Esplorare tutte le potenzialità del jazz partendo da una formazione minimale che ama sperimentare e spaziare tra diversi linguaggi. In questo modo potremmo riassumere l’essenza di Searching for Nothing disco d’esordio del Lilac Dream Duo, composto da Martino Corso, pianoforte, e Silvia Remaggi, voce, che esce venerdì 22 dicembre per l’etichetta Emme Record Label. Come suggerisce il titolo l’album vuole raccontare una ricerca, musicale e non, di qualcosa di ignoto che forse neanche esiste. Aprire porte, chiuderne altre, seguire un sentiero, tornare sui propri passi. Perdersi, trovarsi, fermarsi, ripartire. Viaggiare senza conoscere la meta è senza dubbio sentimento comune alla nostra generazione e può comportare smarrimento, frustrazione e paura. Allo stesso tempo, è il non-luogo dove possono accadere le cose più inaspettate e dove (forse) con un po’ di fortuna, ci si può ancora stupire. Quest’album racconta alcune tappe di questo percorso caotico che affonda le radici nello studio jazzistico per evolversi spontaneamente nel “qui e ora”, con tutte le difficoltà e le meraviglie che ciò può comportare. La tracklist è immaginata come un viaggio, un percorso di vita: gli albori, la confusione, la crisi, la speranza, la rinascita, la celebrazione del ricordo. Lilac Dream Duo nasce dalla passione per la musica in primis e per il jazz in particolare. Ma nasce soprattutto da un sogno: vivere le atmosfere di questo genere, esplorandone i con?ni, farlo proprio, trasportarlo nella propria era e nei propri contenuti, fonderlo con il proprio sentire umano e musicale.
Oleander è il primo brano scritto per questa formazione: un ?ore come simbolo di una promessa fatta a sé stessi davanti a qualcosa di più grande, un’arma a doppio taglio che può portare al raggiungimento degli obiettivi come alla delusione. Oleander è l’ineluttabilità del proprio destino, non sai dove ti porterà ma non puoi non seguirlo. No Place For Us rappresenta invece la messa in musica senza ?ltri della consapevolezza di non avere un posto nel mondo, o perlomeno di non conoscerlo. Il brano racconta la storia di un genitore che tenendo per mano il proprio figlio cerca un posto dove poter piantare le proprie radici per iniziare una nuova vita, metafora del bambino interiore del quale tutti noi, presto o tardi, dobbiamo iniziare ad occuparci. Schizofrenia, già presentato durante il Roma Jazz Festival 2022 dalla New Talents Jazz Orchestra, in questa versione per piano e voce diventa la parafrasi della crisi del tracollo dove la sperimentazione sonora vuole rappresentare la perdita di controllo che può significare caos ma anche la vittoria delle emozioni sulle regole e la libertà espressiva. mikA è la celebrazione del ricordo, un omaggio ad un amore perso ma mai ?nito, che rimane anche dopo aver attraversato il velo della presenza ?sica. Una melodia che si concentra non sulla mancanza ma sulla gratitudine di aver vissuto qualcosa di vero. Insieme ai brani originali composti da Martino Corso con testo di Silvia Remaggi ?gurano anche Prayer di William Parker e Begin Again di Fred Hersch (in questa versione con testo di Silvia Remaggi), un personale omaggio e ringraziamento a questi due artisti, indescrivibile a parole.
di Napoli Magazine
22/12/2023 - 09:10
Esplorare tutte le potenzialità del jazz partendo da una formazione minimale che ama sperimentare e spaziare tra diversi linguaggi. In questo modo potremmo riassumere l’essenza di Searching for Nothing disco d’esordio del Lilac Dream Duo, composto da Martino Corso, pianoforte, e Silvia Remaggi, voce, che esce venerdì 22 dicembre per l’etichetta Emme Record Label. Come suggerisce il titolo l’album vuole raccontare una ricerca, musicale e non, di qualcosa di ignoto che forse neanche esiste. Aprire porte, chiuderne altre, seguire un sentiero, tornare sui propri passi. Perdersi, trovarsi, fermarsi, ripartire. Viaggiare senza conoscere la meta è senza dubbio sentimento comune alla nostra generazione e può comportare smarrimento, frustrazione e paura. Allo stesso tempo, è il non-luogo dove possono accadere le cose più inaspettate e dove (forse) con un po’ di fortuna, ci si può ancora stupire. Quest’album racconta alcune tappe di questo percorso caotico che affonda le radici nello studio jazzistico per evolversi spontaneamente nel “qui e ora”, con tutte le difficoltà e le meraviglie che ciò può comportare. La tracklist è immaginata come un viaggio, un percorso di vita: gli albori, la confusione, la crisi, la speranza, la rinascita, la celebrazione del ricordo. Lilac Dream Duo nasce dalla passione per la musica in primis e per il jazz in particolare. Ma nasce soprattutto da un sogno: vivere le atmosfere di questo genere, esplorandone i con?ni, farlo proprio, trasportarlo nella propria era e nei propri contenuti, fonderlo con il proprio sentire umano e musicale.
Oleander è il primo brano scritto per questa formazione: un ?ore come simbolo di una promessa fatta a sé stessi davanti a qualcosa di più grande, un’arma a doppio taglio che può portare al raggiungimento degli obiettivi come alla delusione. Oleander è l’ineluttabilità del proprio destino, non sai dove ti porterà ma non puoi non seguirlo. No Place For Us rappresenta invece la messa in musica senza ?ltri della consapevolezza di non avere un posto nel mondo, o perlomeno di non conoscerlo. Il brano racconta la storia di un genitore che tenendo per mano il proprio figlio cerca un posto dove poter piantare le proprie radici per iniziare una nuova vita, metafora del bambino interiore del quale tutti noi, presto o tardi, dobbiamo iniziare ad occuparci. Schizofrenia, già presentato durante il Roma Jazz Festival 2022 dalla New Talents Jazz Orchestra, in questa versione per piano e voce diventa la parafrasi della crisi del tracollo dove la sperimentazione sonora vuole rappresentare la perdita di controllo che può significare caos ma anche la vittoria delle emozioni sulle regole e la libertà espressiva. mikA è la celebrazione del ricordo, un omaggio ad un amore perso ma mai ?nito, che rimane anche dopo aver attraversato il velo della presenza ?sica. Una melodia che si concentra non sulla mancanza ma sulla gratitudine di aver vissuto qualcosa di vero. Insieme ai brani originali composti da Martino Corso con testo di Silvia Remaggi ?gurano anche Prayer di William Parker e Begin Again di Fred Hersch (in questa versione con testo di Silvia Remaggi), un personale omaggio e ringraziamento a questi due artisti, indescrivibile a parole.