E’ stata presieduta dal direttore Roberto Andò la conferenza stampa di giovedì 10 ottobre al Teatro Mercadante di presentazione dello spettacolo inaugurale della Stagione 2024/2025 del Teatro Nazionale di Napoli, il Don Giovanni da Molière, Da Ponte, Mozart su adattamento e regia di Arturo Cirillo – artista di riferimento del Nazionale di Napoli del quale da quest’anno è direttore del triennio 2024/2026 della Scuola per attori e registi.
Una scelta, quella di un titolo di fama qual è Don Giovanni, che per Roberto Andò “vara e persegue anche quest’anno l’impegno di tracciare una mappa in cui accanto ai maestri siano visibili le nuove tendenze, e in cui accanto al respiro della grande tradizione pulsi quello della ricerca, nel tentativo di voler dare spazio a un teatro vitale”.
L’appuntamento è previsto martedì 15 ottobre alle 21.00 al Teatro di Piazza Municipio, con la prima nazionale dello spettacolo di cui Cirillo oltre l’adattamento e la regia è anche interprete, nei panni del protagonista Don Giovanni.
Con lui, in scena, negli altri ruoli della vicenda, gli attori (qui elencati in o. a.) Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini.
Le scene dello spettacolo sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Paolo Manti, le musiche di Mario Autore.
Una produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro / ERT Teatro Nazionale.
Dopo il debutto del 15 ottobre e le rappresentazioni fino al 27 al Mercadante di Napoli, lo spettacolo andrà in scena dal 31 ottobre al 3 novembre al Teatro delle Muse di Ancona e poi, fino al prossimo marzo 2025, in moltissime città italiane, tra le quali segnaliamo Milano, Genova, Venezia, Catania, Bologna, Torino.
Sullo spettacolo
«La mia passione per il personaggio di Don Giovanni – scrive nelle note il regista – e per il suo inseparabile alter ego Sganarello (come Hamm e Clov di Finale di Partita, o come Don Chisciotte e Sancho Panza) nasce all’inizio soprattutto dalla frequentazione dell’opera di Mozart/Da Ponte. Sicuramente i miei genitori mi portarono a vederla al San Carlo di Napoli, come sicuramente vidi il film che ne trasse Joseph Losey nel 1979. Ma l’incontro veramente decisivo con questo personaggio, e con l’opera mozartiana, avvenne intorno ai miei vent’anni, epoca in cui frequentavo l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma».
«Uno storico insegnante di Storia della Musica, Paolo Terni – prosegue ancora Cirillo – ci fece lavorare proprio sul Don Giovanni e in una forma che potrei definire di “recitar-cantando”, in cui ci chiese di interpretare il bellissimo libretto di Lorenzo Da Ponte (bellissimo per poesia, musicalità e vivacità, ma anche perché - e non lo dico solo io – è una delle opere più alte, dal punto di vista linguistico, della letteratura italiana). Oltre al libretto dapontiano recitavamo rapportandoci con la musica di Mozart, con i suoi ritmi e le sue melodie. E in quella occasione questa irrefrenabile corsa verso la morte (l’opera si apre con l’assassinio del Commendatore e si conclude con lo sprofondare di Don Giovanni nei fuochi infernali), questa danza disperata, ma vitalissima, sempre sull’orlo del precipizio, questa sfida al destino (o come direbbe Amleto: “al presentimento”) mi è apparsa in tutta la sua bellezza e forza.
Negli anni successivi (come chi conosce un po’ il mio teatro sa) tra i miei autori prediletti si è imposto decisamente Molière, quindi mi è parso naturale lavorare su una drammaturgia che riguardasse sia il testo di Molière, appunto, che il libretto di Da Ponte. Anche il discorso musicale da tempo, o forse da sempre, mi coinvolge, e quindi ho deciso di raccontare questo mito, che è Don Giovanni, usando forme e codici diversi, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e di Da Ponte la poesia e la leggerezza, a volte anche una drammatica leggerezza».
«Poi – sottolinea e conclude il regista e attore – c’è la musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile. Perché in fondo questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne».
Arturo Cirillo
Teatro Mercadante | Napoli. Piazza Municipio
dal 15 al 27 ottobre 2024
DON GIOVANNI
da Molière, Da Ponte, Mozart
adattamento e regia di Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo
e con (in o.a.)
Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini
Personaggi e Interpreti:
Don Giovanni Arturo Cirillo
Sganarello Giacomo Vigentini
Donna Elvira Giulia Trippetta
Donna Anna Irene Ciani
Don Ottavio Francesco Petruzzelli
Don Luigi Rosario Giglio
Masetto Francesco Petruzzelli
Zerlina Irene Ciani
Un povero Francesco Petruzzelli
Commendatore Rosario Giglio
Signor Quaresima Rosario Giglio
Ragotino, lacchè di Don Giovanni Francesco Petruzzelli
scene di Dario Gessati
costumi di Gianluca Falaschi
luci di Paolo Manti
musiche di Mario Autore
una produzione
Marche Teatro, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale,
Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT - Teatro Nazionale
durata dello spettacolo 1h e 35’
calendario e orari delle rappresentazioni:
15/10/2024 ore 21:00 prima
16/10/2024 ore 17:00; 17/10/2024 ore 17:00; 18/10/2024 ore 21:00;
19/10/2024 ore 19:00; 20/10/2024 ore 18:00; 22/10/2024 ore 21:00;
23/10/2024 ore 17:00; 24/10/2024 ore 17:00; 25/10/2024 ore 21:00;
26/10/2024 ore 19:00; 27/10/2024 ore 18:00.
di Napoli Magazine
10/10/2024 - 15:21
E’ stata presieduta dal direttore Roberto Andò la conferenza stampa di giovedì 10 ottobre al Teatro Mercadante di presentazione dello spettacolo inaugurale della Stagione 2024/2025 del Teatro Nazionale di Napoli, il Don Giovanni da Molière, Da Ponte, Mozart su adattamento e regia di Arturo Cirillo – artista di riferimento del Nazionale di Napoli del quale da quest’anno è direttore del triennio 2024/2026 della Scuola per attori e registi.
Una scelta, quella di un titolo di fama qual è Don Giovanni, che per Roberto Andò “vara e persegue anche quest’anno l’impegno di tracciare una mappa in cui accanto ai maestri siano visibili le nuove tendenze, e in cui accanto al respiro della grande tradizione pulsi quello della ricerca, nel tentativo di voler dare spazio a un teatro vitale”.
L’appuntamento è previsto martedì 15 ottobre alle 21.00 al Teatro di Piazza Municipio, con la prima nazionale dello spettacolo di cui Cirillo oltre l’adattamento e la regia è anche interprete, nei panni del protagonista Don Giovanni.
Con lui, in scena, negli altri ruoli della vicenda, gli attori (qui elencati in o. a.) Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini.
Le scene dello spettacolo sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Paolo Manti, le musiche di Mario Autore.
Una produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro / ERT Teatro Nazionale.
Dopo il debutto del 15 ottobre e le rappresentazioni fino al 27 al Mercadante di Napoli, lo spettacolo andrà in scena dal 31 ottobre al 3 novembre al Teatro delle Muse di Ancona e poi, fino al prossimo marzo 2025, in moltissime città italiane, tra le quali segnaliamo Milano, Genova, Venezia, Catania, Bologna, Torino.
Sullo spettacolo
«La mia passione per il personaggio di Don Giovanni – scrive nelle note il regista – e per il suo inseparabile alter ego Sganarello (come Hamm e Clov di Finale di Partita, o come Don Chisciotte e Sancho Panza) nasce all’inizio soprattutto dalla frequentazione dell’opera di Mozart/Da Ponte. Sicuramente i miei genitori mi portarono a vederla al San Carlo di Napoli, come sicuramente vidi il film che ne trasse Joseph Losey nel 1979. Ma l’incontro veramente decisivo con questo personaggio, e con l’opera mozartiana, avvenne intorno ai miei vent’anni, epoca in cui frequentavo l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma».
«Uno storico insegnante di Storia della Musica, Paolo Terni – prosegue ancora Cirillo – ci fece lavorare proprio sul Don Giovanni e in una forma che potrei definire di “recitar-cantando”, in cui ci chiese di interpretare il bellissimo libretto di Lorenzo Da Ponte (bellissimo per poesia, musicalità e vivacità, ma anche perché - e non lo dico solo io – è una delle opere più alte, dal punto di vista linguistico, della letteratura italiana). Oltre al libretto dapontiano recitavamo rapportandoci con la musica di Mozart, con i suoi ritmi e le sue melodie. E in quella occasione questa irrefrenabile corsa verso la morte (l’opera si apre con l’assassinio del Commendatore e si conclude con lo sprofondare di Don Giovanni nei fuochi infernali), questa danza disperata, ma vitalissima, sempre sull’orlo del precipizio, questa sfida al destino (o come direbbe Amleto: “al presentimento”) mi è apparsa in tutta la sua bellezza e forza.
Negli anni successivi (come chi conosce un po’ il mio teatro sa) tra i miei autori prediletti si è imposto decisamente Molière, quindi mi è parso naturale lavorare su una drammaturgia che riguardasse sia il testo di Molière, appunto, che il libretto di Da Ponte. Anche il discorso musicale da tempo, o forse da sempre, mi coinvolge, e quindi ho deciso di raccontare questo mito, che è Don Giovanni, usando forme e codici diversi, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e di Da Ponte la poesia e la leggerezza, a volte anche una drammatica leggerezza».
«Poi – sottolinea e conclude il regista e attore – c’è la musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile. Perché in fondo questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne».
Arturo Cirillo
Teatro Mercadante | Napoli. Piazza Municipio
dal 15 al 27 ottobre 2024
DON GIOVANNI
da Molière, Da Ponte, Mozart
adattamento e regia di Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo
e con (in o.a.)
Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini
Personaggi e Interpreti:
Don Giovanni Arturo Cirillo
Sganarello Giacomo Vigentini
Donna Elvira Giulia Trippetta
Donna Anna Irene Ciani
Don Ottavio Francesco Petruzzelli
Don Luigi Rosario Giglio
Masetto Francesco Petruzzelli
Zerlina Irene Ciani
Un povero Francesco Petruzzelli
Commendatore Rosario Giglio
Signor Quaresima Rosario Giglio
Ragotino, lacchè di Don Giovanni Francesco Petruzzelli
scene di Dario Gessati
costumi di Gianluca Falaschi
luci di Paolo Manti
musiche di Mario Autore
una produzione
Marche Teatro, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale,
Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT - Teatro Nazionale
durata dello spettacolo 1h e 35’
calendario e orari delle rappresentazioni:
15/10/2024 ore 21:00 prima
16/10/2024 ore 17:00; 17/10/2024 ore 17:00; 18/10/2024 ore 21:00;
19/10/2024 ore 19:00; 20/10/2024 ore 18:00; 22/10/2024 ore 21:00;
23/10/2024 ore 17:00; 24/10/2024 ore 17:00; 25/10/2024 ore 21:00;
26/10/2024 ore 19:00; 27/10/2024 ore 18:00.