Per le celebrazioni del Prix Italia, apre la mostra ”Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale”. Irene Galitzine, Missoni, Emilio Pucci, Valentino e i le grandi firme del made in Italy tornano dove sfilarono per la prima volta davanti alle telecamere, in un inedito percorso fra capi unici e canzoni indimenticabili.
Proiettato in grandi dimensioni sui muri a calce del Cuarto del Priore della Certosa di san Giacomo, uno spiritoso foulard disegnato da Emilio Pucci nel 1952 nei colori e con i luoghi simbolo dell’Isola di Capri accoglie i visitatori della mostra “Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale”, allestita in occasione delle celebrazioni per l’importante anniversario del Prix Italia, il concorso televisivo promosso dalla Rai e nato proprio sull’isola delle sirene, nel 1948. Cinque sale per raccontare, attraverso immagini, suoni, e una selezionatissima serie di capi e oggetti di cui Capri è stata ispiratrice e la Rai testimone con le sue riprese e le sue cronache, la trasformazione dell’isola da rifugio per pochi a mito pop amato nel mondo.
Curata da Fabiana Giacomotti, scrittrice e direttore scientifico del Master in Teoria e Strategie della Moda all’Università di Roma La Sapienza, allestita dal Prix Italia con il contributo del Centro di Produzione Rai di Napoli, l’esposizione che si inaugura il 25 settembre per poi chiudere il 30 settembre si svolge lungo un suggestivo percorso ispirato ai colori dell’isola e al clima di libertà e inclusione che l’ha sempre caratterizzata, scandito da una selezione di immagini e dati del prestigioso archivio del Prix Italia, in cui compaiono nomi come Samuel Beckett e Ingmar Bergman, da una postazione dell’Archivio della Canzone Napoletana dedicata a Capri, selezionata daLuigi Aveta, e da trenta fra abiti e accessori presentati su speciali manichini creati da Bonaveri per l’occasione.
(Foto: Gianfranco Ferrè, 1995)
di Napoli Magazine
26/09/2024 - 17:13
Per le celebrazioni del Prix Italia, apre la mostra ”Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale”. Irene Galitzine, Missoni, Emilio Pucci, Valentino e i le grandi firme del made in Italy tornano dove sfilarono per la prima volta davanti alle telecamere, in un inedito percorso fra capi unici e canzoni indimenticabili.
Proiettato in grandi dimensioni sui muri a calce del Cuarto del Priore della Certosa di san Giacomo, uno spiritoso foulard disegnato da Emilio Pucci nel 1952 nei colori e con i luoghi simbolo dell’Isola di Capri accoglie i visitatori della mostra “Da Capri a Capri: 70 anni di storytelling internazionale”, allestita in occasione delle celebrazioni per l’importante anniversario del Prix Italia, il concorso televisivo promosso dalla Rai e nato proprio sull’isola delle sirene, nel 1948. Cinque sale per raccontare, attraverso immagini, suoni, e una selezionatissima serie di capi e oggetti di cui Capri è stata ispiratrice e la Rai testimone con le sue riprese e le sue cronache, la trasformazione dell’isola da rifugio per pochi a mito pop amato nel mondo.
Curata da Fabiana Giacomotti, scrittrice e direttore scientifico del Master in Teoria e Strategie della Moda all’Università di Roma La Sapienza, allestita dal Prix Italia con il contributo del Centro di Produzione Rai di Napoli, l’esposizione che si inaugura il 25 settembre per poi chiudere il 30 settembre si svolge lungo un suggestivo percorso ispirato ai colori dell’isola e al clima di libertà e inclusione che l’ha sempre caratterizzata, scandito da una selezione di immagini e dati del prestigioso archivio del Prix Italia, in cui compaiono nomi come Samuel Beckett e Ingmar Bergman, da una postazione dell’Archivio della Canzone Napoletana dedicata a Capri, selezionata daLuigi Aveta, e da trenta fra abiti e accessori presentati su speciali manichini creati da Bonaveri per l’occasione.
(Foto: Gianfranco Ferrè, 1995)