La seconda parte di AstraDoc entra nel vivo con Antonietta De Lillo, protagonista della prossima tappa della rassegna di documentari di Arci Movie che anima il cinema Academy Astra di Napoli. Venerdì 7 marzo 2025 alle 20:30 arriva sul grande schermo della sala di via Mezzocannone “L’occhio della gallina”, film selezionato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori e di Isola Edipo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, ora in lizza come Miglior Documentario nella sezione “Cinema Cultura Spettacolo” dei Nastri d'Argento e nella shortlist Documentari ai David di Donatello. La regista sarà in sala per presentare il film con Daniele Sepe, che ha realizzato le musiche, e Elisabetta Giannini, che ha realizzato il montaggio. Gina Annunziata, Coordinatrice della Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, dialogherà con loro insieme al curatore Antonio Borrelli.
L’opera è l'autoritratto cinematografico della regista Antonietta De Lillo relegata ai margini dell'industria cinematografica dopo un contenzioso giudiziario legato alla distribuzione del suo film di maggior successo che avrebbe potuto consacrarla al grande pubblico. Il racconto della vita pubblica della protagonista - attraverso interviste, ricostruzioni e archivi personali, cinematografici e televisivi - mostra le difficoltà di chi va controcorrente e la creatività e la resistenza necessarie a reinventarsi con i mezzi a propria disposizione. Il film è un racconto che suggerisce metodi per superare l'isolamento celebrando il cinema nel suo ruolo comunitario, culturale e politico.
“L'Occhio della Gallina vive dell'emozione di trovarmi dall'altra parte della telecamera per la prima volta nella mia carriera. La narrazione è in bilico tra memoria e presente, realtà e immaginario, per questo ho scelto un linguaggio ibrido tra finzione e cinema del reale. La forma cinematografica dell'autoritratto mi permette di porre l'emotività in primo piano, anche rispetto ai fatti, seppur violenti e unici nel panorama cinematografico, che hanno caratterizzato i miei ultimi vent'anni di carriera. La particolarità del film è da una parte la ricostruzione delle tappe più importanti di una lunga battaglia giudiziaria che si è svolta dentro e fuori le aule del tribunale, dall'altra la forza di un racconto dal vero, che non è una storia chiusa ma ancora in divenire, dove tutto ancora sta accadendo e può accadere, davanti allo sguardo dello spettatore”, dalle note di regia.
AstraDoc proseguirà fino in primavera. Il 14 marzo in prima visione in città arriva “L’eco dei fiori sommersi” opera prima di Rosa Maietta, selezionata a Fillmmaker Festival 2024, tutta oniricamente incentrata su racconti al femminile che emergono dall’Archivio di Stato di Napoli. Si prosegue il 21 marzo con una doppia proiezione alla presenza degli autori, alle ore 19 “Oltre Ischia” di Luca Ciriello, un affresco anomalo dell’umanità dell’isola premiato all’ultimo Laceno d’oro, e alle ore 21 con “Alan” di Luca Lanzano, biopic che ripercorre la vita e gli ultimi anni del compianto Alan Wurzburger. Il 28 marzo alle 20.30 torna il cinema internazionale con una prima visione dedicata alla Palestina che ha scosso le coscienze di molti, “From Ground Zero”, film collettivo in selezione tra gli altri a Toronto Film Festival, girato a Gaza e ideato dal cineasta Rashid Masharawi, a cui si affiancherà anche un momento di attenzione per la vicenda del regista palestinese Abdallah Motan, arrestato di recente in Israele e di cui verrà proiettato il corto “Deferred Reclaim” prodotto da Qamat. Il 4 aprile altra serata doppia nel segno di Napoli con tanti ospiti a partire dalle 19.00 con la proiezione di “Dadapolis” di Carlo Luglio e Fabio Gargano, un caleidoscopico ritratto della città che esplora le sue tracce artistiche, proveniente anch’esso dalle ultime Giornate degli autori, e alle 21.00 “L’oro del Cam(m)ino” di Nathalie Rossetti e Turi Finocchiario, anteprima italiana, dopo la selezione al Millenium Festival di Bruxelles, di un racconto sull’importante esperienza di una comunità di recupero dalle dipendenze presente sul Monte Faito. Il giorno dopo, sabato 5 aprile, arriva un evento speciale con “Samp” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, film on the road, racconta la storia di Samp, killer di professione, ingaggiato da un potente presidente per uccidere i tradizionalisti. Saranno in sala i due registi. AstraDoc chiuderà poi l’11 aprile con un doppio appuntamento. Si parte alle ore 19 con “I mastri” di Daniele De Michele sul mondo dell’artigianato italiano ormai in via d’estinzione. Poi un’altra proiezione alle 21 con “Il vangelo secondo Ciretta” di Caroline von der Tann, selezionata a festival importanti quali Salonicco, Cracovia, Monaco e poi Biografilm di Bologna, un ritratto emozionante di vite nascoste che si incrociano nel pieno centro storico di Napoli tra turismo e gentrificazione.
“Finora la XV edizione di AstraDoc – spiega Antonio Borrelli – ha registrato un grande successo di pubblico, un caloroso riscontro alla proposta articolata, per stili e linguaggi, che cerchiamo ogni di anno di offrire alla città. Nella seconda parte della rassegna avremo un focus ampio sul documentario napoletano, dando spazio in rassegna a numerose opere di autori e autrici affermati nonché di talenti emergenti quali Antonietta De Lillo, Carlo Luglio, Fabio Gargano, Rosa Maietta, Luca Lanzano Luca e Luca Ciriello. La vivida produzione di cinema del reale nella nostra città testimonia il grande fermento di questi anni, la nostra volontà è di mostrare come tale produzione locale possa avere sempre più anche una dimensione internazionale, se supportato anche delle istituzioni. Non mancheranno nel programma di AstraDoc serate con grandi opere mondiali, con l’esclusiva in rassegna dell’acclamato “From Ground Zero sulla tragedia di Gaza, e sguardi originali quali quelli di Caroline von der Tann, Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, e Daniele De Michele, oltre ad una serata speciale di festa con il ritorno di Antonio Rezza e Flavia Mastrella all’Astra, il tutto sempre con l’obiettivo di coinvolgere una platea ampia per ridare senso all’unicità della visione in sala e dell’incontro con chi il Cinema lo realizza.”
Biglietto 5 euro, ridotto 4 euro per i soci Arci. AstraDoc si svolge in sinergia con Parallelo 41 Produzioni, Coinor, Università di Napoli Federico II e con il patrocinio del Comune di Napoli. Sui social AstraDoc e Arci Movie per altri dettagli e curiosità di film e ospiti.
***
La regista
Antonietta De Lillo nasce a Napoli il 6 marzo 1960. Nel 1985 dirige insieme a Giorgio Magliulo il suo primo lungometraggio “Una Casa in Bilico”, vincitore del Nastro d'Argento come migliore opera prima. Nel 1990 è al suo secondo film “Matilda”, sempre realizzato in collaborazione con Giorgio Magliulo. Nel 1987 fonda Megaris, società che diventa un punto di riferimento per la nuova generazione di registi napoletani. Tra il 1992 e il 1999 firma numerosi documentari e videoritratti. Nel 2004 gira “II Resto di Niente”, presentato alla 61a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ottiene grande successo. Nel 2011 crea il progetto del “Film Partecipato”, giunto ad oggi alla terza edizione, nel quale invita diversi autori a girare corti documentari su un tema prescelto che convergono in un'unica opera. In quarant'anni di carriera i suoi film sono stati selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali tra cui Torino Film Festival, Festa del cinema di Roma e Festival di Locarno, e premiati ai David di Donatello, Nastri d'Argento, Ciak d'Oro e Premio Fedic.
di Napoli Magazine
03/03/2025 - 12:16
La seconda parte di AstraDoc entra nel vivo con Antonietta De Lillo, protagonista della prossima tappa della rassegna di documentari di Arci Movie che anima il cinema Academy Astra di Napoli. Venerdì 7 marzo 2025 alle 20:30 arriva sul grande schermo della sala di via Mezzocannone “L’occhio della gallina”, film selezionato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori e di Isola Edipo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, ora in lizza come Miglior Documentario nella sezione “Cinema Cultura Spettacolo” dei Nastri d'Argento e nella shortlist Documentari ai David di Donatello. La regista sarà in sala per presentare il film con Daniele Sepe, che ha realizzato le musiche, e Elisabetta Giannini, che ha realizzato il montaggio. Gina Annunziata, Coordinatrice della Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, dialogherà con loro insieme al curatore Antonio Borrelli.
L’opera è l'autoritratto cinematografico della regista Antonietta De Lillo relegata ai margini dell'industria cinematografica dopo un contenzioso giudiziario legato alla distribuzione del suo film di maggior successo che avrebbe potuto consacrarla al grande pubblico. Il racconto della vita pubblica della protagonista - attraverso interviste, ricostruzioni e archivi personali, cinematografici e televisivi - mostra le difficoltà di chi va controcorrente e la creatività e la resistenza necessarie a reinventarsi con i mezzi a propria disposizione. Il film è un racconto che suggerisce metodi per superare l'isolamento celebrando il cinema nel suo ruolo comunitario, culturale e politico.
“L'Occhio della Gallina vive dell'emozione di trovarmi dall'altra parte della telecamera per la prima volta nella mia carriera. La narrazione è in bilico tra memoria e presente, realtà e immaginario, per questo ho scelto un linguaggio ibrido tra finzione e cinema del reale. La forma cinematografica dell'autoritratto mi permette di porre l'emotività in primo piano, anche rispetto ai fatti, seppur violenti e unici nel panorama cinematografico, che hanno caratterizzato i miei ultimi vent'anni di carriera. La particolarità del film è da una parte la ricostruzione delle tappe più importanti di una lunga battaglia giudiziaria che si è svolta dentro e fuori le aule del tribunale, dall'altra la forza di un racconto dal vero, che non è una storia chiusa ma ancora in divenire, dove tutto ancora sta accadendo e può accadere, davanti allo sguardo dello spettatore”, dalle note di regia.
AstraDoc proseguirà fino in primavera. Il 14 marzo in prima visione in città arriva “L’eco dei fiori sommersi” opera prima di Rosa Maietta, selezionata a Fillmmaker Festival 2024, tutta oniricamente incentrata su racconti al femminile che emergono dall’Archivio di Stato di Napoli. Si prosegue il 21 marzo con una doppia proiezione alla presenza degli autori, alle ore 19 “Oltre Ischia” di Luca Ciriello, un affresco anomalo dell’umanità dell’isola premiato all’ultimo Laceno d’oro, e alle ore 21 con “Alan” di Luca Lanzano, biopic che ripercorre la vita e gli ultimi anni del compianto Alan Wurzburger. Il 28 marzo alle 20.30 torna il cinema internazionale con una prima visione dedicata alla Palestina che ha scosso le coscienze di molti, “From Ground Zero”, film collettivo in selezione tra gli altri a Toronto Film Festival, girato a Gaza e ideato dal cineasta Rashid Masharawi, a cui si affiancherà anche un momento di attenzione per la vicenda del regista palestinese Abdallah Motan, arrestato di recente in Israele e di cui verrà proiettato il corto “Deferred Reclaim” prodotto da Qamat. Il 4 aprile altra serata doppia nel segno di Napoli con tanti ospiti a partire dalle 19.00 con la proiezione di “Dadapolis” di Carlo Luglio e Fabio Gargano, un caleidoscopico ritratto della città che esplora le sue tracce artistiche, proveniente anch’esso dalle ultime Giornate degli autori, e alle 21.00 “L’oro del Cam(m)ino” di Nathalie Rossetti e Turi Finocchiario, anteprima italiana, dopo la selezione al Millenium Festival di Bruxelles, di un racconto sull’importante esperienza di una comunità di recupero dalle dipendenze presente sul Monte Faito. Il giorno dopo, sabato 5 aprile, arriva un evento speciale con “Samp” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, film on the road, racconta la storia di Samp, killer di professione, ingaggiato da un potente presidente per uccidere i tradizionalisti. Saranno in sala i due registi. AstraDoc chiuderà poi l’11 aprile con un doppio appuntamento. Si parte alle ore 19 con “I mastri” di Daniele De Michele sul mondo dell’artigianato italiano ormai in via d’estinzione. Poi un’altra proiezione alle 21 con “Il vangelo secondo Ciretta” di Caroline von der Tann, selezionata a festival importanti quali Salonicco, Cracovia, Monaco e poi Biografilm di Bologna, un ritratto emozionante di vite nascoste che si incrociano nel pieno centro storico di Napoli tra turismo e gentrificazione.
“Finora la XV edizione di AstraDoc – spiega Antonio Borrelli – ha registrato un grande successo di pubblico, un caloroso riscontro alla proposta articolata, per stili e linguaggi, che cerchiamo ogni di anno di offrire alla città. Nella seconda parte della rassegna avremo un focus ampio sul documentario napoletano, dando spazio in rassegna a numerose opere di autori e autrici affermati nonché di talenti emergenti quali Antonietta De Lillo, Carlo Luglio, Fabio Gargano, Rosa Maietta, Luca Lanzano Luca e Luca Ciriello. La vivida produzione di cinema del reale nella nostra città testimonia il grande fermento di questi anni, la nostra volontà è di mostrare come tale produzione locale possa avere sempre più anche una dimensione internazionale, se supportato anche delle istituzioni. Non mancheranno nel programma di AstraDoc serate con grandi opere mondiali, con l’esclusiva in rassegna dell’acclamato “From Ground Zero sulla tragedia di Gaza, e sguardi originali quali quelli di Caroline von der Tann, Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, e Daniele De Michele, oltre ad una serata speciale di festa con il ritorno di Antonio Rezza e Flavia Mastrella all’Astra, il tutto sempre con l’obiettivo di coinvolgere una platea ampia per ridare senso all’unicità della visione in sala e dell’incontro con chi il Cinema lo realizza.”
Biglietto 5 euro, ridotto 4 euro per i soci Arci. AstraDoc si svolge in sinergia con Parallelo 41 Produzioni, Coinor, Università di Napoli Federico II e con il patrocinio del Comune di Napoli. Sui social AstraDoc e Arci Movie per altri dettagli e curiosità di film e ospiti.
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La regista
Antonietta De Lillo nasce a Napoli il 6 marzo 1960. Nel 1985 dirige insieme a Giorgio Magliulo il suo primo lungometraggio “Una Casa in Bilico”, vincitore del Nastro d'Argento come migliore opera prima. Nel 1990 è al suo secondo film “Matilda”, sempre realizzato in collaborazione con Giorgio Magliulo. Nel 1987 fonda Megaris, società che diventa un punto di riferimento per la nuova generazione di registi napoletani. Tra il 1992 e il 1999 firma numerosi documentari e videoritratti. Nel 2004 gira “II Resto di Niente”, presentato alla 61a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ottiene grande successo. Nel 2011 crea il progetto del “Film Partecipato”, giunto ad oggi alla terza edizione, nel quale invita diversi autori a girare corti documentari su un tema prescelto che convergono in un'unica opera. In quarant'anni di carriera i suoi film sono stati selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali tra cui Torino Film Festival, Festa del cinema di Roma e Festival di Locarno, e premiati ai David di Donatello, Nastri d'Argento, Ciak d'Oro e Premio Fedic.