Cultura & Gossip
EVENTO - Amedeo Colella, la XXIX edizione di "Ischia libri d'...Mare": ecco i dettagli
29.07.2025 12:53 di Napoli Magazine

Ischia libri d’A…Mare”, la rassegna letteraria organizzata dall’Associazione Culturale Mare, Sole e Cultura con il contributo della Regione Campania (nell’ambito del Piano di promozione culturale 2025), in collaborazione con il Comune di Lacco Ameno e l’Albergo della Regina Isabella, e che in occasione delle commemorazioni per i 430 anni della morte di Torquato Tasso è dedicata al tema “Il tempo ritrovato”, chiude la XXIX edizione con una serata dedicata al tempo della leggerezza.

Lunedì 4 agosto, alle ore 21.30, in Piazza Santa Restituta (Lacco Ameno - Ischia) Amedeo Colella autore di “Napoli due volte al dì” (Mondadori) insieme a Gianni Ambrosino, Direttore TG Canale 21, racconterà una città formidabile, sempre fuori dagli schemi e con uno schema tutto suo.

Luciano De Crescenzo scriveva che tutto il mondo ha bisogno di un po’ di Napoli. E aveva ragione. Napoli, l’unica città che sfugge all’appiattimento dell’algoritmo che sta livellando bisogni, sogni, gusti ed esistenze di gran parte dell’umanità. In quale altro posto del mondo il primo ospedale può essere chiamato “degli incurabili”? Si conoscono altre situazioni in cui il santo protettore, san Gennaro, ha dovuto sottoscrivere il suo impegno a tenere sotto controllo il Vesuvio in un atto notarile, per di più qualche centinaia di anni dopo la morte?
Tutto questo e molto altro succede solo a Napoli. Perché nella città di Partenope la medietà non ha proprio cittadinanza. C’è il primato e il non classificato, la vetta e l’abisso, il meglio e il peggio, ma non c’è mai la fascia mediana, quel borbottante tran tran quotidiano per cui le giornate, le persone e le metropoli si somigliano fra loro. L’eccezionalità di Napoli e dei napoletani è che poli sempre opposti non si attraggono per nulla, ma generano una diversa normalità, un modo di vivere atipico e creativo. 

Amedeo Colella, detto 'o professore, ha speso tempo e intelligenza per scovare il principio attivo della napoletanità, e in questo libro ce lo propone come una buona medicina da assumere due volte al dì. Tantissimi racconti di cultura partenopea che narrano i grandi del passato, le meraviglie gastronomiche, il profano rapporto con il sacro, e che diventano, involontariamente, una salutare somministrazione di benessere per tutti.

Amedeo Colella (Napoli, 1963) è un divulgatore della cultura partenopea in tv, sui social e a teatro. È stato per 25 anni ricercatore senior in un centro di ricerca informatico promosso dall’Università Federico II di Napoli. A 55 anni ha cambiato vita e ha trasformato la sua passione, lo studio della napoletanità, nel suo nuovo lavoro.

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EVENTO - Amedeo Colella, la XXIX edizione di "Ischia libri d'...Mare": ecco i dettagli

di Napoli Magazine

29/07/2025 - 12:53

Ischia libri d’A…Mare”, la rassegna letteraria organizzata dall’Associazione Culturale Mare, Sole e Cultura con il contributo della Regione Campania (nell’ambito del Piano di promozione culturale 2025), in collaborazione con il Comune di Lacco Ameno e l’Albergo della Regina Isabella, e che in occasione delle commemorazioni per i 430 anni della morte di Torquato Tasso è dedicata al tema “Il tempo ritrovato”, chiude la XXIX edizione con una serata dedicata al tempo della leggerezza.

Lunedì 4 agosto, alle ore 21.30, in Piazza Santa Restituta (Lacco Ameno - Ischia) Amedeo Colella autore di “Napoli due volte al dì” (Mondadori) insieme a Gianni Ambrosino, Direttore TG Canale 21, racconterà una città formidabile, sempre fuori dagli schemi e con uno schema tutto suo.

Luciano De Crescenzo scriveva che tutto il mondo ha bisogno di un po’ di Napoli. E aveva ragione. Napoli, l’unica città che sfugge all’appiattimento dell’algoritmo che sta livellando bisogni, sogni, gusti ed esistenze di gran parte dell’umanità. In quale altro posto del mondo il primo ospedale può essere chiamato “degli incurabili”? Si conoscono altre situazioni in cui il santo protettore, san Gennaro, ha dovuto sottoscrivere il suo impegno a tenere sotto controllo il Vesuvio in un atto notarile, per di più qualche centinaia di anni dopo la morte?
Tutto questo e molto altro succede solo a Napoli. Perché nella città di Partenope la medietà non ha proprio cittadinanza. C’è il primato e il non classificato, la vetta e l’abisso, il meglio e il peggio, ma non c’è mai la fascia mediana, quel borbottante tran tran quotidiano per cui le giornate, le persone e le metropoli si somigliano fra loro. L’eccezionalità di Napoli e dei napoletani è che poli sempre opposti non si attraggono per nulla, ma generano una diversa normalità, un modo di vivere atipico e creativo. 

Amedeo Colella, detto 'o professore, ha speso tempo e intelligenza per scovare il principio attivo della napoletanità, e in questo libro ce lo propone come una buona medicina da assumere due volte al dì. Tantissimi racconti di cultura partenopea che narrano i grandi del passato, le meraviglie gastronomiche, il profano rapporto con il sacro, e che diventano, involontariamente, una salutare somministrazione di benessere per tutti.

Amedeo Colella (Napoli, 1963) è un divulgatore della cultura partenopea in tv, sui social e a teatro. È stato per 25 anni ricercatore senior in un centro di ricerca informatico promosso dall’Università Federico II di Napoli. A 55 anni ha cambiato vita e ha trasformato la sua passione, lo studio della napoletanità, nel suo nuovo lavoro.