Trenta ore di corso da svolgersi entro la fine della primavera per poter accedere all’esame che darà il titolo di esperto di organizzazione di eventi in ambito sportivo, ma non solo. È il progetto partito lunedì dalla sala consiliare del Comune di Procida nell’ambito del percorso “Procida: dove anche lo sport è cultura”. Un cammino al termine del quale gli allievi saranno in grado di presentarsi con le giuste credenziali alla porta del lavoro di questo settore, entrando in possesso delle skills e delle competenze necessarie per candidarsi nei ruoli di supporto agli event manager presso agenzie di organizzazione eventi, uffici comunicazione ed eventi all’interno di grandi aziende commerciali, operatori dell’industria del turismo della cultura e dello sport, organizzazioni no profit, comunità ed enti, con particolare attenzione alle fragilità e alle disabilità.
Sono 44 gli allievi iscritti, provenienti da diverse regioni (Procida, comuni flegrei, Napoli, ma anche Lazio, Abruzzo e Calabria), senza alcuna distinzione: 26 uomini e 18 donne, età che varia dai 16 ai 59 anni e, soprattutto, una grande attenzione all’inclusione, con la partecipazione di un ragazzo autistico e uno affetto dalla sindrome di down. Il tutto organizzato dal comitato promotore del progetto, promosso dal sociologo Gennaro Testa, insieme al Comune di Procida e con la collaborazione del Centro Sportivo Italiano di Napoli. Il percorso prevede quindici incontri e un esame finale che si terrà entro la fine della primavera.
In occasione della prima lezione che ha dato via al corso sono intervenuti, insieme al comitato organizzatore, il vice sindaco del Comune di Procida, Titta Lubrano, il delegato allo sport, Carmine Sabia, e il presidente del CSI Napoli, Salvatore Maturo, insieme alla giornalista Donatella Scarnati, che in collegamento ha anticipato la sua presenza sull’isola nei prossimi mesi per ritirare il premio Ondina Valla, ideato sempre nell’ambito del progetto “Procida: dove anche lo sport è cultura”.
di Napoli Magazine
01/03/2023 - 11:03
Trenta ore di corso da svolgersi entro la fine della primavera per poter accedere all’esame che darà il titolo di esperto di organizzazione di eventi in ambito sportivo, ma non solo. È il progetto partito lunedì dalla sala consiliare del Comune di Procida nell’ambito del percorso “Procida: dove anche lo sport è cultura”. Un cammino al termine del quale gli allievi saranno in grado di presentarsi con le giuste credenziali alla porta del lavoro di questo settore, entrando in possesso delle skills e delle competenze necessarie per candidarsi nei ruoli di supporto agli event manager presso agenzie di organizzazione eventi, uffici comunicazione ed eventi all’interno di grandi aziende commerciali, operatori dell’industria del turismo della cultura e dello sport, organizzazioni no profit, comunità ed enti, con particolare attenzione alle fragilità e alle disabilità.
Sono 44 gli allievi iscritti, provenienti da diverse regioni (Procida, comuni flegrei, Napoli, ma anche Lazio, Abruzzo e Calabria), senza alcuna distinzione: 26 uomini e 18 donne, età che varia dai 16 ai 59 anni e, soprattutto, una grande attenzione all’inclusione, con la partecipazione di un ragazzo autistico e uno affetto dalla sindrome di down. Il tutto organizzato dal comitato promotore del progetto, promosso dal sociologo Gennaro Testa, insieme al Comune di Procida e con la collaborazione del Centro Sportivo Italiano di Napoli. Il percorso prevede quindici incontri e un esame finale che si terrà entro la fine della primavera.
In occasione della prima lezione che ha dato via al corso sono intervenuti, insieme al comitato organizzatore, il vice sindaco del Comune di Procida, Titta Lubrano, il delegato allo sport, Carmine Sabia, e il presidente del CSI Napoli, Salvatore Maturo, insieme alla giornalista Donatella Scarnati, che in collegamento ha anticipato la sua presenza sull’isola nei prossimi mesi per ritirare il premio Ondina Valla, ideato sempre nell’ambito del progetto “Procida: dove anche lo sport è cultura”.