Cultura & Gossip
LA CONFERMA - Silvia Nicolis eletta vicepresidente di Museimpresa
20.05.2022 13:03 di Napoli Magazine

Nel corso dell’Assemblea annuale di Museimpresa, l’Associazione dei Musei e degli Archivi d’Impresa, tenutasi nelle sale dell’Unione Industriali Torino, Antonio Calabrò è stato riconfermato per la carica di Presidente, inaugurando così il secondo mandato. Alla vicepresidenza sono stati chiamati Silvia Nicolis (Museo Nicolis), Marco Amato (Museo e Archivio Storico Lavazza), Carolina Lussana (Fondazione Dalmine) e Lucia Nardi (Archivio Storico Eni).

 

Silvia Nicolis, Presidente dell’omonimo museo, rinnova così il proprio impegno nell’Associazione che valorizza il patrimonio industriale e culturale italiano. Alla sua esperienza imprenditoriale nel Gruppo Lamacart, azienda di famiglia leader nel recupero e nella lavorazione della carta da macero, si aggiungono incarichi di prestigio nelle pubbliche istituzioni: è membro della Giunta della Camera di Commercio di Verona per il settore industria e delegata al turismo.

Il Museo Nicolis, affidato alla sua gestione sin dall’apertura, è oggi un punto di riferimento a livello internazionale, il cui riconoscimento gli deriva dall’attribuzione dei piu` prestigiosi premi nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year a The Historic Motoring Awards e RuoteclassicheBest in Classic – Museo dell’Anno”.

 

Nel Consiglio Direttivo figurano rappresentanti di prestigiose aziende e istituzioni italiane come Antonio Alunni (Gruppo Cultura di Confindustria), Francesca Appiani (Museo Alessi), Andrea Belli (Archivio Storico Barilla), Ilaria Catastini (Fondazione Maire Tecnimont), Paolo Cavallo (Galleria Campari), Primo Ferrari (Archivio Storico SDF e Museo SAME), Barbara Foglia (MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali), Chiara Ganz (Archivio Storico e Heritage Lab Italgas), Raffaella Luglini (Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine), Lorenza Luti (Kartell Museo), Monica Passerini (Museo Ducati), Stefania Ricci (Museo Salvatore Ferragamo), Anna Scudellari (Casa Martini), Fabrizio Trisoglio (Fondazione AEM – Gruppo A2A), Ilaria Tronchetti Provera (Fondazione Pirelli), Francesco Vena (Museo Amaro Lucano), Annalisa Zagni (Fondazione FILA Museum) e Giulia Zamagni (CUBO Museo d’Impresa del Gruppo Unipol).

 

“Sono onorata di poter dare continuità al mio percorso in questo importante network, unico nel suo genere a livello europeo” afferma Silvia Nicolis “è una grande opportunità quella di poter accrescere concretamente la competitività delle nostre imprese attraverso un sistema associativo che ne riconosce il valore territoriale, storico ed identitario, anche alla luce dei nuovi equilibri competitivi internazionali “ prosegue Nicolis  “d’altra parte la crescita economica di un Paese passa anche attraverso la cultura d’impresa ed il ruolo sociale, economico e civile che ogni azienda ricopre”.

 

Proprio in un periodo di incertezze e di difficolta geopolitiche, economiche e sociali si apprezza particolarmente il valore generato dalla cultura e, in questo caso, dalla cultura che nasce dall’’impresa. Il “fare, fare bene e fare del bene”, la trasmissione della conoscenza, l’attitudine al confronto e al dialogo, il senso di responsabilità per lo sviluppo sostenibile sono valori forti, universali, in grado di guidare persone e aziende fuori dalle crisi. La missione di Museimpresa, lavorare sulla relazione tra memoria e futuro, tra conoscenze storiche e innovazione, è dunque ancora più importante e strategica. Da attori sociali e culturali positivi, intendiamo, con tutti i nostri iscritti e sostenitori istituzionali, essere portavoce della crescita economica, culturale e civile dei nostri territori, anche e soprattutto mettendo in rete l’intraprendenza e la cultura politecnica. Un capitale sociale che genera valore sia aziendale che di comunità, come dimostra anche lo studio del Politecnico di Milano che abbiamo presentato oggi. Questa ricerca sarà riferimento essenziale delle strategie del nuovo Consiglio di Museimpresa e delle nostre attività” dichiara Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa.

  

Gli altri vicepresidenti:

Marco Amato è Direttore del Museo e Archivio Storico Lavazza, è stato Direttore del Museo Mondo Milan e Responsabile di Casa Milan. Ha realizzato mostre e progetti culturali per musei e fondazioni, tra cui la Triennale di Milano. È attivo nella direzione artistica di grandi eventi, tra cui il Kals’Art Festival di Palermo, il Premio Takunda del CESVI di Bergamo e il LED Festival di Milano.

Carolina Lussana  studiosa di storia d’impresa, autrice di volumi e saggi su associazioni industriali e imprenditori e docente universitaria, è vicepresidente di AIPAI. Dal 1997 ha sviluppato e dato vita al progetto che ha condotto alla nascita, nel 1999, per iniziativa di Tenaris, della Fondazione Dalmine che tuttora dirige insieme al Techint Group Archive Center di Buenos Aires.

Lucia Nardi è laureata in storia, ha conseguito il diploma di archivistica presso la scuola dell’Archivio di Stato di Torino e proprio a Torino ha cominciato a muovere i primi passi nell’ambito degli archivi d’impresa. Una lunga collaborazione con l’Archivio Storico Fiat, Telecom Italia e con archivi di piccole realtà imprenditoriali. Dal 2003 è responsabile dell’Unità Cultura d’Impresa e dell’Archivio Storico di Eni S.p.A.

 

Sono state inoltre definite le aree di azione secondo cui la rete associativa svilupperà le attività del prossimo triennio: la promozione e diffusione della cultura d’impresa, le relazioni esterne e istituzionali, le attività di rete rivolte agli associati, a cominciare dalla formazione, la comunicazione e lo sviluppo associativo.

 

GLI ULTIMI TRE ANNI

All’inizio del 2019 gli associati erano 82. Oggi a maggio 2022 si contano 118 realtà, tra soci e sostenitori istituzionali, che si impegnano a conservare e valorizzare il proprio patrimonio industriale e culturale, mettendolo a disposizione della collettività e valorizzando il legame con i territori e le comunità di appartenenza. A livello nazionale, i soci di Museimpresa sono cresciuti così del 40%.

LA RICERCA CON L’OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI DEL POLITECNICO DI MILANO

Dimostrare e misurare il ruolo attivo di musei e archivi di impresa nella creazione di valore aziendale: è l’obiettivo della ricerca presentata nel corso dell’Assemblea di Museimpresa e realizzata dal tavolo di lavoro costituito con l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano.

Dallo studio emerge in maniera evidente che i musei e gli archivi di impresa sono realtà ibride, istituzioni culturali ma anche asset di competitività che partecipano ai processi di creazione del valore in azienda. L’archivio o il museo d’impresa può essere infatti fonte di ispirazione di innovazione di prodotto in azienda: è uno degli esempi di beneficio riscontrati nell’indagine, il supporto al processo di innovazione, attraverso materiali come bozzetti, brevetti e prototipi.

Un altro highlight fondamentale rilevato dalla ricerca è che il museo e l’archivio di impresa sono capaci di generare una plusvalenza rispetto alle risorse allocate dall’azienda. Per esempio, nell’area del marketing e della comunicazione, basti pensare che queste istituzioni con le loro attività di visite guidate, accompagnano il pubblico alla conoscenza del brand e possono fidelizzarlo attraverso il racconto della storia e dell’evoluzione aziendale. O per l’area legale, attraverso l’attività di preparazione di documentazione a supporto di controversie legali relativi a tutela della proprietà intellettuale e dei marchi dell’azienda.
 

Museo Nicolis
press@museonicolis.com  Mob. +39 348 0702303

Follow us on  Instagram | Facebook | Twitter | Linkedin  Social board @museonicolis

 

Nota per la redazione

 

Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year  a The Historic Motoring Awards a Londra e del Ruoteclassiche “Best in  Classic – Museo dell’Anno”, il gran galà del motorismo storico più ambito nel panorama dell’automobilismo. Ulteriore testimonianza del valore delle sue collezioni viene sancito con l’entrata di Villafranca nel circuito Città dei Motori, la rete che unisce i 27 Comuni italiani, che propongono il meglio del nostro Paese in questo campo assieme a brand internazionali come Pagani, Lamborghini, Ferrari, con cui collaboriamo attivamente. La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in dieci diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente.

 

Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeronautica, oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici. Un percorso nella storia del Novecento fra storie, stili di vita, sport e miti nei diversi periodi storici. L’opportunità di conoscere i nostri tesori che compongono le dieci prestigiose collezioni: ore speciali per ricaricarsi, pronti a tornare alle occupazioni quotidiane con un’esperienza unica nel proprio bagaglio.  Impossibile non rimanere sorpresi e affascinati da oggetti e opere d’arte che l’ingegno dell’uomo ha saputo creare.

 

Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa.  Concetti di “raccolta e riutilizzo” che hanno guidato la crescita del Gruppo Lamacart, sono gli stessi che hanno alimentato la passione di Luciano per il collezionismo, consentendogli di percepire il pregio di raffinati prodotti al momento dimenticati e ritenuti senza valore.

 

Il talento del suo Fondatore spiega solo in parte il successo del Museo Nicolis; alla base della sua affermazione c’è la gestione imprenditoriale della struttura affidata a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano, che ha puntato sulla promozione della cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del territorio, esprimendo appieno la propria vocazione imprenditoriale. Silvia Nicolis ricopre il ruolo di vice presidente di , l’associazione che fa capo ad Assolombarda e Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana. È inoltre membro di Giunta di Camera di Commercio Verona con delega al Turismo e componente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria nazionale.

ULTIMISSIME CULTURA & GOSSIP
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LA CONFERMA - Silvia Nicolis eletta vicepresidente di Museimpresa

di Napoli Magazine

20/05/2022 - 13:03

Nel corso dell’Assemblea annuale di Museimpresa, l’Associazione dei Musei e degli Archivi d’Impresa, tenutasi nelle sale dell’Unione Industriali Torino, Antonio Calabrò è stato riconfermato per la carica di Presidente, inaugurando così il secondo mandato. Alla vicepresidenza sono stati chiamati Silvia Nicolis (Museo Nicolis), Marco Amato (Museo e Archivio Storico Lavazza), Carolina Lussana (Fondazione Dalmine) e Lucia Nardi (Archivio Storico Eni).

 

Silvia Nicolis, Presidente dell’omonimo museo, rinnova così il proprio impegno nell’Associazione che valorizza il patrimonio industriale e culturale italiano. Alla sua esperienza imprenditoriale nel Gruppo Lamacart, azienda di famiglia leader nel recupero e nella lavorazione della carta da macero, si aggiungono incarichi di prestigio nelle pubbliche istituzioni: è membro della Giunta della Camera di Commercio di Verona per il settore industria e delegata al turismo.

Il Museo Nicolis, affidato alla sua gestione sin dall’apertura, è oggi un punto di riferimento a livello internazionale, il cui riconoscimento gli deriva dall’attribuzione dei piu` prestigiosi premi nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year a The Historic Motoring Awards e RuoteclassicheBest in Classic – Museo dell’Anno”.

 

Nel Consiglio Direttivo figurano rappresentanti di prestigiose aziende e istituzioni italiane come Antonio Alunni (Gruppo Cultura di Confindustria), Francesca Appiani (Museo Alessi), Andrea Belli (Archivio Storico Barilla), Ilaria Catastini (Fondazione Maire Tecnimont), Paolo Cavallo (Galleria Campari), Primo Ferrari (Archivio Storico SDF e Museo SAME), Barbara Foglia (MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali), Chiara Ganz (Archivio Storico e Heritage Lab Italgas), Raffaella Luglini (Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine), Lorenza Luti (Kartell Museo), Monica Passerini (Museo Ducati), Stefania Ricci (Museo Salvatore Ferragamo), Anna Scudellari (Casa Martini), Fabrizio Trisoglio (Fondazione AEM – Gruppo A2A), Ilaria Tronchetti Provera (Fondazione Pirelli), Francesco Vena (Museo Amaro Lucano), Annalisa Zagni (Fondazione FILA Museum) e Giulia Zamagni (CUBO Museo d’Impresa del Gruppo Unipol).

 

“Sono onorata di poter dare continuità al mio percorso in questo importante network, unico nel suo genere a livello europeo” afferma Silvia Nicolis “è una grande opportunità quella di poter accrescere concretamente la competitività delle nostre imprese attraverso un sistema associativo che ne riconosce il valore territoriale, storico ed identitario, anche alla luce dei nuovi equilibri competitivi internazionali “ prosegue Nicolis  “d’altra parte la crescita economica di un Paese passa anche attraverso la cultura d’impresa ed il ruolo sociale, economico e civile che ogni azienda ricopre”.

 

Proprio in un periodo di incertezze e di difficolta geopolitiche, economiche e sociali si apprezza particolarmente il valore generato dalla cultura e, in questo caso, dalla cultura che nasce dall’’impresa. Il “fare, fare bene e fare del bene”, la trasmissione della conoscenza, l’attitudine al confronto e al dialogo, il senso di responsabilità per lo sviluppo sostenibile sono valori forti, universali, in grado di guidare persone e aziende fuori dalle crisi. La missione di Museimpresa, lavorare sulla relazione tra memoria e futuro, tra conoscenze storiche e innovazione, è dunque ancora più importante e strategica. Da attori sociali e culturali positivi, intendiamo, con tutti i nostri iscritti e sostenitori istituzionali, essere portavoce della crescita economica, culturale e civile dei nostri territori, anche e soprattutto mettendo in rete l’intraprendenza e la cultura politecnica. Un capitale sociale che genera valore sia aziendale che di comunità, come dimostra anche lo studio del Politecnico di Milano che abbiamo presentato oggi. Questa ricerca sarà riferimento essenziale delle strategie del nuovo Consiglio di Museimpresa e delle nostre attività” dichiara Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa.

  

Gli altri vicepresidenti:

Marco Amato è Direttore del Museo e Archivio Storico Lavazza, è stato Direttore del Museo Mondo Milan e Responsabile di Casa Milan. Ha realizzato mostre e progetti culturali per musei e fondazioni, tra cui la Triennale di Milano. È attivo nella direzione artistica di grandi eventi, tra cui il Kals’Art Festival di Palermo, il Premio Takunda del CESVI di Bergamo e il LED Festival di Milano.

Carolina Lussana  studiosa di storia d’impresa, autrice di volumi e saggi su associazioni industriali e imprenditori e docente universitaria, è vicepresidente di AIPAI. Dal 1997 ha sviluppato e dato vita al progetto che ha condotto alla nascita, nel 1999, per iniziativa di Tenaris, della Fondazione Dalmine che tuttora dirige insieme al Techint Group Archive Center di Buenos Aires.

Lucia Nardi è laureata in storia, ha conseguito il diploma di archivistica presso la scuola dell’Archivio di Stato di Torino e proprio a Torino ha cominciato a muovere i primi passi nell’ambito degli archivi d’impresa. Una lunga collaborazione con l’Archivio Storico Fiat, Telecom Italia e con archivi di piccole realtà imprenditoriali. Dal 2003 è responsabile dell’Unità Cultura d’Impresa e dell’Archivio Storico di Eni S.p.A.

 

Sono state inoltre definite le aree di azione secondo cui la rete associativa svilupperà le attività del prossimo triennio: la promozione e diffusione della cultura d’impresa, le relazioni esterne e istituzionali, le attività di rete rivolte agli associati, a cominciare dalla formazione, la comunicazione e lo sviluppo associativo.

 

GLI ULTIMI TRE ANNI

All’inizio del 2019 gli associati erano 82. Oggi a maggio 2022 si contano 118 realtà, tra soci e sostenitori istituzionali, che si impegnano a conservare e valorizzare il proprio patrimonio industriale e culturale, mettendolo a disposizione della collettività e valorizzando il legame con i territori e le comunità di appartenenza. A livello nazionale, i soci di Museimpresa sono cresciuti così del 40%.

LA RICERCA CON L’OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI DEL POLITECNICO DI MILANO

Dimostrare e misurare il ruolo attivo di musei e archivi di impresa nella creazione di valore aziendale: è l’obiettivo della ricerca presentata nel corso dell’Assemblea di Museimpresa e realizzata dal tavolo di lavoro costituito con l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano.

Dallo studio emerge in maniera evidente che i musei e gli archivi di impresa sono realtà ibride, istituzioni culturali ma anche asset di competitività che partecipano ai processi di creazione del valore in azienda. L’archivio o il museo d’impresa può essere infatti fonte di ispirazione di innovazione di prodotto in azienda: è uno degli esempi di beneficio riscontrati nell’indagine, il supporto al processo di innovazione, attraverso materiali come bozzetti, brevetti e prototipi.

Un altro highlight fondamentale rilevato dalla ricerca è che il museo e l’archivio di impresa sono capaci di generare una plusvalenza rispetto alle risorse allocate dall’azienda. Per esempio, nell’area del marketing e della comunicazione, basti pensare che queste istituzioni con le loro attività di visite guidate, accompagnano il pubblico alla conoscenza del brand e possono fidelizzarlo attraverso il racconto della storia e dell’evoluzione aziendale. O per l’area legale, attraverso l’attività di preparazione di documentazione a supporto di controversie legali relativi a tutela della proprietà intellettuale e dei marchi dell’azienda.
 

Museo Nicolis
press@museonicolis.com  Mob. +39 348 0702303

Follow us on  Instagram | Facebook | Twitter | Linkedin  Social board @museonicolis

 

Nota per la redazione

 

Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year  a The Historic Motoring Awards a Londra e del Ruoteclassiche “Best in  Classic – Museo dell’Anno”, il gran galà del motorismo storico più ambito nel panorama dell’automobilismo. Ulteriore testimonianza del valore delle sue collezioni viene sancito con l’entrata di Villafranca nel circuito Città dei Motori, la rete che unisce i 27 Comuni italiani, che propongono il meglio del nostro Paese in questo campo assieme a brand internazionali come Pagani, Lamborghini, Ferrari, con cui collaboriamo attivamente. La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in dieci diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente.

 

Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeronautica, oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici. Un percorso nella storia del Novecento fra storie, stili di vita, sport e miti nei diversi periodi storici. L’opportunità di conoscere i nostri tesori che compongono le dieci prestigiose collezioni: ore speciali per ricaricarsi, pronti a tornare alle occupazioni quotidiane con un’esperienza unica nel proprio bagaglio.  Impossibile non rimanere sorpresi e affascinati da oggetti e opere d’arte che l’ingegno dell’uomo ha saputo creare.

 

Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa.  Concetti di “raccolta e riutilizzo” che hanno guidato la crescita del Gruppo Lamacart, sono gli stessi che hanno alimentato la passione di Luciano per il collezionismo, consentendogli di percepire il pregio di raffinati prodotti al momento dimenticati e ritenuti senza valore.

 

Il talento del suo Fondatore spiega solo in parte il successo del Museo Nicolis; alla base della sua affermazione c’è la gestione imprenditoriale della struttura affidata a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano, che ha puntato sulla promozione della cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del territorio, esprimendo appieno la propria vocazione imprenditoriale. Silvia Nicolis ricopre il ruolo di vice presidente di , l’associazione che fa capo ad Assolombarda e Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana. È inoltre membro di Giunta di Camera di Commercio Verona con delega al Turismo e componente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria nazionale.