La Cappella Capece Minutolo, autentico gioiello dell’architettura gotica napoletana, torna a risplendere grazie all’azione di Friends of Naples insieme ad altre importanti testimonianze storico-artistiche custodite nel Duomo di Napoli: il portone di ingresso principale, il portone di ingresso laterale e la cancellata delle Pigne su piazza Sisto Riario Sforza, la lapide della famiglia di Papa Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola e la lapide della Famiglia Dentice di Frasso.
I risultati dei lavori di restauro, realizzati sotto l’alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, sono stati presentati e inaugurati in Duomo (mercoledì 4 giugno) alla presenza delle autorità religiose e civili, dei mecenati, dei restauratori e dei partner che hanno reso possibile questo rilevante progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio cittadino.
Un momento speciale è stato donato dalla benedizione del Mons. Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli.
Alla presentazione sono intervenuti Don Antonio Loffredo Vicepresidente delle Fondazione Napoli C’entro, Don Mimmo Felleca, Don Giacomo Equestre, Rosalia D’Apice e Barbara Balbi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Alessandro Capece Minutolo del Sasso Presidente del patronato gentilizio della famiglia Capece Minutolo, Gerardo Solaro del Borgo e Giuliano Dentice di Frasso per il restauro della lapide Dentice, Marzio Pignatelli di Spinazzola per il restauro della lapide Pignatelli e l’architetto Adriano Caputo autore del progetto di illuminazione della Cappella Capece Minutolo.
Alberto Sifola Presidente di Friends of Naples ha introdotto la presentazione e illustrato gli interventi promossi e realizzati dall’Associazione FoN.
La Cappella Capece Minutolo rappresenta uno degli ambienti più suggestivi e antichi del Duomo, di impianto gotico con interventi che risalgono fino al XIV secolo, un angolo di Medioevo nel cuore della città. Conserva monumenti funebri di straordinario valore, affreschi trecenteschi attribuiti a Montano d’Arezzo e un pregevole pavimento cosmatesco. I lavori, partiti alla fine del 2020, sono stati focalizzati a stabilizzare le superfici degradate, a consolidare alcuni apparati decorativi e a contenere il progredire del degrado in atto, con particolare attenzione ai sepolcri laterali di Orso e Filippo Minutolo, alla pavimentazione, al registro inferiore delle decorazioni parietali, alla realizzazione del progetto illuminotecnico.
Tutti gli interventi sono stati sostenuti dal patronato gentilizio della famiglia Capece Minutolo e dai mecenati Miguel e Ileana Gomez, Alejandro e Martha Gomez, Brett Lloyd, Thomas Dane Gallery, Fondazione Tridama di Brunella Trimarco e Gianfranco D'Amato e da tanti altri Amici di Napoli.
Il restauro della Cappella Capece Minutolo è stato realizzato dal sapiente lavoro de L’Officina Restauro di Diego Ferrara, con la consulenza scientifica del prof. Francesco Esposito, la direzione dei lavori dell’arch. Francesca Bertagnin e con l’assistenza della ditta Del Core Restyling. Le indagini diagnostiche sono state condotte da M.I.D.A. Metodologie d’Indagine per la Diagnostica Artistica di Claudio Falcucci. Il progetto di illuminazione realizzato dall’arch. Adriano Caputo, autore della narrazione luminosa dello spazio – con i suoi collaboratori Giorgia de Rose e Marta Iadecola – è stato possibile grazie al contributo e alla consulenza di LuciOmbre Srl di Roberto Zecchinelli, società specializzata in progettazione illuminotecnica. Insieme hanno individuato l’azienda ILM Lighting di Federico Ognibene per la scelta dei prodotti che potessero integrarsi con rispetto e precisione nell’ambiente della Cappella Capece Minutolo, e Sie srl di Stefano Ciotola per l’installazione.
Accanto alla Cappella, sono stati completati altri restauri fondamentali per la fruizione e la tutela della Cattedrale.
Il grande portone ligneo d’ingresso, risalente al XVI secolo, è stato oggetto di una complessa operazione di recupero curata dai maestri della Dafne Restauri sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, nell’ambito del più ampio progetto del MUDD – Museo Diocesano Diffuso. Il legno, ormai inaridito, è tornato all’antico splendore, le borchie metalliche sono state trattate e gli stemmi della famiglia Capece Minutolo che appaiono sul portone, consolidati.
Restaurato anche il portone laterale su piazza Sisto Riario Sforza, incorniciato da una cornice marmorea e sormontato dalla lunetta raffigurante l’Incoronazione della Vergine, anch’essa sottoposta a un accurato intervento di pulitura e consolidamento.
Sempre su piazza Sisto Riario Sforza, si è concluso il restauro dell’imponente cancellata in ferro e piperno, sormontata da pigne e risalente al XV secolo, un tempo principale accesso alla Cattedrale per i fedeli provenienti da Porta Capuana. L’intervento è stato possibile grazie al generoso sostegno dei mecenati Jan e Joanna Fabre.
Ulteriori lavori hanno interessato due lapidi di grande rilievo storico: quella della famiglia di papa Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola, ubicata nel transetto e databile al XVII secolo, impreziosita da tarsie marmoree e inserti in bronzo come lo stemma della casata ed altri elementi geometrici e fitomorfi; e la lapide della famiglia Dentice del Pesce, del XVIII secolo, posizionata dinanzi alla Sacrestia e restaurata con tecniche tradizionali di intarsio e fissaggio. Entrambe le opere, restituite alla loro originaria ricchezza decorativa, sono state restaurate grazie al contributo diretto delle rispettive famiglie. Si ringrazia Russo Marmi, azienda di antiche tradizioni, per il prezioso lavoro di recupero e restauro.
“Credo profondamente nel valore della collaborazione come leva per la tutela del nostro patrimonio artistico. Questi interventi nel Duomo di Napoli dimostrano quanto sia potente l’unione di forze diverse, tutte animate da uno stesso scopo: custodire la bellezza e tramandarla. In particolare, desidero sottolineare il ruolo delle famiglie storicamente legate a questi luoghi, che con senso di responsabilità hanno scelto di partecipare attivamente alla cura delle memorie dei propri antenati. Insieme alla Curia, alla Soprintendenza, al MUDD, agli artigiani, ai mecenati, ai progettisti e ai partner tecnici, abbiamo formato una comunità concreta e operosa, capace di trasformare un’idea in un gesto collettivo di rinascita. È così che, lavorando fianco a fianco, si restituisce dignità al passato e si costruisce il futuro della nostra città” – ha dichiarato Alberto Sifola, presidente di Friends of Naples.
Con questo nuovo ciclo di interventi, Friends of Naples conferma la propria missione di tutela, promozione e riscoperta del patrimonio artistico di Napoli. Attraverso sinergie tra pubblico e privato, l’associazione continua a restituire alla collettività luoghi simbolici della città, rafforzando il senso di appartenenza e la memoria storica dei napoletani.
FRIENDS OF NAPLES ONLUS
Friends of Naples è un’associazione senza scopo di lucro nata a maggio 2018 dalla volontà di un gruppo di professionisti e amici profondamente legati a Napoli, per promuovere il restauro e la conservazione dei beni artistici della città e del suo inestimabile patrimonio culturale. L’associazione lavora quotidianamente con Soprintendenze, Istituzioni, Archivi, Musei, Istituti di Belle Arti, Accademie e Università attivando buone pratiche di collaborazione tra pubblico e privato.
Tra le iniziative in fase di realizzazione vi è l’ambizioso progetto di restauro del Compianto di Sant’Anna dei Lombardi realizzato da Guido Mazzoni per il quale è ancora in corso la raccolta fondi tramite l’iniziativa “Adotta una statua”.
In collaborazione con il Comune di Napoli ha realizzato interventi sul contemporaneo nella stazione metroarte di Materdei con il coinvolgimento di ANM e Accademia di Belle Arti.
Tra gli ultimi progetti realizzati ricordiamo l’Annunciazione di Francesco Guarino nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli, il restauro dell’affresco della piccola cappella votiva dell’Archivio di Stato e dell’affresco della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dell’Arte della Seta. Ancora, il restauro del Portone di Palazzo San Giacomo e del monumento funebre di Don Pedro Álvarez de Toledo nella Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, gli interventi alla Cella di San Tommaso d’Aquino presso il Convento di San Domenico Maggiore, il recupero dell’Obelisco della Meridiana della Villa Comunale di Napoli. Grazie al contributo del Museo Cappella Sansevero è stata effettuata la messa in sicurezza del coro ligneo della basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone.
di Napoli Magazine
04/06/2025 - 15:31
La Cappella Capece Minutolo, autentico gioiello dell’architettura gotica napoletana, torna a risplendere grazie all’azione di Friends of Naples insieme ad altre importanti testimonianze storico-artistiche custodite nel Duomo di Napoli: il portone di ingresso principale, il portone di ingresso laterale e la cancellata delle Pigne su piazza Sisto Riario Sforza, la lapide della famiglia di Papa Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola e la lapide della Famiglia Dentice di Frasso.
I risultati dei lavori di restauro, realizzati sotto l’alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, sono stati presentati e inaugurati in Duomo (mercoledì 4 giugno) alla presenza delle autorità religiose e civili, dei mecenati, dei restauratori e dei partner che hanno reso possibile questo rilevante progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio cittadino.
Un momento speciale è stato donato dalla benedizione del Mons. Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli.
Alla presentazione sono intervenuti Don Antonio Loffredo Vicepresidente delle Fondazione Napoli C’entro, Don Mimmo Felleca, Don Giacomo Equestre, Rosalia D’Apice e Barbara Balbi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, Alessandro Capece Minutolo del Sasso Presidente del patronato gentilizio della famiglia Capece Minutolo, Gerardo Solaro del Borgo e Giuliano Dentice di Frasso per il restauro della lapide Dentice, Marzio Pignatelli di Spinazzola per il restauro della lapide Pignatelli e l’architetto Adriano Caputo autore del progetto di illuminazione della Cappella Capece Minutolo.
Alberto Sifola Presidente di Friends of Naples ha introdotto la presentazione e illustrato gli interventi promossi e realizzati dall’Associazione FoN.
La Cappella Capece Minutolo rappresenta uno degli ambienti più suggestivi e antichi del Duomo, di impianto gotico con interventi che risalgono fino al XIV secolo, un angolo di Medioevo nel cuore della città. Conserva monumenti funebri di straordinario valore, affreschi trecenteschi attribuiti a Montano d’Arezzo e un pregevole pavimento cosmatesco. I lavori, partiti alla fine del 2020, sono stati focalizzati a stabilizzare le superfici degradate, a consolidare alcuni apparati decorativi e a contenere il progredire del degrado in atto, con particolare attenzione ai sepolcri laterali di Orso e Filippo Minutolo, alla pavimentazione, al registro inferiore delle decorazioni parietali, alla realizzazione del progetto illuminotecnico.
Tutti gli interventi sono stati sostenuti dal patronato gentilizio della famiglia Capece Minutolo e dai mecenati Miguel e Ileana Gomez, Alejandro e Martha Gomez, Brett Lloyd, Thomas Dane Gallery, Fondazione Tridama di Brunella Trimarco e Gianfranco D'Amato e da tanti altri Amici di Napoli.
Il restauro della Cappella Capece Minutolo è stato realizzato dal sapiente lavoro de L’Officina Restauro di Diego Ferrara, con la consulenza scientifica del prof. Francesco Esposito, la direzione dei lavori dell’arch. Francesca Bertagnin e con l’assistenza della ditta Del Core Restyling. Le indagini diagnostiche sono state condotte da M.I.D.A. Metodologie d’Indagine per la Diagnostica Artistica di Claudio Falcucci. Il progetto di illuminazione realizzato dall’arch. Adriano Caputo, autore della narrazione luminosa dello spazio – con i suoi collaboratori Giorgia de Rose e Marta Iadecola – è stato possibile grazie al contributo e alla consulenza di LuciOmbre Srl di Roberto Zecchinelli, società specializzata in progettazione illuminotecnica. Insieme hanno individuato l’azienda ILM Lighting di Federico Ognibene per la scelta dei prodotti che potessero integrarsi con rispetto e precisione nell’ambiente della Cappella Capece Minutolo, e Sie srl di Stefano Ciotola per l’installazione.
Accanto alla Cappella, sono stati completati altri restauri fondamentali per la fruizione e la tutela della Cattedrale.
Il grande portone ligneo d’ingresso, risalente al XVI secolo, è stato oggetto di una complessa operazione di recupero curata dai maestri della Dafne Restauri sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, nell’ambito del più ampio progetto del MUDD – Museo Diocesano Diffuso. Il legno, ormai inaridito, è tornato all’antico splendore, le borchie metalliche sono state trattate e gli stemmi della famiglia Capece Minutolo che appaiono sul portone, consolidati.
Restaurato anche il portone laterale su piazza Sisto Riario Sforza, incorniciato da una cornice marmorea e sormontato dalla lunetta raffigurante l’Incoronazione della Vergine, anch’essa sottoposta a un accurato intervento di pulitura e consolidamento.
Sempre su piazza Sisto Riario Sforza, si è concluso il restauro dell’imponente cancellata in ferro e piperno, sormontata da pigne e risalente al XV secolo, un tempo principale accesso alla Cattedrale per i fedeli provenienti da Porta Capuana. L’intervento è stato possibile grazie al generoso sostegno dei mecenati Jan e Joanna Fabre.
Ulteriori lavori hanno interessato due lapidi di grande rilievo storico: quella della famiglia di papa Innocenzo XII Pignatelli di Spinazzola, ubicata nel transetto e databile al XVII secolo, impreziosita da tarsie marmoree e inserti in bronzo come lo stemma della casata ed altri elementi geometrici e fitomorfi; e la lapide della famiglia Dentice del Pesce, del XVIII secolo, posizionata dinanzi alla Sacrestia e restaurata con tecniche tradizionali di intarsio e fissaggio. Entrambe le opere, restituite alla loro originaria ricchezza decorativa, sono state restaurate grazie al contributo diretto delle rispettive famiglie. Si ringrazia Russo Marmi, azienda di antiche tradizioni, per il prezioso lavoro di recupero e restauro.
“Credo profondamente nel valore della collaborazione come leva per la tutela del nostro patrimonio artistico. Questi interventi nel Duomo di Napoli dimostrano quanto sia potente l’unione di forze diverse, tutte animate da uno stesso scopo: custodire la bellezza e tramandarla. In particolare, desidero sottolineare il ruolo delle famiglie storicamente legate a questi luoghi, che con senso di responsabilità hanno scelto di partecipare attivamente alla cura delle memorie dei propri antenati. Insieme alla Curia, alla Soprintendenza, al MUDD, agli artigiani, ai mecenati, ai progettisti e ai partner tecnici, abbiamo formato una comunità concreta e operosa, capace di trasformare un’idea in un gesto collettivo di rinascita. È così che, lavorando fianco a fianco, si restituisce dignità al passato e si costruisce il futuro della nostra città” – ha dichiarato Alberto Sifola, presidente di Friends of Naples.
Con questo nuovo ciclo di interventi, Friends of Naples conferma la propria missione di tutela, promozione e riscoperta del patrimonio artistico di Napoli. Attraverso sinergie tra pubblico e privato, l’associazione continua a restituire alla collettività luoghi simbolici della città, rafforzando il senso di appartenenza e la memoria storica dei napoletani.
FRIENDS OF NAPLES ONLUS
Friends of Naples è un’associazione senza scopo di lucro nata a maggio 2018 dalla volontà di un gruppo di professionisti e amici profondamente legati a Napoli, per promuovere il restauro e la conservazione dei beni artistici della città e del suo inestimabile patrimonio culturale. L’associazione lavora quotidianamente con Soprintendenze, Istituzioni, Archivi, Musei, Istituti di Belle Arti, Accademie e Università attivando buone pratiche di collaborazione tra pubblico e privato.
Tra le iniziative in fase di realizzazione vi è l’ambizioso progetto di restauro del Compianto di Sant’Anna dei Lombardi realizzato da Guido Mazzoni per il quale è ancora in corso la raccolta fondi tramite l’iniziativa “Adotta una statua”.
In collaborazione con il Comune di Napoli ha realizzato interventi sul contemporaneo nella stazione metroarte di Materdei con il coinvolgimento di ANM e Accademia di Belle Arti.
Tra gli ultimi progetti realizzati ricordiamo l’Annunciazione di Francesco Guarino nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli, il restauro dell’affresco della piccola cappella votiva dell’Archivio di Stato e dell’affresco della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dell’Arte della Seta. Ancora, il restauro del Portone di Palazzo San Giacomo e del monumento funebre di Don Pedro Álvarez de Toledo nella Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, gli interventi alla Cella di San Tommaso d’Aquino presso il Convento di San Domenico Maggiore, il recupero dell’Obelisco della Meridiana della Villa Comunale di Napoli. Grazie al contributo del Museo Cappella Sansevero è stata effettuata la messa in sicurezza del coro ligneo della basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone.