Si terrà domani, sabato 18 gennaio alle ore 18.30 l’installazione dell’opera “Pietà” di Michelangelo Della Morte nella suggestiva Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, in Via Alcide De Gasperi, 42 - Napoli a cura di Melania Fusaro e Federica Guida. L’evento sarà accompagnato dall’esposizione di un set di opere all’interno della mostra “Pietas:tra la fragilità umana e l'infinito”. La pittura di Michelangelo Della Morte è un ponte tra la tradizione eterna e l’anima. Ogni pennellata racconta secoli di verità.
L'evento è organizzato da Culturadice, Ephymera Art, con la collaborazione della Chiesa di Santa Maria di Portosalvo.
La mostra invita il pubblico a immergersi in una dimensione di contemplazione e intimità spirituale e, al contempo, a percepire una dimensione di elevazione. All’interno della meravigliosa cornice della Chiesa di Portosalvo, tra la bellezza eterna e il sentimento umano più autentico, l’amore, le opere si rivelano in tutta la loro intensità, richiamando lo spettatore a un rapporto diretto con il sacro. “Allo spettatore, il compito di goderselo senza timore di alcun crepuscolo”.
di Napoli Magazine
17/01/2025 - 19:29
Si terrà domani, sabato 18 gennaio alle ore 18.30 l’installazione dell’opera “Pietà” di Michelangelo Della Morte nella suggestiva Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, in Via Alcide De Gasperi, 42 - Napoli a cura di Melania Fusaro e Federica Guida. L’evento sarà accompagnato dall’esposizione di un set di opere all’interno della mostra “Pietas:tra la fragilità umana e l'infinito”. La pittura di Michelangelo Della Morte è un ponte tra la tradizione eterna e l’anima. Ogni pennellata racconta secoli di verità.
L'evento è organizzato da Culturadice, Ephymera Art, con la collaborazione della Chiesa di Santa Maria di Portosalvo.
La mostra invita il pubblico a immergersi in una dimensione di contemplazione e intimità spirituale e, al contempo, a percepire una dimensione di elevazione. All’interno della meravigliosa cornice della Chiesa di Portosalvo, tra la bellezza eterna e il sentimento umano più autentico, l’amore, le opere si rivelano in tutta la loro intensità, richiamando lo spettatore a un rapporto diretto con il sacro. “Allo spettatore, il compito di goderselo senza timore di alcun crepuscolo”.