatro Grande del Parco Archeologico di di Pompei alle ore 21 del giorno 20 (con replica il giorno successivo alla stessa ora). Durata 135 minuti.
E, a proposito di repliche, alla Sala Assoli di Napoli alle 19 va in scena “In riva al mare” dell’autrice francese Véronique Olmi, un progetto di Francesco Frongia, con Ginestra Paladino e l’intervento per la parte visiva e scenografica di Mimmo Paladino. Produzione del Teatro dell’Elfo di Milano con la Fondazione Campania dei Festival. Durata 60 minuti.
Il 20 giugno sarà inaugurato anche il “Tributo a Nannarella” a cura dell’associazione Arnia Tetris e per la parte visual di Okotek. In occasione della riapertura della Casa Museo dedicata ad Anna Magnani presso l’Antico Borgo Marinaro del Fiordo di Furore, prende vita un progetto speciale che rende omaggio alla memoria artistica della celebre attrice e al suo profondo legame con questo luogo iconico della Costa d’Amalfi. Un paesaggio dalla bellezza selvaggia e struggente che fece da set naturale all’indimenticabile episodio Il Miracolo, parte del film L’Amore (1948) di Roberto Rossellini. L’omaggio prende forma attraverso un’interpretazione artistica site-specific: un’esperienza immersiva che, attraverso linguaggi visivi e sonori contemporanei, dialoga con l’anima e la memoria storica del luogo. Il percorso si propone come un viaggio concettuale e un’occasione di approfondimento critico, un’installazione che evoca un universo creativo di grande impatto emotivo e simbolico. L’opera prende spunto da Il Miracolo, in cui Anna Magnani interpreta Nannina, una pastorella fragile e visionaria che crede di portare in grembo un figlio divino. Le riprese, ambientate proprio tra i pendii rocciosi e i silenzi del Fiordo, trasformarono questo scorcio di Mediterraneo in uno spazio cinematografico d’eccezione. Oggi, questo scenario torna a vivere dentro le stanze della Casa Museo, che si anima con un’installazione site-specific e di visual art, restituendo al visitatore un’immersione sensoriale nella poetica tragica e potente di Anna Magnani. L’opera è installata presso la Casa Museo per gentile concessione dell’artista Roxy in The Box. Le musiche originali sono di Carlo Fermariello. L’accesso alla mostra è consentito fino ad un massimo di due persone per volta. Dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 19, escluso il lunedì. Fino al 20 luglio. Con il patrocinio del comune di Furore (Sa)
Il Teatro di Corte di Palazzo Reale ospiterà invece
venerdì 20 giugno il primo appuntamento della sezione Cinema, articolata in una prima parte, a cura di
Titta Fiore, presidente di
Film Commission Campania, con
proiezioni e relativi ospiti tra registi e interpreti, e una seconda, affidata a
Roberto D’Avascio, che concentrerà la sua attenzione sui docufilm. Alle 21 sarà proiettato
“Vermiglio”, film del 2024, trionfatore nell’ultima edizione dei David di Donatello, scritto e diretto da
Maura Delpero. Protagonista l’attore
Tommaso Ragno, che interverrà alla serata. In apertura sarà proiettato il video “È come sembra” di
Anna Foglietta, realizzato in collaborazione con
Fondazione Una Nessuna Centomila, che ha come mission il contrasto alla violenza sulle donne. Il biglietto costa
3 euro e 50.
L’appuntamento di oggi del Dopofestival, curato da Drop Eventi, è alle 22.30 al Giardino Romantico di Palazzo Reale con il Collettivo Core. Dj set Paccone & Martino. L’ingresso è su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili, attraverso il sito del Campania Teatro Festival e su Eventbrite. Sarà però necessario convertire la prenotazione in un biglietto gratuito la sera dell’evento presso la biglietteria del Campania Teatro Festival a Palazzo Reale.
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it