Napoli mille colori

di Philippe Vilain

Gremese Editore

A un certo punto, per varie ragioni, Napoli ha fatto irruzione nella vita dello scrittore Philippe Vilain, stregandolo a tal punto da convincerlo a stabilire lì la sua residenza per buona parte dell'anno. Ora, alla città partenopea, questo «normanno taciturno, uomo della pioggia» dedica un ritratto caleidoscopico che è insieme anche un'appassionata dichiarazione d'amore. Lungi da qualunque mitizzazione, così come da qualunque ambizione di "svelamento" agli occhi dei lettori italiani, Vilain si propone piuttosto di condividere con noi la "sua" personale visione della città e dei suoi abitanti. Ne evca i mille diversi colori, i suoni, i sapori, i luoghi, le passioni, con la maestria letteraria del grande scrittore e il profondo amore di un vero "napoletano adottivo". Così, lo scrittore d'oltralpe rivisita in modo personale e anticonvenzionale i tratti classici della "napoletanità", chiamando in causa anche chi di Napoli ha scritto, a Stendhal a Erri De Luca, e ne ripercorre la filosofia di vita, le tradizioni e le loro origini (dal culto dei morti al presepe), la lingua, la teatralità, la passione per l'arte, per il calcio e i suoi miti, uno su tutti, Maradona. Ma non manca di analizzarne anche i lati più oscuri, i conflitti che l'attraversano, i preconcetti di cui è vittima, i contrasti che la caratterizzano  o le polemiche che l'accompagnano.

Philippe Vilain è autore di romanzi di grande successo, pubblicati in Francia da Gallimard e da Grasset. Tra questi, sono editi in Italia da Gremese: Falso Padre (2009), Non il suo tipo (2012, adattato per il cinema da L. Belvaux e premio internazionale "Scrivere per Amore"), La moglie infedele (2013, in Francia premio Jean-Freustié), La ragazza dalla macchina rossa (2018) e Un mattino d'inverno (2020). Ha scritto anche saggi, come il Quadernetto sulla timidezza (2011, Gremese) e La Littérature sans idéal (2016, Grasset).