Agenda settimanale dal 27 gennaio al 2 febbraio 2020 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano:
Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Martedì 28 gennaio, ore 20.45
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Mercoledì 29 gennaio, ore 20.45
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Giovedì 30 gennaio, ore 20.45
Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 0818577725 – 3337361628
Da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio
(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Imarts
presenta
Massimo Lopez & Tullio Solenghi
Show
scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la Jazz Company
diretta dal M° Gabriele Comeglio
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo due stagioni trionfali in cui si sono superate le 200 repliche, si avvia alla terza con sempre rinnovata passione.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show” del 2016, dalla quale è scaturito il desiderio di tornare
sulle scene insieme.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo 15 anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie; il tutto condito da una bella colonna sonora, curata dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio.
In quasi due ore di show, capita così di imbattersi in un Amleto multietnico, in un frammento di vita quotidiana di papa Bergoglio e del suo amico Ratzinger, in un Rossini eseguito coi denti, nel duetto targato Las Vegas di Sinatra/Dean Martin o ancora negli echi di politici vecchi e nuovi o nell’affaccio di Paolo Conte in persona, ecc… ecc…
Questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione e più di cento nella seconda, e con altrettante e più in quella attuale 2019/2020. I teatri esauriti ci stanno esaltando, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata.
Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio: “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, “I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio”, “Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri”.
Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo col nostro pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo.
Teatro Verdi di Salerno
info 089662141
Da lunedì 27 a mercoledì 29 gennaio, ore 21.00
Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
info 0825771620, 3892932553
Venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio, ore 21.00
Momix
in
Alice
Alice nel Paese delle Meraviglie è nata come una favola raccontata alla bambina di dieci anni Alice e alle sue due sorelle nel corso di un’escursione fluviale da un timido professore di matematica dell’era vittoriana che si faceva chiamare Lewis Carroll. Più tardi, Carroll ha trascritto la storia e l’ha fatta illustrare da John Tenniel.
Più di 150 anni dopo, molti dei bambini (e degli adulti) del mondo conoscono Alice e le sue avventure come se le avessero sognate loro stessi.
La “vera Alice” ispirò Lewis Carroll a scrivere per lei la sua fantastica storia di avventure sotterranee quando aveva solo dieci anni. Quella piccola storia, interpretata da Alice stessa come una bambina curiosa in un universo assurdo, è un mondo pieno di fantasia e divertimento.
Non c’è da stupirsi che Moses Pendleton si sia ispirato a Carroll per la sua ultima creazione, anche lui è un creatore di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti. Non a caso nella versione di Pendleton il corpo di Alice cresce, si restringe e cresce di nuovo; quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini.
Non intendo raccontare l’intera storia di Alice ? dichiara Moses Pendleton ? ma usarla come punto di partenza per dare libero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succederà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che, come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda. Prima dell’avvento del surrealismo, esisteva già Alice. “Ask Alice: Chiedilo ad Alice”, cantava Grace Slick in “White Rabbit”, ma diceva anche “feed your head: nutri la tua mente”. “How to Change Your Mind”, di Michael Pollan, sulle sostanze psichedeliche, è già un bestseller.
È quindi comprensibile il perché penso che Alice sia una scelta naturale per MOMIX e un’opportunità per noi di scoprire fin dove arriva la nostra fantasia ? continua Pendleton ? Con questo spettacolo voglio raggiungere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, musica, costumi e proiezioni Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio.
Cinema Teatro Modernissimo di Telese
Info 0824976106
Giovedì 30 gennaio, ore 20.30
AG Spettacoli e Tradizione e Turismo
presentano
Biagio Izzo in
Tartassati dalle tasse
una commedia scritta e diretta da Eduardo Tartaglia
con
Mario Porfito, Magdalena Grochowska,
Arduino Speranza, Roberto Giordano, Adele Vitale
scene Luigi Ferrigno, costumi Marianna Carbone
musiche Antonio Caruso, disegno luci Francesco Adinolfi
produzione esecutiva Giacomo Monda
Giulio Andreotti soleva dire che l’Umiltà, che di per sé costituisce una grande virtù, si trasforma in una vera iattura quando gli Italiani la praticano in occasione della loro dichiarazione dei debiti. “Io le tasse le pagherei. Ed anche volentieri! Se solo però poi le cose funzionassero veramente!...”
Quante volte abbiamo ascoltato simili confidenze? E quante volte anche la nostra coscienza di pur buoni ed onesti cittadini ha segretamente partorito concetti del genere?... Il problema, però, è che se poi davvero ragionassimo tutti quanti sempre così, come e perché mai le cose potrebbero veramente funzionare?
Sarà costretto improvvisamente a domandarselo anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione: il classico “self made man”, che da nipote e figlio di baccalaiuolo si ritrova ora proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda.
E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche grazie a qualche piccola “furbizia” di contribuente… E che si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi. E soprattutto costretto a risolvere il quesito che angustia la stragrande maggioranza di noi: come è possibile che due parole che da sole evocano così tanta bellezza: “Equità” e “Italia”, quando si uniscono si contraggono dolorosamente come chi è in preda alla più dolorosa delle coliche addominali?
Teatro Massimo di Benevento
info 082442711
Venerdì 31 gennaio, ore 20.45
Primoatto Produzioni e Nonsoloeventi srl
presentano
Maurizio Casagrande
in
Mostri a parte
di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà
con
Ernesto Lama/Andrea di Maria, Veruska Rossi, Tiziana De Giacomo,
Nicola d’Ortona, Claudia Vietri, Marianna Liguori
scene Sissy Granata
costumi Maria Rosaria Riccio
scenotecnica Davide e Delehaye
immagini e proiezioni Emmedue Service
regia Maurizio Casagrande
Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”
Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa.
Lui, un artista non particolarmente bravo, ma sincero ed originale, e lei senza grandi capacità, ma priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti. Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione.
Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.
Ursula, quasi per pietà, offre a Franco la possibilità di partecipare alla sua seguitissima trasmissione, ma la cosa si trasforma in un clamoroso flop. Le curve degli ascolti della sua esibizione risultano più basse di quelle della pubblicità, e questo porta alla rottura del rapporto tra i due.
O lui troverà il modo di risalire la china, o lei lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Ormai lo spettacolo propone solo robaccia e lui vede solo mostri intorno a lui, non più “sacri”, come un tempo, ma assolutamente “pagani”. Per farcela, dovrebbe diventare uno di loro!
Ed è proprio quello che accadrà quando scoprirà di essere l’erede del dott. Jekyll, ed entrerà in possesso della famosa pozione che riesce a svelare e portare in vita l’altro lato di noi stessi. L’uso della pozione cambierà tutto, e anche Ursula ritroverà per Franco l’antico amore.
Sembra un lieto fine, ma si sa, i finali in cui vissero tutti felici e contenti appartengono alle fiabe, nella realtà la voce di Franco ci porterà al tragico epilogo.
Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 1, ore 21.00, e domenica 2 febbraio, ore 18.30
Mammà chi è papà?
commedia comica di Marco Lanzuise e Rosario Verde
con
Piero Vitolo (in arte Pierino Tiramisu), Marco Lanzuise,
Angela Bertamino, Ida Anastasio, Ivana D’alisa, Mario Arienzo
Antonio è caduto in disgrazia a causa dei cinesi; dopo il fallimento costringe sua moglie Carla e la Suocera a vivere momentaneamente a casa del fratello Pasquale: un truffatore che si ritrova in casa il Cavalier De Pretis: un truffato che alla vista di Antonio rimane folgorato per la forte somiglianza a suo figlio Giorgio.
Il commendatore visto i debiti di Antonio escogita un piano per sostituire Antonio con suo figlio Giorgio, per scongiurare il divorzio di suo figlio con la moglie Imma, ricca benestante, ed incassare una bella cifra non appena arriverà il primo figlio che Giorgio non riesce a dare a causa di un blocco psicologico.
Sotto lauta ricompensa Antonio e Pasquale si prestano al gioco. A questo punto iniziano una serie di ingarbugliati colpi di scena ed equivoci che portano Carla a credere che il marito sia Giorgio e viceversa Imma a credere che il proprio sia Antonio.
Il pubblico sarà travolto da un turbinio di colpi di scena che lascerà gli spettatori letteralmente inchiodati alla poltrona.
di Napoli Magazine
24/01/2024 - 10:37
Agenda settimanale dal 27 gennaio al 2 febbraio 2020 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano:
Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Martedì 28 gennaio, ore 20.45
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Mercoledì 29 gennaio, ore 20.45
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Giovedì 30 gennaio, ore 20.45
Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 0818577725 – 3337361628
Da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio
(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Imarts
presenta
Massimo Lopez & Tullio Solenghi
Show
scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la Jazz Company
diretta dal M° Gabriele Comeglio
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo due stagioni trionfali in cui si sono superate le 200 repliche, si avvia alla terza con sempre rinnovata passione.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show” del 2016, dalla quale è scaturito il desiderio di tornare
sulle scene insieme.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo 15 anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie; il tutto condito da una bella colonna sonora, curata dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio.
In quasi due ore di show, capita così di imbattersi in un Amleto multietnico, in un frammento di vita quotidiana di papa Bergoglio e del suo amico Ratzinger, in un Rossini eseguito coi denti, nel duetto targato Las Vegas di Sinatra/Dean Martin o ancora negli echi di politici vecchi e nuovi o nell’affaccio di Paolo Conte in persona, ecc… ecc…
Questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione e più di cento nella seconda, e con altrettante e più in quella attuale 2019/2020. I teatri esauriti ci stanno esaltando, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata.
Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio: “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, “I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio”, “Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri”.
Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo col nostro pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo.
Teatro Verdi di Salerno
info 089662141
Da lunedì 27 a mercoledì 29 gennaio, ore 21.00
Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
info 0825771620, 3892932553
Venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio, ore 21.00
Momix
in
Alice
Alice nel Paese delle Meraviglie è nata come una favola raccontata alla bambina di dieci anni Alice e alle sue due sorelle nel corso di un’escursione fluviale da un timido professore di matematica dell’era vittoriana che si faceva chiamare Lewis Carroll. Più tardi, Carroll ha trascritto la storia e l’ha fatta illustrare da John Tenniel.
Più di 150 anni dopo, molti dei bambini (e degli adulti) del mondo conoscono Alice e le sue avventure come se le avessero sognate loro stessi.
La “vera Alice” ispirò Lewis Carroll a scrivere per lei la sua fantastica storia di avventure sotterranee quando aveva solo dieci anni. Quella piccola storia, interpretata da Alice stessa come una bambina curiosa in un universo assurdo, è un mondo pieno di fantasia e divertimento.
Non c’è da stupirsi che Moses Pendleton si sia ispirato a Carroll per la sua ultima creazione, anche lui è un creatore di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti. Non a caso nella versione di Pendleton il corpo di Alice cresce, si restringe e cresce di nuovo; quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini.
Non intendo raccontare l’intera storia di Alice ? dichiara Moses Pendleton ? ma usarla come punto di partenza per dare libero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succederà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che, come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda. Prima dell’avvento del surrealismo, esisteva già Alice. “Ask Alice: Chiedilo ad Alice”, cantava Grace Slick in “White Rabbit”, ma diceva anche “feed your head: nutri la tua mente”. “How to Change Your Mind”, di Michael Pollan, sulle sostanze psichedeliche, è già un bestseller.
È quindi comprensibile il perché penso che Alice sia una scelta naturale per MOMIX e un’opportunità per noi di scoprire fin dove arriva la nostra fantasia ? continua Pendleton ? Con questo spettacolo voglio raggiungere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, musica, costumi e proiezioni Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio.
Cinema Teatro Modernissimo di Telese
Info 0824976106
Giovedì 30 gennaio, ore 20.30
AG Spettacoli e Tradizione e Turismo
presentano
Biagio Izzo in
Tartassati dalle tasse
una commedia scritta e diretta da Eduardo Tartaglia
con
Mario Porfito, Magdalena Grochowska,
Arduino Speranza, Roberto Giordano, Adele Vitale
scene Luigi Ferrigno, costumi Marianna Carbone
musiche Antonio Caruso, disegno luci Francesco Adinolfi
produzione esecutiva Giacomo Monda
Giulio Andreotti soleva dire che l’Umiltà, che di per sé costituisce una grande virtù, si trasforma in una vera iattura quando gli Italiani la praticano in occasione della loro dichiarazione dei debiti. “Io le tasse le pagherei. Ed anche volentieri! Se solo però poi le cose funzionassero veramente!...”
Quante volte abbiamo ascoltato simili confidenze? E quante volte anche la nostra coscienza di pur buoni ed onesti cittadini ha segretamente partorito concetti del genere?... Il problema, però, è che se poi davvero ragionassimo tutti quanti sempre così, come e perché mai le cose potrebbero veramente funzionare?
Sarà costretto improvvisamente a domandarselo anche Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione: il classico “self made man”, che da nipote e figlio di baccalaiuolo si ritrova ora proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda.
E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita; magari anche grazie a qualche piccola “furbizia” di contribuente… E che si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi. E soprattutto costretto a risolvere il quesito che angustia la stragrande maggioranza di noi: come è possibile che due parole che da sole evocano così tanta bellezza: “Equità” e “Italia”, quando si uniscono si contraggono dolorosamente come chi è in preda alla più dolorosa delle coliche addominali?
Teatro Massimo di Benevento
info 082442711
Venerdì 31 gennaio, ore 20.45
Primoatto Produzioni e Nonsoloeventi srl
presentano
Maurizio Casagrande
in
Mostri a parte
di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà
con
Ernesto Lama/Andrea di Maria, Veruska Rossi, Tiziana De Giacomo,
Nicola d’Ortona, Claudia Vietri, Marianna Liguori
scene Sissy Granata
costumi Maria Rosaria Riccio
scenotecnica Davide e Delehaye
immagini e proiezioni Emmedue Service
regia Maurizio Casagrande
Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”
Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa.
Lui, un artista non particolarmente bravo, ma sincero ed originale, e lei senza grandi capacità, ma priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti. Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione.
Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.
Ursula, quasi per pietà, offre a Franco la possibilità di partecipare alla sua seguitissima trasmissione, ma la cosa si trasforma in un clamoroso flop. Le curve degli ascolti della sua esibizione risultano più basse di quelle della pubblicità, e questo porta alla rottura del rapporto tra i due.
O lui troverà il modo di risalire la china, o lei lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Ormai lo spettacolo propone solo robaccia e lui vede solo mostri intorno a lui, non più “sacri”, come un tempo, ma assolutamente “pagani”. Per farcela, dovrebbe diventare uno di loro!
Ed è proprio quello che accadrà quando scoprirà di essere l’erede del dott. Jekyll, ed entrerà in possesso della famosa pozione che riesce a svelare e portare in vita l’altro lato di noi stessi. L’uso della pozione cambierà tutto, e anche Ursula ritroverà per Franco l’antico amore.
Sembra un lieto fine, ma si sa, i finali in cui vissero tutti felici e contenti appartengono alle fiabe, nella realtà la voce di Franco ci porterà al tragico epilogo.
Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 1, ore 21.00, e domenica 2 febbraio, ore 18.30
Mammà chi è papà?
commedia comica di Marco Lanzuise e Rosario Verde
con
Piero Vitolo (in arte Pierino Tiramisu), Marco Lanzuise,
Angela Bertamino, Ida Anastasio, Ivana D’alisa, Mario Arienzo
Antonio è caduto in disgrazia a causa dei cinesi; dopo il fallimento costringe sua moglie Carla e la Suocera a vivere momentaneamente a casa del fratello Pasquale: un truffatore che si ritrova in casa il Cavalier De Pretis: un truffato che alla vista di Antonio rimane folgorato per la forte somiglianza a suo figlio Giorgio.
Il commendatore visto i debiti di Antonio escogita un piano per sostituire Antonio con suo figlio Giorgio, per scongiurare il divorzio di suo figlio con la moglie Imma, ricca benestante, ed incassare una bella cifra non appena arriverà il primo figlio che Giorgio non riesce a dare a causa di un blocco psicologico.
Sotto lauta ricompensa Antonio e Pasquale si prestano al gioco. A questo punto iniziano una serie di ingarbugliati colpi di scena ed equivoci che portano Carla a credere che il marito sia Giorgio e viceversa Imma a credere che il proprio sia Antonio.
Il pubblico sarà travolto da un turbinio di colpi di scena che lascerà gli spettatori letteralmente inchiodati alla poltrona.