Cultura & Gossip
NOCERA JAZZ FESTIVAL - Il programma dei prossimi tre appuntamenti
10.07.2024 09:57 di Napoli Magazine
I prossimi tre appuntamenti internazionali del Nocera Jazz Festival 2024 saranno venerdi 12, sabato 13, martedì 16 luglio con una serata dedicata al Brasile, una al jazz afroamericano e la terza al jazz contemporaneo: in scena cinque incredibili concerti con Dea Gil ft. Neney Santos, Philippe Powell - Quartetto Brasiliano + special guest Jaques & Paula Morelenbaum; James Brandon Lewis Trio; Christian Sands Trio.
 
Il Nocera Jazz Festival continua e si appresta a realizzare il quarto, quinto e sesto appuntamento della sua seconda stagione.  
 
Sotto la direzione artistica di Mario Berna, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore e la Sofy Music, il Nocera Jazz Festival 2024 offre otto giorni di eventi, per undici concerti, ricchi di live imperdibili con artisti proveniente dagli Stati Uniti, Brasile, Capo Verde/Portogallo, Cuba, Italia. Il programma è una celebrazione delle sonorità multietniche, dei colori, dei ritmi e i suoni che caratterizzano le musiche del mondo
 
Venerdi 12 luglio ci sarà una speciale serata dedicata al Brasile con tre interpreti d’eccezione: Dea Andréa Gil, in arte Dea Gil, è una cantautrice, attrice e modella brasiliana originaria di San Paolo (Brasile). Col suo primo singolo inedito, “Traga Fè” – si e’ imposta sul mercato carioca.Comincia a suonare la chitarra e cantare fin dall’età di 11 anni con musicisti di bossa nova e samba per poi studiare privatamente canto e presso la scuola di musica Souza Lima a San Paolo. Amante del Pop, Soul e dell’ R&B si accompagna a volte durante le sue esibizioni anche con la sua chitarra. Dea è una cantante da un’immagine potente e con una voce profonda e penetrante, capace di coinvolgere anche il pubblico più passivo, grazie alle sue numerose esperienze presso i più famosi club in Brasile dcompone e suona la chitarra, dove canta le sue composizioni fatte con storie della sua vita e con semplici omaggi ai grandi riferimenti di Bossa Nova come Marisa Monte, Elis Regina, Gal Costa, Vinicius de Moraes, Gilberto Gil, Djavan. Philippe Powell è un pianista e compositore franco-brasiliano, Philippe è nato in una famiglia di musicisti. Ha iniziato lo studio del pianoforte classico in Germania all’età di 6 anni. Fu suo padre, il grande chitarrista brasiliano Baden Powell, ad introdurlo all’armonia, all’improvvisazione e alla composizione. È stato anche con la sua famiglia che Philippe ha debuttato sul palco. Si e’ formato accompagnando artisti come il batterista e percussionista Airto Moreira, la cantante Flora Purim, ie artisti immensi quali Seu Jorge e la grande cantante brasiliana Maria-Bethânia. In Francia ha collaborato in particolare con Laurent Voulzy e ha partecipato al progetto “Dalida di Ibrahim Maalouf”. L’album più recente si intitola “Entre deux deux”, registrato in duetto con la cantante americana Melody Gardot e pubblicato nel 2022. Insieme, realizzano composizioni originali scritte a quattro mani. Questo progetto è stato presentato durante due tournée che si sono svolte in Europa e negli Stati Uniti tra maggio e dicembre 2022 e tra giugno e luglio 2023. Quartetto Brasiliano Formata da musicisti d’eccezione quali sono Matheus Donato, un giovane prodigio del cavaquinho che è anche un grande compositore. Gerson Saeki, bassista eccezionale di San Paolo. Maurício Melo batterista bahiano che trae ispirazione dalla tradizione afrobrasiliana per il suo ritmo inimitabile. Special guest della serata due artisti incredibili che si sono uniti in particolare al gruppo di Antonio Carlos Jobim: Jaques & Paula Morelenbaum. Jaques ha innumerevoli collaborazioni con diversi artisti come Sting, Sakamoto, Caetano Veloso, Gilberto Gil e ha anche un progetto sotto il suo nome “Cello Samba Trio”. Paula gira il mondo per eseguire il repertorio MPB con eccellenza. Questa serata eccezionale al NJF 2024 sarà l’occasione per celebrare la musica brasiliana in tutto il suo splendore, con versioni strumentali e cantate di grandi standard.
 
Sabato 13 luglio il concerto avrà sonorità afroamericane grazie all’incredibile trio di James Brandon Lewis. Sassofonista e compositore, è considerato tra i più creativi giovani talenti del jazz afroamericano. Nato a Buffalo, New York, nel 1983, Lewis ha raggiunto una solida maturità artistica studiando tutte le fasi della musica americana contemporanea, dal gospel alla fusion, dal rap al free jazz. Appartiene a una generazione che ha a disposizione tutto lo scibile sonoro, che viene attraversato con seria consapevolezza. Mentre studiava alla Howard University, ha suonato con Benny Golson, Geri Allen, Wallace Roney, assimilando le tecniche del mainstream ma subito affiancandole a quelle più eterodosse dell’hip-hop e della musica funk. Negli anni 2000 studia con Charlie Haden e Wadada Leo Smith e collabora con Joshua Redman, Tony Malaby, Matthew Shipp. Si stabilisce a New York nel 2012 ed emerge velocemente come voce strumentale originale e come esponente di una nuova avanguardia di sintesi. Dopo un esordio discografico ancora incerto, Lewis firma un’opera di notevole livello con Divine Travels, affiancato da grandi nomi come William Parker al basso e Gerald Cleaver alla batteria. Un disco in cui si afferma un forte rigore stilistico, con accenti che vanno da Coltrane a Redman, ma con un piglio già fortemente individuale. Il successivoDays of FreeMan (con Jamaladeen Tacuma e Rudy Royston) sposta l’attenzione del sassofonista su un percorso volutamente autobiografico, ricordando l’adolescenza di Buffalo, a contatto con le musiche di strada e con il nascente hip-hop. I capitoli dell’album sono organizzati per sequenze ben definite, per gruppi tematici, ispirati allo sport, alla musica di A Tribe Called Quest e Digable Planets, alla libera improvvisazione. Al NJF sarà accompagnato da due grandi musicisti: Josh Werner al basso elettrico e Chat Taylor alla batteria.
 
Martedì 16 luglio si torna presso il Castello del Parco Fienga per una serata di jazz contemporaneo grazie al trio composto da Christian Sands al piano, Yasushi Nakamura al basso e Ryan Sands alla batteria.
 
Con la sua terza uscita, con l’etichetta Mack Avenue “Be Water” pubblicata nell’estate del 2020, Christian Sands si afferma come band leader e protagonista della scena jazz contemporanea, portando un inedito sguardo all’intero linguaggio del jazz. Nel suo nuovo straordinario album, Sands prende ispirazione dalla tranquillità e dalla potenza dell’acqua e riflette sulle infinite possibilità offerte dalla sua fluidità e malleabilità. Ad appena 30 anni, Sands ha già una notevole carriera alle spalle ed è diventato familiare al grande pubblico come membro prima dell’orchestra e poi del trio di Christian McBride, oltre che per aver lavorato con artisti del calibro di Gregory Porter, Geri Allen, Esperanza Spaulding e molti altri. Ha suonato per l’International Jazz Day a Cuba e in numerosi ed importanti festival jazz internazionali – Montenegro, Monterey, Newport, Montreux per citarne alcuni. La sua cultura musicale e la conoscenza della storia del jazz gli permettono di tenere ben saldi i legami con le radici; nello stesso tempo, Sands è un artista proteso in avanti, nella convinzione che il jazz non può indugiare sugli schemi del passato.
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10/07/2024 - 09:57

I prossimi tre appuntamenti internazionali del Nocera Jazz Festival 2024 saranno venerdi 12, sabato 13, martedì 16 luglio con una serata dedicata al Brasile, una al jazz afroamericano e la terza al jazz contemporaneo: in scena cinque incredibili concerti con Dea Gil ft. Neney Santos, Philippe Powell - Quartetto Brasiliano + special guest Jaques & Paula Morelenbaum; James Brandon Lewis Trio; Christian Sands Trio.
 
Il Nocera Jazz Festival continua e si appresta a realizzare il quarto, quinto e sesto appuntamento della sua seconda stagione.  
 
Sotto la direzione artistica di Mario Berna, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Nocera Inferiore e la Sofy Music, il Nocera Jazz Festival 2024 offre otto giorni di eventi, per undici concerti, ricchi di live imperdibili con artisti proveniente dagli Stati Uniti, Brasile, Capo Verde/Portogallo, Cuba, Italia. Il programma è una celebrazione delle sonorità multietniche, dei colori, dei ritmi e i suoni che caratterizzano le musiche del mondo
 
Venerdi 12 luglio ci sarà una speciale serata dedicata al Brasile con tre interpreti d’eccezione: Dea Andréa Gil, in arte Dea Gil, è una cantautrice, attrice e modella brasiliana originaria di San Paolo (Brasile). Col suo primo singolo inedito, “Traga Fè” – si e’ imposta sul mercato carioca.Comincia a suonare la chitarra e cantare fin dall’età di 11 anni con musicisti di bossa nova e samba per poi studiare privatamente canto e presso la scuola di musica Souza Lima a San Paolo. Amante del Pop, Soul e dell’ R&B si accompagna a volte durante le sue esibizioni anche con la sua chitarra. Dea è una cantante da un’immagine potente e con una voce profonda e penetrante, capace di coinvolgere anche il pubblico più passivo, grazie alle sue numerose esperienze presso i più famosi club in Brasile dcompone e suona la chitarra, dove canta le sue composizioni fatte con storie della sua vita e con semplici omaggi ai grandi riferimenti di Bossa Nova come Marisa Monte, Elis Regina, Gal Costa, Vinicius de Moraes, Gilberto Gil, Djavan. Philippe Powell è un pianista e compositore franco-brasiliano, Philippe è nato in una famiglia di musicisti. Ha iniziato lo studio del pianoforte classico in Germania all’età di 6 anni. Fu suo padre, il grande chitarrista brasiliano Baden Powell, ad introdurlo all’armonia, all’improvvisazione e alla composizione. È stato anche con la sua famiglia che Philippe ha debuttato sul palco. Si e’ formato accompagnando artisti come il batterista e percussionista Airto Moreira, la cantante Flora Purim, ie artisti immensi quali Seu Jorge e la grande cantante brasiliana Maria-Bethânia. In Francia ha collaborato in particolare con Laurent Voulzy e ha partecipato al progetto “Dalida di Ibrahim Maalouf”. L’album più recente si intitola “Entre deux deux”, registrato in duetto con la cantante americana Melody Gardot e pubblicato nel 2022. Insieme, realizzano composizioni originali scritte a quattro mani. Questo progetto è stato presentato durante due tournée che si sono svolte in Europa e negli Stati Uniti tra maggio e dicembre 2022 e tra giugno e luglio 2023. Quartetto Brasiliano Formata da musicisti d’eccezione quali sono Matheus Donato, un giovane prodigio del cavaquinho che è anche un grande compositore. Gerson Saeki, bassista eccezionale di San Paolo. Maurício Melo batterista bahiano che trae ispirazione dalla tradizione afrobrasiliana per il suo ritmo inimitabile. Special guest della serata due artisti incredibili che si sono uniti in particolare al gruppo di Antonio Carlos Jobim: Jaques & Paula Morelenbaum. Jaques ha innumerevoli collaborazioni con diversi artisti come Sting, Sakamoto, Caetano Veloso, Gilberto Gil e ha anche un progetto sotto il suo nome “Cello Samba Trio”. Paula gira il mondo per eseguire il repertorio MPB con eccellenza. Questa serata eccezionale al NJF 2024 sarà l’occasione per celebrare la musica brasiliana in tutto il suo splendore, con versioni strumentali e cantate di grandi standard.
 
Sabato 13 luglio il concerto avrà sonorità afroamericane grazie all’incredibile trio di James Brandon Lewis. Sassofonista e compositore, è considerato tra i più creativi giovani talenti del jazz afroamericano. Nato a Buffalo, New York, nel 1983, Lewis ha raggiunto una solida maturità artistica studiando tutte le fasi della musica americana contemporanea, dal gospel alla fusion, dal rap al free jazz. Appartiene a una generazione che ha a disposizione tutto lo scibile sonoro, che viene attraversato con seria consapevolezza. Mentre studiava alla Howard University, ha suonato con Benny Golson, Geri Allen, Wallace Roney, assimilando le tecniche del mainstream ma subito affiancandole a quelle più eterodosse dell’hip-hop e della musica funk. Negli anni 2000 studia con Charlie Haden e Wadada Leo Smith e collabora con Joshua Redman, Tony Malaby, Matthew Shipp. Si stabilisce a New York nel 2012 ed emerge velocemente come voce strumentale originale e come esponente di una nuova avanguardia di sintesi. Dopo un esordio discografico ancora incerto, Lewis firma un’opera di notevole livello con Divine Travels, affiancato da grandi nomi come William Parker al basso e Gerald Cleaver alla batteria. Un disco in cui si afferma un forte rigore stilistico, con accenti che vanno da Coltrane a Redman, ma con un piglio già fortemente individuale. Il successivoDays of FreeMan (con Jamaladeen Tacuma e Rudy Royston) sposta l’attenzione del sassofonista su un percorso volutamente autobiografico, ricordando l’adolescenza di Buffalo, a contatto con le musiche di strada e con il nascente hip-hop. I capitoli dell’album sono organizzati per sequenze ben definite, per gruppi tematici, ispirati allo sport, alla musica di A Tribe Called Quest e Digable Planets, alla libera improvvisazione. Al NJF sarà accompagnato da due grandi musicisti: Josh Werner al basso elettrico e Chat Taylor alla batteria.
 
Martedì 16 luglio si torna presso il Castello del Parco Fienga per una serata di jazz contemporaneo grazie al trio composto da Christian Sands al piano, Yasushi Nakamura al basso e Ryan Sands alla batteria.
 
Con la sua terza uscita, con l’etichetta Mack Avenue “Be Water” pubblicata nell’estate del 2020, Christian Sands si afferma come band leader e protagonista della scena jazz contemporanea, portando un inedito sguardo all’intero linguaggio del jazz. Nel suo nuovo straordinario album, Sands prende ispirazione dalla tranquillità e dalla potenza dell’acqua e riflette sulle infinite possibilità offerte dalla sua fluidità e malleabilità. Ad appena 30 anni, Sands ha già una notevole carriera alle spalle ed è diventato familiare al grande pubblico come membro prima dell’orchestra e poi del trio di Christian McBride, oltre che per aver lavorato con artisti del calibro di Gregory Porter, Geri Allen, Esperanza Spaulding e molti altri. Ha suonato per l’International Jazz Day a Cuba e in numerosi ed importanti festival jazz internazionali – Montenegro, Monterey, Newport, Montreux per citarne alcuni. La sua cultura musicale e la conoscenza della storia del jazz gli permettono di tenere ben saldi i legami con le radici; nello stesso tempo, Sands è un artista proteso in avanti, nella convinzione che il jazz non può indugiare sugli schemi del passato.