Una trasposizione in musica delle poesie di Eduardo De Filippo ad opera di una compositrice e cantautrice non nuova a questi cimenti all’incrocio tra diversi ambiti artistici e già tre volte finalista alle Targhe Tenco e tre volte vincitrice del Premio Lunezia, in uscita il 14 ottobre.
Per quanto sia vissuto a diretto contatto con la sua musica della sua città, dalle Piedigrotte al varietà fino alla sceneggiata, le poesie di Eduardo De Filippo risultano impegnative da musicare, tanto più se a cimentarsi nell'impresa è un’artista di “fuori regno”, per giunta milanese, come Patrizia Cirulli che, malgrado le sue origini, questo ha fatto nel suo nuovo album, Fantasia¸ edito da Squilibri. I risultati sono però “ottimi sia sul piano creativo che interpretativo, collocandosi in modo equilibrato tra ammirazione e distacco, rapporto ravvicinato con questa tradizione poetica e autonomia espressiva”: a dirlo è il compositore e musicologo Pasquale Scialò, autore di opere e studi di fondamentale importanza sulla canzone napoletana, rallegrandosi della sua venuta “nell’universo sonoro partenopeo con un contributo tanto impegnativo quanto riuscito, capace di mettere in musica e cantare gli sguardi, gli umori e i gesti di Eduardo”. Ad accompagnare la compositrice e cantautrice lombarda in questa immersione nelle atmosfere e nei suoni della “città cantante” per antonomasia due voci di grande prestigio che chiudono, come in un ideale abbraccio, diverse generazioni di artisti napoletani: Fausta Vetere, della Nuova Compagnia di Canto Popolare, e Dario Sansone, dei Foja. A sostenere brillantemente le loro voci un organico da camera che mescola antico e contemporaneo con chitarra, liuto, mandoloncello, violino, viola, contrabbasso e percussioni: un ensemble che, composto da ottimi solisti accomunati da grandi affinità elettive, imprimono al lavoro un tale equilibrio da consentire alle musiche della Cirulli di variare tra generi diversi, dal folk alla canzone d’autore. Un progetto di grande rilievo artistico, preparato minuziosamente negli anni, con la piena approvazione di Luca De Filippo e poi degli altri eredi del grande drammaturgo, che vede ora la luce con i dipinti di Beppe Stasi: un sentito e partecipato omaggio a una delle espressioni più alte della cultura nazionale. Cantautrice e compositrice, tre volte finalista al Premio Tenco e tre volte vincitrice del Premio Lunezia, Patrizia Cirulli aveva già affrontato l'universo della grande poesia, trasponendo in musica testi di numerosi autori, da Catullo a Baudelaire, tra cui anche un testo di Eduardo all'origine di questo nuovo progetto interamente dedicato al suo mondo poetico.
PATRIZIA CIRULLI, FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA, con introduzione di Pasquale Scialò, i dipinti di Beppe Stasi, Barcode : 978-88-85571-66-2, € 18
1. Si t’ ‘o ssapesse dicere (3:35)
2 L’ammore ched’è? (3:08)
3 Relogio cumpiacente (Fantasia) (2:39)
4 Io vulesse truvà pace (3:33)
5 Penziere mieje (2:43)
6 Quanno parlo cu te (3:45)
7 ‘E mmargarite (3:04)
8 È notte (5:01)
9 A…B…C…D… (2:38)
10 E allora bevo… (3:37)
Poesie di Eduardo De Filippo, musiche di Patrizia Cirulli
Patrizia Cirulli voce
Marcello Peghin direzione musicale, chitarra classica 10 corde, chitarra baritono, chitarra basso e viola caipira
Mauro Palmas liuto cantabile, mandoloncello, mandola
Maria Vicentini violino, viola, bandolim
Paolo Zuddas percussioni
Salvatore Maltana contrabbasso
Salvatore Corazza percussioni in A…B…C…D…
Fausta Vetere voce in Io vulesse truvà pace
Dario Sansone voce in L’ammore ched’è
Produzione Patrizia Cirulli
Consulenza artistica e supervisione Mimmo Paganelli
Gli arrangiamenti sono stati realizzati da tutti i musicisti.
Registrato e masterizzato da Attilio Lombardo presso The chicken coop studio, Alghero (SS).
di Napoli Magazine
05/10/2024 - 07:15
Una trasposizione in musica delle poesie di Eduardo De Filippo ad opera di una compositrice e cantautrice non nuova a questi cimenti all’incrocio tra diversi ambiti artistici e già tre volte finalista alle Targhe Tenco e tre volte vincitrice del Premio Lunezia, in uscita il 14 ottobre.
Per quanto sia vissuto a diretto contatto con la sua musica della sua città, dalle Piedigrotte al varietà fino alla sceneggiata, le poesie di Eduardo De Filippo risultano impegnative da musicare, tanto più se a cimentarsi nell'impresa è un’artista di “fuori regno”, per giunta milanese, come Patrizia Cirulli che, malgrado le sue origini, questo ha fatto nel suo nuovo album, Fantasia¸ edito da Squilibri. I risultati sono però “ottimi sia sul piano creativo che interpretativo, collocandosi in modo equilibrato tra ammirazione e distacco, rapporto ravvicinato con questa tradizione poetica e autonomia espressiva”: a dirlo è il compositore e musicologo Pasquale Scialò, autore di opere e studi di fondamentale importanza sulla canzone napoletana, rallegrandosi della sua venuta “nell’universo sonoro partenopeo con un contributo tanto impegnativo quanto riuscito, capace di mettere in musica e cantare gli sguardi, gli umori e i gesti di Eduardo”. Ad accompagnare la compositrice e cantautrice lombarda in questa immersione nelle atmosfere e nei suoni della “città cantante” per antonomasia due voci di grande prestigio che chiudono, come in un ideale abbraccio, diverse generazioni di artisti napoletani: Fausta Vetere, della Nuova Compagnia di Canto Popolare, e Dario Sansone, dei Foja. A sostenere brillantemente le loro voci un organico da camera che mescola antico e contemporaneo con chitarra, liuto, mandoloncello, violino, viola, contrabbasso e percussioni: un ensemble che, composto da ottimi solisti accomunati da grandi affinità elettive, imprimono al lavoro un tale equilibrio da consentire alle musiche della Cirulli di variare tra generi diversi, dal folk alla canzone d’autore. Un progetto di grande rilievo artistico, preparato minuziosamente negli anni, con la piena approvazione di Luca De Filippo e poi degli altri eredi del grande drammaturgo, che vede ora la luce con i dipinti di Beppe Stasi: un sentito e partecipato omaggio a una delle espressioni più alte della cultura nazionale. Cantautrice e compositrice, tre volte finalista al Premio Tenco e tre volte vincitrice del Premio Lunezia, Patrizia Cirulli aveva già affrontato l'universo della grande poesia, trasponendo in musica testi di numerosi autori, da Catullo a Baudelaire, tra cui anche un testo di Eduardo all'origine di questo nuovo progetto interamente dedicato al suo mondo poetico.
PATRIZIA CIRULLI, FANTASIA. LE POESIE DI EDUARDO IN MUSICA, con introduzione di Pasquale Scialò, i dipinti di Beppe Stasi, Barcode : 978-88-85571-66-2, € 18
1. Si t’ ‘o ssapesse dicere (3:35)
2 L’ammore ched’è? (3:08)
3 Relogio cumpiacente (Fantasia) (2:39)
4 Io vulesse truvà pace (3:33)
5 Penziere mieje (2:43)
6 Quanno parlo cu te (3:45)
7 ‘E mmargarite (3:04)
8 È notte (5:01)
9 A…B…C…D… (2:38)
10 E allora bevo… (3:37)
Poesie di Eduardo De Filippo, musiche di Patrizia Cirulli
Patrizia Cirulli voce
Marcello Peghin direzione musicale, chitarra classica 10 corde, chitarra baritono, chitarra basso e viola caipira
Mauro Palmas liuto cantabile, mandoloncello, mandola
Maria Vicentini violino, viola, bandolim
Paolo Zuddas percussioni
Salvatore Maltana contrabbasso
Salvatore Corazza percussioni in A…B…C…D…
Fausta Vetere voce in Io vulesse truvà pace
Dario Sansone voce in L’ammore ched’è
Produzione Patrizia Cirulli
Consulenza artistica e supervisione Mimmo Paganelli
Gli arrangiamenti sono stati realizzati da tutti i musicisti.
Registrato e masterizzato da Attilio Lombardo presso The chicken coop studio, Alghero (SS).