Cultura & Gossip
COFFI-CORTOGLOBO - Mostra virtuale “DIEGO”, dedicata a Maradona
08.12.2021 16:54 di Napoli Magazine

IL COFFI-CORTOGLOBO PRESENTA LA MOSTRA “DIEGO”

 

Dal terremoto all’esposizione collettiva: storia di un artista emigrato al Nord con il mito di Maradona

 

In streaming | 8-12 DICEMBRE 2021

 

Parte la XVI edizione del «COFFI - CortOglobo Film Festival Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione streaming sul portale www.coffifestival.it, e apre i battenti anche la mostra virtuale “Diego” (mercoledì 8 dicembre, ore 19.30) incentrata sul genio del calciatore argentino venuto a mancare un anno fa, a cura dell’artista Gerardo Rosato (Casa Museo Zonarosato di Torino): un allestimento comprendente le opere di 18 artisti, dedicate a Diego Armando Maradona.

 

La collettiva nasce su idea dell’artista di origini avellinesi, ma fin da bambino “adottato” dalla città di Torino. «Casa Museo Zonarosato nasce tra la zona bianca, gialla e rossa del covid, – spiega l’ideatore della collettiva – dunque è nata in una zona franca. Questa casa è diventata un museo che ha ospitato dal maggio 2021 diverse mostre. La prima fu quella di Giovanna Preve».

 

Vissuto per 5 anni nell’ambito di un’occupazione artistica, in un palazzo al centro di Torino, la Cavallerizza Reale, Gerardo e altri creativi perseguivano l’obiettivo di bloccare la vendita dello storico edificio, patrimonio dell’Unesco. Per l’intera durata dell’occupazione lo stabile è stato sede di eventi e mostre.

 

La storia dell’esposizione su Maradona parte da lontano. Da Guardia Lombardi. «Avevo 8 anni e mio padre fu assunto alla Fiat di Torino – ricorda Rosato – Fummo costretti ad andarcene dalla nostra terra nel post terremoto: la nostra casa nell’avellinese era completamente distrutta. Dormimmo per un po’ in una 127. Ma non ho mai abbandonato l’amore per Maradona e il Napoli. Tifavo Avellino, poi vedendo giocare Diego mi sono innamorato del Napoli. Mi facevo le trasferte del Nord Italia, sono andato anche a Stoccarda alla finale di Coppa Uefa. Ricordo che quando Maradona batteva i calci d’angolo, caricava col pugno e diceva “vamos vamos” infiammando il pubblico. L’immagine della locandina della mostra è proprio la foto che ho scattato all’autografo che mi fece il genio argentino. C’era Juve-Napoli, tutti i tifosi aspettavano fuori, poi furono canalizzati verso un’altra zona, ma io ho aspettato, sono tornato indietro e dall’hotel è uscito Maradona, solo e a piedi. L’ho seguito e mi ha fatto il primo autografo».

 

Tra le opere, c’è anche quella dello stesso Gerardo Rosato, la Mano de Dios, che dopo il Coffi Film Festival dovrebbe essere installata a Napoli: due figure che volano in alto, un calciatore e un portiere, esseri umani composti dai soli vasi sanguigni come per le Macchine anatomiche nella Cappella Sansevero a Napoli, cui l’artista si è ispirato. La mostra, ospitata al Coffi Film Festival, nasce per il giorno del compleanno del campione sudamericano. Rosato ha pianificato una call alla quale hanno aderito 18 artisti, che poi hanno creato installazioni e dipinti su El pibe de oro. «Raccontano la parte politica del calciatore – continua Rosato – la lotta da parte del popolo, la sua sfida a Napoli per vincere al Sud contro i potenti del Nord, la Mano de Dios, il goal all’Inghilterra».

 

Gerardo Rosato ha frequentato il Primo Liceo Artistico a Torino, per poi iniziare a lavorare in una fonderia, dove crea opere d’arte da materiali di scarto: sabbia, alluminio e ferro. Alcune sue installazioni sono state già esposte a Napoli, nella Galleria Borbonica, nella Galleria Principe.

 

La mostra. Maradona faceva del calcio una festa per gli occhi e per la testa, come un artista onora la vita ogni giorno della sua esistenza. Per questo 18 artiste ed artisti omaggiano con opere e musica il mito che hanno visto vivente in un tempo ancora recente, attraverso ritagli di giornale, parole, sculture, immagini ricercate sul web, spartiti musicali. Diego Armando Maradona è eletto per plebiscito dalla gente comune, finalmente d’accordo, a Campione del Mondo, per il suo valore sportivo e oltre, per il coraggio di aver dato ad un pallone l’energia perfetta, come Dio a un uomo la vita e l’artista alla materia la forma. Gli artisti: Valentina Addabbo, Marco Loddo, Mattia Maio, Fade Fadda, Giovanna Preve, Stefano Giorgi, Tony China, Massimo Bertoli, Diego Rosato, Gerardo Rosato, Ilene Alciati, Ileana Buzzi, Sandra Assandri, Federica Zanella, Ferruccio Gridelli in arte sig. Cazzani, Emanuele Pensavalle, Arianna Piccoli, Cosimo Cavallo.

 

Il COFFI in breve. Nato nel 2004 ad Angri, il COFFI Festival si è svolto nelle ultime edizioni a Vietri sul Mare, oltre ad avere una versione parallela anche in Germania (www.coffi-festival.de), dal 2011 al 2017, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino. L’Associazione ‘O Globo ONLUS di Angri, organizzatrice di COFFI – CortOglobo Film Festival Italia, è una realtà che opera dal 1997 sul territorio nazionale ed europeo. Oltre 8mila pellicole selezionate, 450 corti mostrati, 600 artisti ospitati, 90 scuole presenti e 35mila persone accorse, dal 2004, rappresentano i numeri in continua crescita della manifestazione. Il COFFI Festival è diventato negli anni una vetrina onnicomprensiva in cui, intorno alla rassegna di corti, ruotano eventi, incontri, concerti e workshop tenuti dalle maggiori rappresentanze dell’arte non solo cinematografica.

 

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COFFI-CORTOGLOBO - Mostra virtuale “DIEGO”, dedicata a Maradona

di Napoli Magazine

08/12/2024 - 16:54

IL COFFI-CORTOGLOBO PRESENTA LA MOSTRA “DIEGO”

 

Dal terremoto all’esposizione collettiva: storia di un artista emigrato al Nord con il mito di Maradona

 

In streaming | 8-12 DICEMBRE 2021

 

Parte la XVI edizione del «COFFI - CortOglobo Film Festival Italia» che si tiene dall’8 al 12 dicembre 2021 in versione streaming sul portale www.coffifestival.it, e apre i battenti anche la mostra virtuale “Diego” (mercoledì 8 dicembre, ore 19.30) incentrata sul genio del calciatore argentino venuto a mancare un anno fa, a cura dell’artista Gerardo Rosato (Casa Museo Zonarosato di Torino): un allestimento comprendente le opere di 18 artisti, dedicate a Diego Armando Maradona.

 

La collettiva nasce su idea dell’artista di origini avellinesi, ma fin da bambino “adottato” dalla città di Torino. «Casa Museo Zonarosato nasce tra la zona bianca, gialla e rossa del covid, – spiega l’ideatore della collettiva – dunque è nata in una zona franca. Questa casa è diventata un museo che ha ospitato dal maggio 2021 diverse mostre. La prima fu quella di Giovanna Preve».

 

Vissuto per 5 anni nell’ambito di un’occupazione artistica, in un palazzo al centro di Torino, la Cavallerizza Reale, Gerardo e altri creativi perseguivano l’obiettivo di bloccare la vendita dello storico edificio, patrimonio dell’Unesco. Per l’intera durata dell’occupazione lo stabile è stato sede di eventi e mostre.

 

La storia dell’esposizione su Maradona parte da lontano. Da Guardia Lombardi. «Avevo 8 anni e mio padre fu assunto alla Fiat di Torino – ricorda Rosato – Fummo costretti ad andarcene dalla nostra terra nel post terremoto: la nostra casa nell’avellinese era completamente distrutta. Dormimmo per un po’ in una 127. Ma non ho mai abbandonato l’amore per Maradona e il Napoli. Tifavo Avellino, poi vedendo giocare Diego mi sono innamorato del Napoli. Mi facevo le trasferte del Nord Italia, sono andato anche a Stoccarda alla finale di Coppa Uefa. Ricordo che quando Maradona batteva i calci d’angolo, caricava col pugno e diceva “vamos vamos” infiammando il pubblico. L’immagine della locandina della mostra è proprio la foto che ho scattato all’autografo che mi fece il genio argentino. C’era Juve-Napoli, tutti i tifosi aspettavano fuori, poi furono canalizzati verso un’altra zona, ma io ho aspettato, sono tornato indietro e dall’hotel è uscito Maradona, solo e a piedi. L’ho seguito e mi ha fatto il primo autografo».

 

Tra le opere, c’è anche quella dello stesso Gerardo Rosato, la Mano de Dios, che dopo il Coffi Film Festival dovrebbe essere installata a Napoli: due figure che volano in alto, un calciatore e un portiere, esseri umani composti dai soli vasi sanguigni come per le Macchine anatomiche nella Cappella Sansevero a Napoli, cui l’artista si è ispirato. La mostra, ospitata al Coffi Film Festival, nasce per il giorno del compleanno del campione sudamericano. Rosato ha pianificato una call alla quale hanno aderito 18 artisti, che poi hanno creato installazioni e dipinti su El pibe de oro. «Raccontano la parte politica del calciatore – continua Rosato – la lotta da parte del popolo, la sua sfida a Napoli per vincere al Sud contro i potenti del Nord, la Mano de Dios, il goal all’Inghilterra».

 

Gerardo Rosato ha frequentato il Primo Liceo Artistico a Torino, per poi iniziare a lavorare in una fonderia, dove crea opere d’arte da materiali di scarto: sabbia, alluminio e ferro. Alcune sue installazioni sono state già esposte a Napoli, nella Galleria Borbonica, nella Galleria Principe.

 

La mostra. Maradona faceva del calcio una festa per gli occhi e per la testa, come un artista onora la vita ogni giorno della sua esistenza. Per questo 18 artiste ed artisti omaggiano con opere e musica il mito che hanno visto vivente in un tempo ancora recente, attraverso ritagli di giornale, parole, sculture, immagini ricercate sul web, spartiti musicali. Diego Armando Maradona è eletto per plebiscito dalla gente comune, finalmente d’accordo, a Campione del Mondo, per il suo valore sportivo e oltre, per il coraggio di aver dato ad un pallone l’energia perfetta, come Dio a un uomo la vita e l’artista alla materia la forma. Gli artisti: Valentina Addabbo, Marco Loddo, Mattia Maio, Fade Fadda, Giovanna Preve, Stefano Giorgi, Tony China, Massimo Bertoli, Diego Rosato, Gerardo Rosato, Ilene Alciati, Ileana Buzzi, Sandra Assandri, Federica Zanella, Ferruccio Gridelli in arte sig. Cazzani, Emanuele Pensavalle, Arianna Piccoli, Cosimo Cavallo.

 

Il COFFI in breve. Nato nel 2004 ad Angri, il COFFI Festival si è svolto nelle ultime edizioni a Vietri sul Mare, oltre ad avere una versione parallela anche in Germania (www.coffi-festival.de), dal 2011 al 2017, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino. L’Associazione ‘O Globo ONLUS di Angri, organizzatrice di COFFI – CortOglobo Film Festival Italia, è una realtà che opera dal 1997 sul territorio nazionale ed europeo. Oltre 8mila pellicole selezionate, 450 corti mostrati, 600 artisti ospitati, 90 scuole presenti e 35mila persone accorse, dal 2004, rappresentano i numeri in continua crescita della manifestazione. Il COFFI Festival è diventato negli anni una vetrina onnicomprensiva in cui, intorno alla rassegna di corti, ruotano eventi, incontri, concerti e workshop tenuti dalle maggiori rappresentanze dell’arte non solo cinematografica.