Cultura & Gossip
LO SCRITTORE - "Restart! Riavvia la cultura", Diego De Silva: "Appena si riaprirà di nuovo, il pubblico correrà a riprendere i suoi spazi, a teatro, agli eventi culturali"
27.11.2020 19:20 di Napoli Magazine

Diego De Silva, autore di molti best seller, scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, ha pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini, premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois. I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia. Ha lavorato anche ad alcune sceneggiature televisive e ha scritto l'episodio Il covo di Teresa della serie tv Crimini. Lo scrittore Diego Silva parla di come la “seconda volta” può prendere svolte diverse in letteratura e nella vita: “Restare avvinghiato a quanto nel passato ha rappresentato valore e costruire nuovo valore: siamo sempre divisi e oscillanti fra queste due forze. La cosa che ho notato all’indomani dalla fine del primo lockdown c’è stata una ripresa immediata dei festival letterari, alcuni con la formula tradizionale, altri mescolando formule nuove fra presenza e digitale. Nonostante queste difficoltà c’è stata una risposta del pubblico enorme, e c’era tanta voglia di riprendere l’abitudine di fruizione della cultura. Io credo che appena si riaprirà di nuovo, il pubblico correrà a riprendere i suoi spazi, a teatro, agli eventi culturali. I lettori in Italia sono pochi ma sono davvero addicted, e quel segmento di persone che ama leggere, frequentare gli incontri letterari, comprare un libro a settimana e comprare un giornale tutti i giorni, riprenderà subito, appena possibile le sue abitudini. E poi noi che facciamo questo mestiere siamo abituati alla precarietà e ad arrangiarsi. Certo non scegli questo mestiere per arricchirti. Quindi anche adesso cerchiamo di stare a galla. Poi ci sono settori che se la passano molto peggio, i musicisti, per esempio, che se gli levi il concerto, i biglietti, il pubblico gli stai proprio facendo mancare il pane, l’acqua da bere. Ma purtroppo finché non usciremo totalmente dall’emergenza sanitaria quel tipo di fruizione culturale, il grande concerto, il grande spettacolo, è preclusa. E niente può sostituirla, neanche l’online. Per noi invece è più semplice mantenere un rapporto con il nostro pubblico”. Lo afferma durante l’evento digitale Restart! Riavvia la cultura, una maratona digitale del mondo della cultura e dello spettacolo organizzata da IL, il maschile del Sole 24 Ore.

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di Napoli Magazine

27/11/2024 - 19:20

Diego De Silva, autore di molti best seller, scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, ha pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini, premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois. I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia. Ha lavorato anche ad alcune sceneggiature televisive e ha scritto l'episodio Il covo di Teresa della serie tv Crimini. Lo scrittore Diego Silva parla di come la “seconda volta” può prendere svolte diverse in letteratura e nella vita: “Restare avvinghiato a quanto nel passato ha rappresentato valore e costruire nuovo valore: siamo sempre divisi e oscillanti fra queste due forze. La cosa che ho notato all’indomani dalla fine del primo lockdown c’è stata una ripresa immediata dei festival letterari, alcuni con la formula tradizionale, altri mescolando formule nuove fra presenza e digitale. Nonostante queste difficoltà c’è stata una risposta del pubblico enorme, e c’era tanta voglia di riprendere l’abitudine di fruizione della cultura. Io credo che appena si riaprirà di nuovo, il pubblico correrà a riprendere i suoi spazi, a teatro, agli eventi culturali. I lettori in Italia sono pochi ma sono davvero addicted, e quel segmento di persone che ama leggere, frequentare gli incontri letterari, comprare un libro a settimana e comprare un giornale tutti i giorni, riprenderà subito, appena possibile le sue abitudini. E poi noi che facciamo questo mestiere siamo abituati alla precarietà e ad arrangiarsi. Certo non scegli questo mestiere per arricchirti. Quindi anche adesso cerchiamo di stare a galla. Poi ci sono settori che se la passano molto peggio, i musicisti, per esempio, che se gli levi il concerto, i biglietti, il pubblico gli stai proprio facendo mancare il pane, l’acqua da bere. Ma purtroppo finché non usciremo totalmente dall’emergenza sanitaria quel tipo di fruizione culturale, il grande concerto, il grande spettacolo, è preclusa. E niente può sostituirla, neanche l’online. Per noi invece è più semplice mantenere un rapporto con il nostro pubblico”. Lo afferma durante l’evento digitale Restart! Riavvia la cultura, una maratona digitale del mondo della cultura e dello spettacolo organizzata da IL, il maschile del Sole 24 Ore.