Cultura & Gossip
MOSTRA - "RI-Tratti", personale di Antonio Fanelli al Museo Filangieri
18.12.2024 11:24 di Napoli Magazine

Dal 22 Dicembre al 30 Gennaio 2025 il Museo Filangieri ospita una personale dell’artista Antonio Fanelli incentrata sulla raffigurazione dei volti. Napoletano, e fiero di esserlo, Fanelli vive in Toscana e ha esposto negli Stati Uniti, in Spagna e in Italia.


Gran parte delle sue opere sono realizzate su legno, alcune su tela. In comune i soggetti di RITRATTI hanno la forza dell’incontro con chi li osserva, determinata dal loro fondersi con la materia della loro composizione.


L’incipit per Fanelli è, infatti, la materia prima su cui sviluppa la fabula e l’intreccio di una personalissima narrazione di vigorosa intensità, di poderosa potenza. Le naturali venature del legno si fanno ruga, cruccio, ombreggiatura del volto, come l’impasto dei colori dei quadri si fa sostanza e corpo per diventare Sirena, Viola, Arancia.


Gli acquerelli su legno e gli acrilici su tela nascono dalla relazione  tra lo sguardo dell’artista e una suggestione di carne, come l’incontro fortuito con Yvonne, o di carta o web, o, ancora, con volti e storie di mondi dimenticati a Fanelli molto vicini, in particolare l’Africa a cui ha dedicato una serie dal titolo “Madrenera” di cui, come si legge nel catalogo, l’artista dice “siamo tutti figli”.


RITRATTI diventa, quindi, un viaggio nelle più intime connessioni possibili tra sguardi e storie, attraverso una materia che prende vita e armonizza, con elementi e tecniche composite, lo sguardo dell’artista, lo sguardo ritratto e di chi lo osserva, moltiplicando le suggestioni. Di conseguenza, l’impatto con queste opere non conosce indifferenza: può arrivare con la forza dell’abbraccio, o la potenza della collisione, a seconda delle varie sensibilità che queste opere non solo mostrano, ma ancor più risvegliano e vivificano.


Il caso, che notoriamente è una bugia, mi ha fatto incontrare Antonio Fanelli. Ho immediatamente riconosciuto una sensibilità comune, non solo per le nostre radici partenopee. Un tratto singolare che si fa universale, una straordinaria capacità di leggere l’anima, di indagare sotto l’apparenza, di far affiorare in superficie l’introspezione e il suo farsi materia”, ha dichiarato Paolo Jorio, direttore del Museo Filangieri. “Abbiamo curato un allestimento che fonde i RITRATTI di Fanelli con gli sguardi delle opere della sala Agata in un’armonia di arte e bellezza: un’esposizione che diventa relazione, con-vibrazione e correspondance.


Antonio Fanelli: “Esporre le mie opere nella mia città, in un luogo autorevole come il Museo Filangieri non solo mi rende felice, ma costituisce un’esperienza che conferisce senso, inteso come direzione, al mio percorso artistico: chiude dei cerchi, di natura biografica, e ne apre altri, quelli che l’arte può rendere possibile: l’incontro di luoghi, opere e persone, le diverse e nuove possibilità da incarnare, le prossime storie da raccontare con la materia e con il sogno”.
 

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MOSTRA - "RI-Tratti", personale di Antonio Fanelli al Museo Filangieri

di Napoli Magazine

18/12/2024 - 11:24

Dal 22 Dicembre al 30 Gennaio 2025 il Museo Filangieri ospita una personale dell’artista Antonio Fanelli incentrata sulla raffigurazione dei volti. Napoletano, e fiero di esserlo, Fanelli vive in Toscana e ha esposto negli Stati Uniti, in Spagna e in Italia.


Gran parte delle sue opere sono realizzate su legno, alcune su tela. In comune i soggetti di RITRATTI hanno la forza dell’incontro con chi li osserva, determinata dal loro fondersi con la materia della loro composizione.


L’incipit per Fanelli è, infatti, la materia prima su cui sviluppa la fabula e l’intreccio di una personalissima narrazione di vigorosa intensità, di poderosa potenza. Le naturali venature del legno si fanno ruga, cruccio, ombreggiatura del volto, come l’impasto dei colori dei quadri si fa sostanza e corpo per diventare Sirena, Viola, Arancia.


Gli acquerelli su legno e gli acrilici su tela nascono dalla relazione  tra lo sguardo dell’artista e una suggestione di carne, come l’incontro fortuito con Yvonne, o di carta o web, o, ancora, con volti e storie di mondi dimenticati a Fanelli molto vicini, in particolare l’Africa a cui ha dedicato una serie dal titolo “Madrenera” di cui, come si legge nel catalogo, l’artista dice “siamo tutti figli”.


RITRATTI diventa, quindi, un viaggio nelle più intime connessioni possibili tra sguardi e storie, attraverso una materia che prende vita e armonizza, con elementi e tecniche composite, lo sguardo dell’artista, lo sguardo ritratto e di chi lo osserva, moltiplicando le suggestioni. Di conseguenza, l’impatto con queste opere non conosce indifferenza: può arrivare con la forza dell’abbraccio, o la potenza della collisione, a seconda delle varie sensibilità che queste opere non solo mostrano, ma ancor più risvegliano e vivificano.


Il caso, che notoriamente è una bugia, mi ha fatto incontrare Antonio Fanelli. Ho immediatamente riconosciuto una sensibilità comune, non solo per le nostre radici partenopee. Un tratto singolare che si fa universale, una straordinaria capacità di leggere l’anima, di indagare sotto l’apparenza, di far affiorare in superficie l’introspezione e il suo farsi materia”, ha dichiarato Paolo Jorio, direttore del Museo Filangieri. “Abbiamo curato un allestimento che fonde i RITRATTI di Fanelli con gli sguardi delle opere della sala Agata in un’armonia di arte e bellezza: un’esposizione che diventa relazione, con-vibrazione e correspondance.


Antonio Fanelli: “Esporre le mie opere nella mia città, in un luogo autorevole come il Museo Filangieri non solo mi rende felice, ma costituisce un’esperienza che conferisce senso, inteso come direzione, al mio percorso artistico: chiude dei cerchi, di natura biografica, e ne apre altri, quelli che l’arte può rendere possibile: l’incontro di luoghi, opere e persone, le diverse e nuove possibilità da incarnare, le prossime storie da raccontare con la materia e con il sogno”.