Dopo tre anni lontana dai palchi italiani, Giordana Angi annuncia il suo ritorno con il “PIANO PIANO TOUR”, che arriva dopo le esperienze internazionali come opening act di Sting e Pascal Obispo. Un tour che racconta la parte più autentica di Giordana e segna una nuova, importante tappa nella carriera della cantautrice italo-francese capace di intrecciare cantautorato, pop e sensibilità poetica in uno stile sempre più personale e riconoscibile.
Il Piano Piano Tour sarà un percorso intimo e potente allo stesso tempo, un racconto che metterà in luce le diverse anime di Giordana: dal pop d’autore al rock, passando per momenti più acustici e di introspezione. In scaletta ci saranno i brani che hanno segnato la sua carriera, da Casa a Stringimi più forte, Siccome sei, Dalla parte di chi, insieme a nuove versioni dei suoi duetti più celebri e reinterpretazioni di canzoni scritte per altri artisti come Tiziano Ferro, Loredana Bertè e Fiorella Mannoia.
Sul palco, accompagnata dalla sua band, l’artista darà vita a uno spettacolo pensato per creare un dialogo continuo e reale con il pubblico, dove ogni canzone diventa parte di un racconto più grande, trovando il proprio spazio e significato nel presente.
La scelta dei teatri non è casuale: per Giordana sono luoghi in cui la musica respira più da vicino, dove si possono percepire le emozioni e gli sguardi, e dove ogni nota diventa un incontro. Con arrangiamenti nuovi, suoni essenziali e un approccio diretto, il tour si annuncia come un’esperienza viva e condivisa.
«Questo tour ha un forte significato per me. Intanto perché è un tour vero e proprio e non mi sembra vero! E poi perché sarà nei teatri e il teatro porta in scena la vita esattamente come le canzoni. Il teatro è proprio un posto speciale, ha una poesia tutta sua, una magia unica. Il teatro è un posto unico per cantare: ti permetti di avere le persone vicine, così vicine da poterne delineare i tratti, le espressioni, sentirne la tessitura della voce! Insomma: non male sto teatro! Sarà bello per me avere le persone vicine vicine, persone che ringrazio sin da ora perché mi daranno la possibilità di esserci. Per quanto riguarda il repertorio? Ho già il cervello in pappa ( non è mai facile scegliere) ma sto cercando di farlo accuratamente affinché possa essere una serata che lasci qualcosa a chi verrà, qualcosa che possa far bene al cuore. Una serata emozionante, se possibile, ma anche dinamica, nella speranza che non ci si addormenti insomma. Sto immaginando un concerto che possa coinvolgere chi verrà in maniera attiva e diversa dal solito concerto… ma non voglio dire tutto subito. Dai, ”Piano Piano” facciamo tutto ma “manco troppo piano”, come si dice dalle mie parti, anzi "piuttosto veloce" che non ce ne rendiamo conto ma il tempo vola e le cose che facciamo definiscono chi siamo e la primavera arriva veloce veloce e vorrei essere pronta anzi prontissima così da poter lasciar andare la razionalità e godermi ogni istante di quei concerti che verranno e non vedo l'ora» - Giordana Angi.
Il tour è organizzato da IMARTS - International music And Arts, queste le prime date confermate:
28 marzo 2026 Bagnolo in Piano (RE), Teatro Comunale
30 marzo 2026 Milano, Teatro Manzoni
31 marzo 2026 Verona, Teatro Camploy
1 aprile 2026 Seriate (BG), Teatro Gavazzeni
2 aprile 2026 Bologna, Teatro Duse
19 aprile 2026 Rieti, Teatro Vespasiano
20 aprile 2026 Roma, Sala Umberto
30 aprile 2026 Napoli, Teatro Sannazaro
Prevendite al link: https://linktr.ee/GiordanaAngiLive
Parallelamente al tour, Giordana torna anche con il nuovo singolo “DAMMI UN BACIO” (Warner Music Italy), disponibile da venerdì 31 ottobre in radio e su tutte le piattaforme digitali. Un brano in cui Giordana sceglie di raccontare l’amore nella sua parte più vera: quella fatta di esitazioni, bisogno di vicinanza e paura di mostrarsi per ciò che si è. La canzone alterna momenti delicati e più decisi, mescolando sonorità pop attuali con una scrittura essenziale che mette al centro la sua voce, intensa e immediatamente riconoscibile. Non c’è artificio: le parole sono semplici ma pesano, le melodie si avvicinano senza invadere.