Da venerdì 20 a domenica 22 dicembre 2024, Sala Assoli ospita un progetto dedicato alla drammaturgia di Giovanni Testori, affidato all’interpretazione di Anna Della Rosa, una delle attrici più acclamate della scena contemporanea, vincitrice quest’anno del prestigioso Premio Duse e del Premio della Critica di ANCT. In collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e la Compagnia Lombardi-Tiezzi, il programma presenta due monologhi tratti da Tre Lai – Erodiàs e Mater strangosciàs (in scena venerdì e sabato alle 20.30; domenica alle 18.00) – e una nuova versione di Cleopatràs (sabato alle 18.30). Quest'ultimo è rielaborato in forma di concerto per voce sola e live electronics, a cura di Gup Alcaro, dove la musicalità dei versi emerge con straordinaria potenza. Le regie dei primi due lavori sono affidate a Sandro Lombardi, mentre Valter Malosti, direttore di ERT, firma quella di Cleopatràs. Anna Della Rosa esplorerà la complessità e la profondità di un autore capace di restituire, con la sua lingua cruda e la sua visione impietosa della condizione umana, il dramma esistenziale di personaggi immersi nell'irreversibile solitudine dell’animo.
Erodiàs e Mater strangosciàs rappresentano un passaggio di consegne artistiche da Sandro Lombardi ad Anna Della Rosa. Lombardi, storico interprete dei Tre Lai, considerati il testamento e il vertice creativo di Testori, ha scelto di affidare questi ruoli all'attrice vincitrice del Premio Internazionale Flaiano per il Teatro, Premio Duse e Premio della Critica 2024. Questo gesto, che segue la tradizione orientale in cui un maestro tramanda parte del proprio lavoro a un attore più giovane, costituisce un vero e proprio dono artistico. I due monologhi mettono in scena la lacerazione interiore di due donne travolte da un dolore profondo: l’Erodiade di Testori è tormentata dal desiderio inappagato per Giovanni Battista, un amore impossibile che si trasforma in follia e disperazione, mentre la Mater strangosciàs è una Maria che vive la sofferenza straziante del sacrificio del Figlio, con il cuore spezzato dall’amore più puro.
Nel 2020, Lombardi assiste alla Cleopatràs di Valter Malosti, interpretata da Anna Della Rosa, e decide di consegnarle i ruoli di Erodiade e della Mater Dolorosa.
«Quando Sandro mi ha proposto di consegnarmi la sua interpretazione dei Due lai – lei racconta – mi si è allagato il cuore per l’emozione e per la consapevolezza fulminante della generosità e dell’eccezionalità del suo gesto. È un dono straordinario, la sua è stata un’interpretazione meravigliosa, epocale per la storia del teatro; e poi mi sta facendo dono di una materia così intima».
Venticinque anni dopo la sua interpretazione del secondo e del terzo dei Lai, Lombardi guida Anna Della Rosa lungo il percorso che lui stesso ha compiuto, attraverso una pratica del tutto inedita in Italia, tipica della tradizione orientale, che pone al centro la relazione tra attore e attrice senza la mediazione di un autore o di un regista.
«Insieme – prosegue Della Rosa – abbiamo lavorato a tavolino sulla messa in voce della strabiliante, profondissima lingua testoriana, fatta di dialetto lombardo, francesismi, latinismi… Mi ha guidata nelle variazioni di ritmo, a lavorare su ogni parola e sillaba, per sciogliere il testo e renderlo comprensibile al pubblico, facendo emergere le sue infinite variazioni, le rime, lo sconvolgimento del desiderio e dell’amore incondizionato. Mi ha invitato a non imitarlo, ma a trovare un mio personale modo di interpretare ciò che mi suggeriva e che meravigliosamente aveva fatto. Poi, a partire dagli appunti che avevo preso durante i nostri primi giorni di lavoro, ho iniziato a studiare a memoria il testo. Ora siamo in prova di nuovo insieme: mentre recito sussurra «sì» e con un sospiro mi suggerisce che è il momento di respirare, di sospirare, di lasciar andare… Sandro respira con me. Sandro mi sta donando il lievito impastato della sua vita, della sua arte e della parola di Testori. È un dono sacro».
Con Cleopatràs si presenta una nuova versione dello spettacolo che Valter Malosti ha realizzato nel 2020, ora arricchita da un progetto sonoro che amplifica l’intensità dei versi testoriani. In questa rilettura, Testori reinventa l’Egitto romano di Shakespeare e lo inserisce nella topografia della sua amata Valassina, come spiega lo stesso regista: «Assistiamo all’ultima ora di vita di una grande regina, gran signora, menagèr, star, soubrette al tramonto di una vita grandiosa, a cui sfilano davanti agli occhi le immagini e i suoni salienti della sua vita piena di eros, di amore, di soldi, di passione e anche di tenerezza. Dopo aver sfondato i limiti della vita con il suo amatissimo Antonio, Cleopatràs varca il limite ultimo della vita e raggiunge il suo amore nell’aldilà, sperando che ci sia un aldilà e che non finisca tutto in “merdità”». La performance di Anna Della Rosa darà vita a una Cleopatra immersa in un vortice di eros e morte, in un fuoco di fila di invenzioni di lingua, sorvegliate da una grande poesia memore della Commedia di Dante, in un gioco continuo di realtà e visione, tra sensualità e straziante ironia.
I biglietti sono disponibili al costo di 18,00 €, con riduzioni a 15,00 € per under 30, over 65 e enti convenzionati.
di Napoli Magazine
18/12/2024 - 10:59
Da venerdì 20 a domenica 22 dicembre 2024, Sala Assoli ospita un progetto dedicato alla drammaturgia di Giovanni Testori, affidato all’interpretazione di Anna Della Rosa, una delle attrici più acclamate della scena contemporanea, vincitrice quest’anno del prestigioso Premio Duse e del Premio della Critica di ANCT. In collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e la Compagnia Lombardi-Tiezzi, il programma presenta due monologhi tratti da Tre Lai – Erodiàs e Mater strangosciàs (in scena venerdì e sabato alle 20.30; domenica alle 18.00) – e una nuova versione di Cleopatràs (sabato alle 18.30). Quest'ultimo è rielaborato in forma di concerto per voce sola e live electronics, a cura di Gup Alcaro, dove la musicalità dei versi emerge con straordinaria potenza. Le regie dei primi due lavori sono affidate a Sandro Lombardi, mentre Valter Malosti, direttore di ERT, firma quella di Cleopatràs. Anna Della Rosa esplorerà la complessità e la profondità di un autore capace di restituire, con la sua lingua cruda e la sua visione impietosa della condizione umana, il dramma esistenziale di personaggi immersi nell'irreversibile solitudine dell’animo.
Erodiàs e Mater strangosciàs rappresentano un passaggio di consegne artistiche da Sandro Lombardi ad Anna Della Rosa. Lombardi, storico interprete dei Tre Lai, considerati il testamento e il vertice creativo di Testori, ha scelto di affidare questi ruoli all'attrice vincitrice del Premio Internazionale Flaiano per il Teatro, Premio Duse e Premio della Critica 2024. Questo gesto, che segue la tradizione orientale in cui un maestro tramanda parte del proprio lavoro a un attore più giovane, costituisce un vero e proprio dono artistico. I due monologhi mettono in scena la lacerazione interiore di due donne travolte da un dolore profondo: l’Erodiade di Testori è tormentata dal desiderio inappagato per Giovanni Battista, un amore impossibile che si trasforma in follia e disperazione, mentre la Mater strangosciàs è una Maria che vive la sofferenza straziante del sacrificio del Figlio, con il cuore spezzato dall’amore più puro.
Nel 2020, Lombardi assiste alla Cleopatràs di Valter Malosti, interpretata da Anna Della Rosa, e decide di consegnarle i ruoli di Erodiade e della Mater Dolorosa.
«Quando Sandro mi ha proposto di consegnarmi la sua interpretazione dei Due lai – lei racconta – mi si è allagato il cuore per l’emozione e per la consapevolezza fulminante della generosità e dell’eccezionalità del suo gesto. È un dono straordinario, la sua è stata un’interpretazione meravigliosa, epocale per la storia del teatro; e poi mi sta facendo dono di una materia così intima».
Venticinque anni dopo la sua interpretazione del secondo e del terzo dei Lai, Lombardi guida Anna Della Rosa lungo il percorso che lui stesso ha compiuto, attraverso una pratica del tutto inedita in Italia, tipica della tradizione orientale, che pone al centro la relazione tra attore e attrice senza la mediazione di un autore o di un regista.
«Insieme – prosegue Della Rosa – abbiamo lavorato a tavolino sulla messa in voce della strabiliante, profondissima lingua testoriana, fatta di dialetto lombardo, francesismi, latinismi… Mi ha guidata nelle variazioni di ritmo, a lavorare su ogni parola e sillaba, per sciogliere il testo e renderlo comprensibile al pubblico, facendo emergere le sue infinite variazioni, le rime, lo sconvolgimento del desiderio e dell’amore incondizionato. Mi ha invitato a non imitarlo, ma a trovare un mio personale modo di interpretare ciò che mi suggeriva e che meravigliosamente aveva fatto. Poi, a partire dagli appunti che avevo preso durante i nostri primi giorni di lavoro, ho iniziato a studiare a memoria il testo. Ora siamo in prova di nuovo insieme: mentre recito sussurra «sì» e con un sospiro mi suggerisce che è il momento di respirare, di sospirare, di lasciar andare… Sandro respira con me. Sandro mi sta donando il lievito impastato della sua vita, della sua arte e della parola di Testori. È un dono sacro».
Con Cleopatràs si presenta una nuova versione dello spettacolo che Valter Malosti ha realizzato nel 2020, ora arricchita da un progetto sonoro che amplifica l’intensità dei versi testoriani. In questa rilettura, Testori reinventa l’Egitto romano di Shakespeare e lo inserisce nella topografia della sua amata Valassina, come spiega lo stesso regista: «Assistiamo all’ultima ora di vita di una grande regina, gran signora, menagèr, star, soubrette al tramonto di una vita grandiosa, a cui sfilano davanti agli occhi le immagini e i suoni salienti della sua vita piena di eros, di amore, di soldi, di passione e anche di tenerezza. Dopo aver sfondato i limiti della vita con il suo amatissimo Antonio, Cleopatràs varca il limite ultimo della vita e raggiunge il suo amore nell’aldilà, sperando che ci sia un aldilà e che non finisca tutto in “merdità”». La performance di Anna Della Rosa darà vita a una Cleopatra immersa in un vortice di eros e morte, in un fuoco di fila di invenzioni di lingua, sorvegliate da una grande poesia memore della Commedia di Dante, in un gioco continuo di realtà e visione, tra sensualità e straziante ironia.
I biglietti sono disponibili al costo di 18,00 €, con riduzioni a 15,00 € per under 30, over 65 e enti convenzionati.