Cultura & Gossip
L'INIZIATIVA - "Capodimonte, l'arte, la memoria", al Museo di Capodimonte in occasione del Giorno della memoria
20.01.2025 15:48 di Napoli Magazine

"Capodimonte, l'arte, la memoria"

23 gennaio, Roberto Modiano incontra gli studenti (Sala 20)


In sala Capolavori il racconto delle opere di Capodimonte che furono trafugate dai nazisti

Schmidt: “Giornata della memoria, coinvolgiamo i giovani”

'Capodimonte, l'arte, la memoria' è l'iniziativa destinata a studenti e visitatori proposta dal Museo e Real Bosco giovedì 23 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria delle Vittime dell'Olocausto che si celebra nel mondo ogni anno il 27 gennaio, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945.

"Nel museo, luogo della memoria per eccellenza, promuovere il dialogo con i giovani sui temi della Shoah e dell'antisemitismo è parte fondamentale della nostra missione- sottolinea il direttore del Museo e Real Bosco Eike Schmidt - Alcune tra i capolavori di Capodimonte raccontano inoltre una delle storie più celebri dell'arte trafugata dai nazisti".

La mattinata al museo si comporrà di due momenti: gli studenti dell'Istituto superiore Giovanni Caselli che ha sede all'interno del Real Bosco, incontreranno a partire dalle 9.30 (Sala 20) l'ing.Roberto Modiano, autorevole esponente della Comunità ebraica napoletana. Modiano testimone di seconda generazione che da molti anni è impegnato nell'attività con le scuole, è il figlio di Guido (Kikko) Modiano, uno dei giovani ebrei napoletani confinati ai lavori forzati dal regime fascista a Tora e Piccilli (Caserta) e di Luna Ergas, confinata nel campo di detenzione per ebrei di Ferramonti in Tarsia.

Dalle 11.00 in Sala Capolavori sarà possibile partecipare gratuitamente a due visite guidate a cura dell'Ufficio Accoglienza del Museo. Al centro il racconto delle drammatiche vicende che coinvolsero negli anni '40 alcuni capolavori identitari di Capodimonte come Antea di Parmigianino e la Danae di Tiziano, ormai universalmente considerati simboli dell'arte trafugata dai nazisti. E proprio a queste due celebri opere sono rispettivamente dedicati i podcast di SkyTg24 della fortunata serie Trafug'Arte di John Pedeferri, con una intervista al Direttore del Museo e Real Bosco Eike Schmidt: il primo podcast sarà on line dal 24 gennaio, il secondo dopo due settimane.

Il racconto dell'arte trafugata- Come è noto durante la II guerra mondiale alcune importanti opere dei musei napoletani ricoverate a Montecassino furono 'rastrellate' dai tedeschi e da Spoleto dirottate a Berlino. Con Antea, tra gli altri capolavori di Capodimonte, c'erano anche la Danae di Tiziano (che sembra fosse stata destinata alla camera da letto di Göring) e la Parabola dei Ciechi di Bruegel: sarebbero state il regalo per i 51 anni di Göring e infatti il 12 gennaio 1944 i capolavori sottratti vennero consegnati al feldmaresciallo nella sua residenza estiva di Carinhall. Il 14 Febbraio del 1944 l'abbazia benedettina più antica del mondo veniva rasa al suolo dagli angloamericani.

Quando, dopo poco più di un anno, la guerra per i nazisti precipitò, Göring distrusse l'amata dimora. Antea e le altre opere della sua collezione vennero nascoste nelle miniere di salgemma di Altaussee nei pressi di Salisburgo. Hitler avrebbe voluto distruggere anche le miniere pur di non consegnare il tesoro al nemico ma i minatori non obbedirono. Arrivò quindi il 25 aprile 1945, il 30 aprile Hitler si suicidò e la Germania firmò la resa.

Mesi dopo il ministro italiano dell'istruzione, il napoletano Vincenzo Arangio-Ruiz venne contattato dai monuments men americani: nelle saline erano state ritrovate le opere italiane. Rodolfo Siviero sarà incaricato del recupero. Il 13 agosto del '47 le opere sottratte dai tedeschi tornano in Italia. Siviero si impegnerà poi a ritrovare anche quelle partite per la Germania prima del '43 con un dubbio iter legale, tra queste la Santa Cecilia di Cavallino assegnata a Capodimonte nel 1984.

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L'INIZIATIVA - "Capodimonte, l'arte, la memoria", al Museo di Capodimonte in occasione del Giorno della memoria

di Napoli Magazine

20/01/2025 - 15:48

"Capodimonte, l'arte, la memoria"

23 gennaio, Roberto Modiano incontra gli studenti (Sala 20)


In sala Capolavori il racconto delle opere di Capodimonte che furono trafugate dai nazisti

Schmidt: “Giornata della memoria, coinvolgiamo i giovani”

'Capodimonte, l'arte, la memoria' è l'iniziativa destinata a studenti e visitatori proposta dal Museo e Real Bosco giovedì 23 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria delle Vittime dell'Olocausto che si celebra nel mondo ogni anno il 27 gennaio, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945.

"Nel museo, luogo della memoria per eccellenza, promuovere il dialogo con i giovani sui temi della Shoah e dell'antisemitismo è parte fondamentale della nostra missione- sottolinea il direttore del Museo e Real Bosco Eike Schmidt - Alcune tra i capolavori di Capodimonte raccontano inoltre una delle storie più celebri dell'arte trafugata dai nazisti".

La mattinata al museo si comporrà di due momenti: gli studenti dell'Istituto superiore Giovanni Caselli che ha sede all'interno del Real Bosco, incontreranno a partire dalle 9.30 (Sala 20) l'ing.Roberto Modiano, autorevole esponente della Comunità ebraica napoletana. Modiano testimone di seconda generazione che da molti anni è impegnato nell'attività con le scuole, è il figlio di Guido (Kikko) Modiano, uno dei giovani ebrei napoletani confinati ai lavori forzati dal regime fascista a Tora e Piccilli (Caserta) e di Luna Ergas, confinata nel campo di detenzione per ebrei di Ferramonti in Tarsia.

Dalle 11.00 in Sala Capolavori sarà possibile partecipare gratuitamente a due visite guidate a cura dell'Ufficio Accoglienza del Museo. Al centro il racconto delle drammatiche vicende che coinvolsero negli anni '40 alcuni capolavori identitari di Capodimonte come Antea di Parmigianino e la Danae di Tiziano, ormai universalmente considerati simboli dell'arte trafugata dai nazisti. E proprio a queste due celebri opere sono rispettivamente dedicati i podcast di SkyTg24 della fortunata serie Trafug'Arte di John Pedeferri, con una intervista al Direttore del Museo e Real Bosco Eike Schmidt: il primo podcast sarà on line dal 24 gennaio, il secondo dopo due settimane.

Il racconto dell'arte trafugata- Come è noto durante la II guerra mondiale alcune importanti opere dei musei napoletani ricoverate a Montecassino furono 'rastrellate' dai tedeschi e da Spoleto dirottate a Berlino. Con Antea, tra gli altri capolavori di Capodimonte, c'erano anche la Danae di Tiziano (che sembra fosse stata destinata alla camera da letto di Göring) e la Parabola dei Ciechi di Bruegel: sarebbero state il regalo per i 51 anni di Göring e infatti il 12 gennaio 1944 i capolavori sottratti vennero consegnati al feldmaresciallo nella sua residenza estiva di Carinhall. Il 14 Febbraio del 1944 l'abbazia benedettina più antica del mondo veniva rasa al suolo dagli angloamericani.

Quando, dopo poco più di un anno, la guerra per i nazisti precipitò, Göring distrusse l'amata dimora. Antea e le altre opere della sua collezione vennero nascoste nelle miniere di salgemma di Altaussee nei pressi di Salisburgo. Hitler avrebbe voluto distruggere anche le miniere pur di non consegnare il tesoro al nemico ma i minatori non obbedirono. Arrivò quindi il 25 aprile 1945, il 30 aprile Hitler si suicidò e la Germania firmò la resa.

Mesi dopo il ministro italiano dell'istruzione, il napoletano Vincenzo Arangio-Ruiz venne contattato dai monuments men americani: nelle saline erano state ritrovate le opere italiane. Rodolfo Siviero sarà incaricato del recupero. Il 13 agosto del '47 le opere sottratte dai tedeschi tornano in Italia. Siviero si impegnerà poi a ritrovare anche quelle partite per la Germania prima del '43 con un dubbio iter legale, tra queste la Santa Cecilia di Cavallino assegnata a Capodimonte nel 1984.