Cultura & Gossip
Evento, Cinemagazzini: Retrospettiva su Antonio Biasiucci
21.02.2019 17:25 di Napoli Magazine

Il 27 febbraio 2019 Cinemagazzini, la rassegna di docu-film sulla fotografia di Magazzini Fotografici, dedica le sue proiezioni ad un importante fotografo italiano, Antonio Biasiucci.

Per l’occasione saranno proiettati due docu-film che raccontano la sua carriera nel mondo della fotografia: Tutto nero di Pappi Corsicato (2002) e Casa Madre – Biasiucci Paladino – Parigi di Antonio Trimani (2013).
Il primo documentario è un’approfondita intervista ad Antonio Biasiucci del regista Pappi Corsicato, in cui il fotografo si racconta dal principio: da alcuni momenti di vita privata significativi per lo sviluppo della sua carriera, come il trasferimento dalla campagna dove è nato alla città di Napoli, ai suoi primi lavori, approfondendo poi gli sviluppi della sua fotografia sulla base delle personali riflessioni sulla ricerca e sul metodo teatrale di Antonio Neiwiller.

Il fotografo racconta, inoltre, l’installazione del suo lavoro “Vacche” che realizza a Castel dell’Ovo nel 2001. Una sorta di necropoli nella quale i corpi degli antichi etruschi sono sostituiti dai corpi di antichi animali, dimenticati dall’uomo.

Il concetto delle mostre-installazioni è molto caro ad Antonio Biasiucci tanto che nel suo percorso artistico, la riflessione sulla modalità di esposizione efficace e scarna riveste un importante ruolo nella sua ricerca fotografica.

Il secondo documentario in proiezione difatti ripercorre proprio le installazioni da un lato fotografiche di Antonio Biasiucci e dall’altro scultoree di Mimmo Paladino esposte nelle sale della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, uno dei musei di fotografia più importanti al mondo. La mostra dei due artisti campani ‘Casa Madre’ giunse a Parigi nel giugno 2013 come replica del medesimo evento ospitato nel 2012 a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento. La mostra a Sorrento riscosse un enorme successo di pubblico e critica, sotto la guida del curatore Eduardo Cicelyn.

La Maison Européene de la photographie diventa la nuova dimora abitata dai due artisti molto vicini culturalmente.

 

 

Bio Antonio Biasiucci: 
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali, tra i quali, in particolare, si ricordano quelli per la casa editrice L’Ancora del Mediterraneo, di Napoli (dal 2000 al 2004) e ha partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale.

Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Istituto nazionale per la grafica, Roma; MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli; Metropolitana di Napoli; Galleria Civica di Modena; Museo di fotografia contemporanea Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (Milano); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea, Guarene (Cuneo); Fondazione Banco di Napoli; Collezione Banca Unicredit, Bologna; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Château d’Eau, Tolosa; Musée de l’Elysée, Losanna; Centre de la Photographie, Ginevra; Fondazione Banca del Gottardo, Lugano; Centre Méditerranéen de la Photographie, Bastia; Galerie Freihausgasse, Villach (Austria); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico); Mart, Rovereto.

 

I due docufilm saranno proiettati in un doppio turno, alle 19:00 e alla 21:00. 
Per le prenotazioni è sufficiente inviare una mail a admin@magazzinifotografici.it. Per la partecipazione alla proiezione è richiesto ai soci di Magazzini Fotografici un contributo di 3,00€.

 

La rassegna Cinemagazzini è promossa e ideata da Magazzini Fotografici, Associazione di Promozione Sociale nata da un’idea della fotografa Yvonne De Rosa, presidente e fondatrice.

La location è situata nel centro storico di Napoli, nell’ antico Palazzo Caracciolo D’Avellino del Decumano superiore (patrimonio UNESCO).

Magazzini  Fotografici ha come elemento fondamentale l’ obiettivo  della divulgazione dell’arte della fotografia finalizzata alla creazione di un dialogo che sia occasione di scambio e di arricchimento culturale.

L’ingresso all’APS è soggetto a tesseramento. La tessera una costo di 25€ con validità fino al 31 dicembre 2019.

 

27 febbraio 2019

Prima proiezione ore 19:00

Seconda proiezione ore 21:00
Prenotazioni a:
admin@magazzinifotografici.it

Contributo richiesto ai soci: 3€

www.magazzinifotografici.it
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@magazzinifotografici

#magazzinifotografici

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Magazzini Fotografici

Magazzini Fotografici
Via San Giovanni in Porta, 32

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Evento, Cinemagazzini: Retrospettiva su Antonio Biasiucci

di Napoli Magazine

21/02/2024 - 17:25

Il 27 febbraio 2019 Cinemagazzini, la rassegna di docu-film sulla fotografia di Magazzini Fotografici, dedica le sue proiezioni ad un importante fotografo italiano, Antonio Biasiucci.

Per l’occasione saranno proiettati due docu-film che raccontano la sua carriera nel mondo della fotografia: Tutto nero di Pappi Corsicato (2002) e Casa Madre – Biasiucci Paladino – Parigi di Antonio Trimani (2013).
Il primo documentario è un’approfondita intervista ad Antonio Biasiucci del regista Pappi Corsicato, in cui il fotografo si racconta dal principio: da alcuni momenti di vita privata significativi per lo sviluppo della sua carriera, come il trasferimento dalla campagna dove è nato alla città di Napoli, ai suoi primi lavori, approfondendo poi gli sviluppi della sua fotografia sulla base delle personali riflessioni sulla ricerca e sul metodo teatrale di Antonio Neiwiller.

Il fotografo racconta, inoltre, l’installazione del suo lavoro “Vacche” che realizza a Castel dell’Ovo nel 2001. Una sorta di necropoli nella quale i corpi degli antichi etruschi sono sostituiti dai corpi di antichi animali, dimenticati dall’uomo.

Il concetto delle mostre-installazioni è molto caro ad Antonio Biasiucci tanto che nel suo percorso artistico, la riflessione sulla modalità di esposizione efficace e scarna riveste un importante ruolo nella sua ricerca fotografica.

Il secondo documentario in proiezione difatti ripercorre proprio le installazioni da un lato fotografiche di Antonio Biasiucci e dall’altro scultoree di Mimmo Paladino esposte nelle sale della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, uno dei musei di fotografia più importanti al mondo. La mostra dei due artisti campani ‘Casa Madre’ giunse a Parigi nel giugno 2013 come replica del medesimo evento ospitato nel 2012 a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento. La mostra a Sorrento riscosse un enorme successo di pubblico e critica, sotto la guida del curatore Eduardo Cicelyn.

La Maison Européene de la photographie diventa la nuova dimora abitata dai due artisti molto vicini culturalmente.

 

 

Bio Antonio Biasiucci: 
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali, tra i quali, in particolare, si ricordano quelli per la casa editrice L’Ancora del Mediterraneo, di Napoli (dal 2000 al 2004) e ha partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale.

Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Istituto nazionale per la grafica, Roma; MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli; Metropolitana di Napoli; Galleria Civica di Modena; Museo di fotografia contemporanea Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (Milano); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea, Guarene (Cuneo); Fondazione Banco di Napoli; Collezione Banca Unicredit, Bologna; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Château d’Eau, Tolosa; Musée de l’Elysée, Losanna; Centre de la Photographie, Ginevra; Fondazione Banca del Gottardo, Lugano; Centre Méditerranéen de la Photographie, Bastia; Galerie Freihausgasse, Villach (Austria); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico); Mart, Rovereto.

 

I due docufilm saranno proiettati in un doppio turno, alle 19:00 e alla 21:00. 
Per le prenotazioni è sufficiente inviare una mail a admin@magazzinifotografici.it. Per la partecipazione alla proiezione è richiesto ai soci di Magazzini Fotografici un contributo di 3,00€.

 

La rassegna Cinemagazzini è promossa e ideata da Magazzini Fotografici, Associazione di Promozione Sociale nata da un’idea della fotografa Yvonne De Rosa, presidente e fondatrice.

La location è situata nel centro storico di Napoli, nell’ antico Palazzo Caracciolo D’Avellino del Decumano superiore (patrimonio UNESCO).

Magazzini  Fotografici ha come elemento fondamentale l’ obiettivo  della divulgazione dell’arte della fotografia finalizzata alla creazione di un dialogo che sia occasione di scambio e di arricchimento culturale.

L’ingresso all’APS è soggetto a tesseramento. La tessera una costo di 25€ con validità fino al 31 dicembre 2019.

 

27 febbraio 2019

Prima proiezione ore 19:00

Seconda proiezione ore 21:00
Prenotazioni a:
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Contributo richiesto ai soci: 3€

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