Durante gli Short Film Days, verrà presentata la nuova edizione del contest “La realtà che NON esiste”. Un'iniziativa lanciata da One More Pictures con Rai Cinema, rivolta a giovani sceneggiatori under 35, con l'obiettivo di esplorare nuovi linguaggi narrativi e digitali.
Il concorso invita i partecipanti a sviluppare storie che riflettano su tematiche sociali di grande rilevanza legate all’uso delle tecnologie e dei social media. Il Il progetto vincitore del contest verrà realizzato da One More Pictures e Rai Cinema con un lancio multipiattaforma.
I progetti lineari, frutto delle precedenti sei edizioni, sono stati presentati come eventi speciali alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e sono disponibili su RaiPlay, mentre le versioni VR sull’app Rai Cinema Channel VR.
Ogni edizione del contest affronta argomenti attuali e cruciali, come il cyberbullismo, il sextortion e l’educazione sentimentale nell’era digitale.
Il concorso mira non solo a scoprire nuovi talenti, ma anche a creare un impatto sociale, invitando alla riflessione e al dibattito.
Tema della settima edizione:
“Io, nessuno o centomila”
Ispirato al romanzo di Luigi Pirandello “Io, nessuno o centomila”, il tema di questa edizione invita i giovani sceneggiatori a riflettere sulla frammentazione dell’identità nell’era digitale (IDD). Nel mondo online, le persone spesso assumono identità multiple e false versioni di sé per motivi diversi: per proteggere la propria privacy, per esplorare nuovi lati della propria personalità, per ingannare o manipolare gli altri. La frammentazione digitale riflette l’idea pirandelliana secondo cui l’identità di una persona non è mai unica, ma percepita in molteplici modi dagli altri, fino a rendere difficile riconoscere chi siamo realmente.
Attraverso la narrativa cinematografica e l’utilizzo di tecnologie transmediali, i partecipanti sono invitati a raccontare storie che esplorino le trappole delle false identità digitali, la perdita dell’autenticità e i pericoli dell’inganno online. Io, nessuno o centomila offre ai giovani sceneggiatori l’opportunità di indagare le conseguenze di vivere una vita frammentata tra realtà e finzione, evidenziando il rischio di perdere il controllo sulla propria immagine e sull'idea di sé stessi.
Le storie possono toccare temi come il cyberbullismo, le relazioni disfunzionali, il sabotaggio emotivo e il danno psicologico causato dalla frammentazione delle identità digitali. Come in "Io, nessuno e centomila", anche qui le molteplici versioni di sé portano alla perdita di una definizione chiara dell’identità.
di Napoli Magazine
14/10/2024 - 11:33
Durante gli Short Film Days, verrà presentata la nuova edizione del contest “La realtà che NON esiste”. Un'iniziativa lanciata da One More Pictures con Rai Cinema, rivolta a giovani sceneggiatori under 35, con l'obiettivo di esplorare nuovi linguaggi narrativi e digitali.
Il concorso invita i partecipanti a sviluppare storie che riflettano su tematiche sociali di grande rilevanza legate all’uso delle tecnologie e dei social media. Il Il progetto vincitore del contest verrà realizzato da One More Pictures e Rai Cinema con un lancio multipiattaforma.
I progetti lineari, frutto delle precedenti sei edizioni, sono stati presentati come eventi speciali alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e sono disponibili su RaiPlay, mentre le versioni VR sull’app Rai Cinema Channel VR.
Ogni edizione del contest affronta argomenti attuali e cruciali, come il cyberbullismo, il sextortion e l’educazione sentimentale nell’era digitale.
Il concorso mira non solo a scoprire nuovi talenti, ma anche a creare un impatto sociale, invitando alla riflessione e al dibattito.
Tema della settima edizione:
“Io, nessuno o centomila”
Ispirato al romanzo di Luigi Pirandello “Io, nessuno o centomila”, il tema di questa edizione invita i giovani sceneggiatori a riflettere sulla frammentazione dell’identità nell’era digitale (IDD). Nel mondo online, le persone spesso assumono identità multiple e false versioni di sé per motivi diversi: per proteggere la propria privacy, per esplorare nuovi lati della propria personalità, per ingannare o manipolare gli altri. La frammentazione digitale riflette l’idea pirandelliana secondo cui l’identità di una persona non è mai unica, ma percepita in molteplici modi dagli altri, fino a rendere difficile riconoscere chi siamo realmente.
Attraverso la narrativa cinematografica e l’utilizzo di tecnologie transmediali, i partecipanti sono invitati a raccontare storie che esplorino le trappole delle false identità digitali, la perdita dell’autenticità e i pericoli dell’inganno online. Io, nessuno o centomila offre ai giovani sceneggiatori l’opportunità di indagare le conseguenze di vivere una vita frammentata tra realtà e finzione, evidenziando il rischio di perdere il controllo sulla propria immagine e sull'idea di sé stessi.
Le storie possono toccare temi come il cyberbullismo, le relazioni disfunzionali, il sabotaggio emotivo e il danno psicologico causato dalla frammentazione delle identità digitali. Come in "Io, nessuno e centomila", anche qui le molteplici versioni di sé portano alla perdita di una definizione chiara dell’identità.