Cultura & Gossip
Evento: "Lo straniero fra noi", tavola rotonda a Palazzo Serra di Cassano
14.01.2019 13:55 di Napoli Magazine

Sabato 19 gennaio 


Tavola rotonda


Lo straniero fra noi


On. Laura Boldrini (Camera dei Deputati)
Franco Roberti (Assessore Regione Campania)
Don Luigi Ciotti (Presidente Associazione Libera)
Don Tonino Palmese (Presidente Fondazione Polis)
Mario Morcone (Direttore Consiglio Italiano Rifugiati)
Mauro Palma (Garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà)
Giuseppe Massafra (Segreteria nazionale CGIL)
Proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio: "Salvataggio in mare"



In apertura proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio “Salvataggio in mare”


Conclude l’incontro proiezione del cortometraggio “La Recita” a cura dei Teatri di Seta

 

A partire dal 2015, sotto la spinta di fattori di vario genere, milioni di persone in fuga dall’Africa e dall’Asia si sono messe in marcia verso l’Europa sperando di trovarvi salvezza e benessere. Si tratta di un fenomeno che seppure non rappresenta una novità assoluta, poiché in tutti momenti della storia si sono avuti spostamenti di popoli più o meno significativi, ha qualcosa di epocale, per l’ampiezza e l’apparente inarrestabilità del flusso di persone da un lato, per il suo intrecciarsi con fenomeni globali di altra natura (terrorismo, crisi economiche) dall’altro. Oggi più che mai diventa perciò essenziale riflettere sulle condizioni che presiedono al confronto, inevitabile, con l’alterità. Un confronto che, seppure sollecitato in forma inaudita ed imprevista dalle vicende recenti, rinvia al nucleo più profondo dell’esperienza umana, poiché, tanto sul piano individuale che su quello collettivo, l’identità può costituirsi solo sullo sfondo di una alterità con la quale deve necessariamente misurarsi. Il ciclo di seminari organizzato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici intorno alla figura dello xenos nel pensiero greco antico si propone di interrogare la questione dell’alterità a partire dai diversi punti di vista e dalle diverse prospettive (politica, filosofica, medica, letteraria) che si intrecciano nello spazio fisico ed intellettuale della città antica. Alcuni tra gli studiosi più autorevoli in materia proporranno una serie di considerazioni che, pur tenendo conto della irriducibile specificità delle forme di vita della città antica, sembrano in grado di sollecitare ancora proficuamente la riflessione sul nostro incerto presente.
A tale riflessione farà seguito, a conclusione del ciclo, una tavola rotonda di incalzante attualità sull’immigrazione e sugli aspetti controversi che caratterizzano oggi l’aspro confronto sul piano culturale, etico e politico. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista di Repubblica Dario Del Porto, interverranno personalità che più da vicino e sotto diversi profili – dalle istituzioni al volontariato – ne hanno seguito e ne seguono le vicende: Laura Boldrini, Franco Roberti, Don Tonino Palmese, Mario Morcone, Mauro Palma, Giuseppe Massafra.

Il seminario e la tavola rotonda prevedono inoltre letture e proiezione di cortometraggi a cura dei Teatri di Seta.

Teatri di Seta è un'Associazione Culturale di promozione e ricerca teatrale. Un gruppo di sei donne che considera il teatro un forte mezzo di espressione e di azione sulla realtà, di condivisione e partecipazione. Per questo affianca l'attività teatrale in senso stretto alla collaborazione con associazioni, enti, scuole, anche in contesti di forte disagio, in un'ottica di intervento sistemico e integrato. Le “vie della seta”come percorso che unisce mondi lontani ed una poetica delicata incentrata sull'idea di bellezza e di leggerezza come quella che suggerisce il prezioso tessuto, da sempre orientano il lavoro della compagnia, in tutte le sue declinazioni, dalla produzione teatrale in senso stretto ai percorsi e ai progetti proposti. Tra questi, quelli legati alle comunità di stranieri presenti sul territorio sono sicuramente i più rilevanti e rappresentativi. Da più di quattro anni la compagnia lavora stabilmente presso il centro polifunzionale “Piazza Forcella - Biblioteca Annnalisa Durante” nell'omonimo quartiere di Napoli, con un gruppo composto da migranti (di prima e seconda generazione) e italiani, con il patrocinio del Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo. Nel corso di questi anni oltre 100 persone hanno partecipato a vario titolo alle attività ed ai progetti messi in campo.
 
Nel 2017 e nel 2018 l'Associazione ottiene importanti riconoscimenti per la produzione di due cortometraggi: La Recita (regia di Guido Lombardi), vincitore della 74esima edizione del Festival del Cinema di Venezia “Miglior corto MigrArti 2017”e La Gita (regia di Salvatore Allocca) vincitore della 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia “Miglior regia e miglior fotografia-MigrArti 2018”. La Recita, prodotto da Teatri di Seta con Bronx Film e Hamef Onlus, racconta attraverso una storia di finzione, il percorso di ricerca teatrale e di integrazione culturale che l'Associazione tiene nel cuore di Napoli, a Piazza Forcella, e che vede lavorare insieme, da ormai più di quattro anni, immigrati ed italiani. 

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Evento: "Lo straniero fra noi", tavola rotonda a Palazzo Serra di Cassano

di Napoli Magazine

14/01/2024 - 13:55

Sabato 19 gennaio 


Tavola rotonda


Lo straniero fra noi


On. Laura Boldrini (Camera dei Deputati)
Franco Roberti (Assessore Regione Campania)
Don Luigi Ciotti (Presidente Associazione Libera)
Don Tonino Palmese (Presidente Fondazione Polis)
Mario Morcone (Direttore Consiglio Italiano Rifugiati)
Mauro Palma (Garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà)
Giuseppe Massafra (Segreteria nazionale CGIL)
Proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio: "Salvataggio in mare"



In apertura proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio “Salvataggio in mare”


Conclude l’incontro proiezione del cortometraggio “La Recita” a cura dei Teatri di Seta

 

A partire dal 2015, sotto la spinta di fattori di vario genere, milioni di persone in fuga dall’Africa e dall’Asia si sono messe in marcia verso l’Europa sperando di trovarvi salvezza e benessere. Si tratta di un fenomeno che seppure non rappresenta una novità assoluta, poiché in tutti momenti della storia si sono avuti spostamenti di popoli più o meno significativi, ha qualcosa di epocale, per l’ampiezza e l’apparente inarrestabilità del flusso di persone da un lato, per il suo intrecciarsi con fenomeni globali di altra natura (terrorismo, crisi economiche) dall’altro. Oggi più che mai diventa perciò essenziale riflettere sulle condizioni che presiedono al confronto, inevitabile, con l’alterità. Un confronto che, seppure sollecitato in forma inaudita ed imprevista dalle vicende recenti, rinvia al nucleo più profondo dell’esperienza umana, poiché, tanto sul piano individuale che su quello collettivo, l’identità può costituirsi solo sullo sfondo di una alterità con la quale deve necessariamente misurarsi. Il ciclo di seminari organizzato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici intorno alla figura dello xenos nel pensiero greco antico si propone di interrogare la questione dell’alterità a partire dai diversi punti di vista e dalle diverse prospettive (politica, filosofica, medica, letteraria) che si intrecciano nello spazio fisico ed intellettuale della città antica. Alcuni tra gli studiosi più autorevoli in materia proporranno una serie di considerazioni che, pur tenendo conto della irriducibile specificità delle forme di vita della città antica, sembrano in grado di sollecitare ancora proficuamente la riflessione sul nostro incerto presente.
A tale riflessione farà seguito, a conclusione del ciclo, una tavola rotonda di incalzante attualità sull’immigrazione e sugli aspetti controversi che caratterizzano oggi l’aspro confronto sul piano culturale, etico e politico. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista di Repubblica Dario Del Porto, interverranno personalità che più da vicino e sotto diversi profili – dalle istituzioni al volontariato – ne hanno seguito e ne seguono le vicende: Laura Boldrini, Franco Roberti, Don Tonino Palmese, Mario Morcone, Mauro Palma, Giuseppe Massafra.

Il seminario e la tavola rotonda prevedono inoltre letture e proiezione di cortometraggi a cura dei Teatri di Seta.

Teatri di Seta è un'Associazione Culturale di promozione e ricerca teatrale. Un gruppo di sei donne che considera il teatro un forte mezzo di espressione e di azione sulla realtà, di condivisione e partecipazione. Per questo affianca l'attività teatrale in senso stretto alla collaborazione con associazioni, enti, scuole, anche in contesti di forte disagio, in un'ottica di intervento sistemico e integrato. Le “vie della seta”come percorso che unisce mondi lontani ed una poetica delicata incentrata sull'idea di bellezza e di leggerezza come quella che suggerisce il prezioso tessuto, da sempre orientano il lavoro della compagnia, in tutte le sue declinazioni, dalla produzione teatrale in senso stretto ai percorsi e ai progetti proposti. Tra questi, quelli legati alle comunità di stranieri presenti sul territorio sono sicuramente i più rilevanti e rappresentativi. Da più di quattro anni la compagnia lavora stabilmente presso il centro polifunzionale “Piazza Forcella - Biblioteca Annnalisa Durante” nell'omonimo quartiere di Napoli, con un gruppo composto da migranti (di prima e seconda generazione) e italiani, con il patrocinio del Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo. Nel corso di questi anni oltre 100 persone hanno partecipato a vario titolo alle attività ed ai progetti messi in campo.
 
Nel 2017 e nel 2018 l'Associazione ottiene importanti riconoscimenti per la produzione di due cortometraggi: La Recita (regia di Guido Lombardi), vincitore della 74esima edizione del Festival del Cinema di Venezia “Miglior corto MigrArti 2017”e La Gita (regia di Salvatore Allocca) vincitore della 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia “Miglior regia e miglior fotografia-MigrArti 2018”. La Recita, prodotto da Teatri di Seta con Bronx Film e Hamef Onlus, racconta attraverso una storia di finzione, il percorso di ricerca teatrale e di integrazione culturale che l'Associazione tiene nel cuore di Napoli, a Piazza Forcella, e che vede lavorare insieme, da ormai più di quattro anni, immigrati ed italiani.